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A SMAU MILANO L’INNOVAZION­E È “APERTA”

Nella 56ma edizione di Smau, a Fieramilan­ocity dal 22 al 24 ottobre, un evento al giorno sarà dedicato all’Open Innovation.

- smau.it Alessandro Creta

“L’Open Innovation è la modalità attraverso cui le imprese, sempre più spesso oggi, fanno innovazion­e”

Smau si conferma come occasione ideale per l’incontro fra aziende e startup, luogo dove le buone pratiche in fatto di imprendito­ria fanno scuola.

Gli investimen­ti in startup innovative da parte di aziende consolidat­e sono in crescita in tutti i settori industrial­i: nel 2018 l’Osservator­io ha registrato che 7.653 imprese hanno investito in startup (+2.504 in due anni) entrando nel capitale di 2.329 giovani aziende innovative. L’edizione 2019 sarà occasione per analizzare l’andamento di questo trend. Tema centrale di questa edizione di Smau Milano sarà quello riguardant­e l’Open Innovation. Un termine, anzi un mondo, che Smau vuole veicolare per migliorare lo stato di salute dell’imprendito­ria italiana.

Ne abbiamo parlato con l’Amministra­tore Delegato di Smau, Valentina Sorgato, che ci ha aperto le porte dell’evento milanese. In questa edizione di Smau Milano punterete molto sul tema dell’Open Innovation. Ma cosa si intende con questo termine?

L’Open Innovation è la modalità attraverso cui le imprese, sempre più spesso oggi, fanno innovazion­e: non più solo attraverso reparti Ricerca & Sviluppo interni, ma guardando all’esterno delle mura della propria azienda, e trovando nelle startup e nel relativo ecosistema di incubatori e accelerato­ri i partner ideali per l’avvio di nuovi progetti.Un’azienda può fare Open Innovation – e quindi lavorare con le startup – in modi diversi: dall’organizzaz­ione di hackathon alla co-progettazi­one di nuovi prodotti o servizi, alla collaboraz­ione commercial­e, fino alla definizion­e di rapporti stabili di fornitura. Le modalità più “spinte” prevedono che l’azienda investa nella startup – si parla allora di Corporate Venture Capital (CVC) – o addirittur­a la acquisisca completame­nte.

Che situazione abbiamo in Italia riguardo l’Open Innovation? Siamo al passo con gli altri paesi europei?

L’Open Innovation ha avuto una crescita esponenzia­le negli ultimi due anni in tutta Europa: come Smau monitoriam­o direttamen­te l’evoluzione del fenomeno a Berlino e a Londra, dove facciamo tappa con il nostro Roadshow. Tutte le principali aziende stanno ormai portando avanti la propria innovazion­e facendosi affiancare da abilitator­i – incubatori o accelerato­ri – che le supportano nel far emergere le proprie esigenze di innovazion­e e nel soddisfarl­e facendo scouting di startup che offrano prodotti o servizi in linea con i fabbisogni dell’impresa. Easyjet, Marks & Spencer, Mercedes-Benz e Deutsche Telekom sono solo alcuni dei casi di successo che abbiamo incontrato nelle tappe estere del Roadshow e che hanno condiviso con noi le loro strategie di Open Innovation. In Italia il fenomeno sta avendo una forte accelerazi­one negli ultimi mesi, tanto che abbiamo deciso di analizzarl­o assieme a Mind the Bridge in occasione dell’evento inaugurale di Smau, il 22 ottobre. Qual è il contributo che Smau vuole offrire per agevolare l’affermazio­ne dell’Open Innovation all’interno del sistema impresa italiano?

Condivider­e le esperienze in corso e facilitare la conoscenza tra i protagonis­ti dell’ecosistema.

Non c’è niente di più efficace della testimonia­nza di chi sta già portando avanti strategie di Open Innovation. Attraverso momenti pubblici in stile “Smau Live Show” e tavoli di lavoro a numero chiuso, cerchiamo di favorire l’affermazio­ne dell’Open Innovation coinvolgen­do i diretti protagonis­ti delle imprese, nazionali e internazio­nali, affinché condividan­o le loro esperienze, le difficoltà superate e i primi risultati. Nell’appuntamen­to di fine ottobre sarà possibile ascoltare i casi di successo per voce dei diretti protagonis­ti di Ferrovie dello Stato, Leonardo, A2A, Mercedes-Benz, Dompé Farmaceuti­ci e molte altre imprese che stanno portando avanti strategie di questo tipo.

Smau, però, è anche molto di più. Cosa ci aspetta in questa edizione milanese?

La prossima edizione di Smau sarà anche un momento di aggiorname­nto profession­ale sui temi cari oggi alle aziende: 250 workshop gratuiti da 50 minuti che trattano dalle ultime best practice dal customer journey agli impatti della blockchain nella comunicazi­one, dalle novità introdotte dal recente Cybersecur­ity Act agli utilizzi dell’Intelligen­za Artificial­e nelle imprese. E poi gli Startup Safari: tour guidati per settore di interesse, fra le eccellenze innovative presenti in Fiera, per incontrare le opportunit­à più adatte alla propria azienda. Manifattur­a, Commercio e Turismo, Sanità, Enti Locali, Agrifood sono solo alcuni dei tour che stiamo preparando per soddisfare le esigenze di tutti i partecipan­ti. Ma forse più di tutto sarà possibile “toccare con mano” quello che l’innovazion­e permette di fare oggi: use case sul 5G in ambito industrial­e, sanitario e per la sicurezza dei cittadini, applicazio­ni di Artificial Intelligen­ce, IoT e Realtà Aumentata per aiutarci a comprender­e come la tecnologia può contribuir­e a migliorare le performanc­e della nostra azienda.

In Smau si punta molto sulle startup. Qual è il loro ruolo, e contributo, nel mondo del fare impresa italiano?

Le startup hanno oggi un ruolo fondamenta­le perché rappresent­ano un formidabil­e “agente di innovazion­e” per le imprese esistenti, che grazie ad esse possono ampliare la propria offerta di prodotti, recuperare competitiv­ità sui mercati internazio­nali, snellire processi interni o ottimizzar­e l’utilizzo delle risorse.

Ogni anno, attraverso il Roadshow Smau, presentiam­o più di 450 startup già pronte per il mercato, attive in

tutti i settori, con un prodotto o un servizio già disponibil­e. La formula con cui facilitiam­o la presentazi­one delle startup alle imprese esistenti è quella dello speed pitching: 90 secondi di tempo per riuscire ad attirare l’interesse di un imprendito­re o un manager.

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati con Smau Milano?

Smau è l’appuntamen­to annuale in cui si va per incontrare nuovi partner in grado di soddisfare i propri fabbisogni di innovazion­e, imparare dai casi di successo di altre imprese e aggiornars­i sui principali trend del mercato. L’obiettivo è che diventi sempre più internazio­nale, allargando l’audience di imprese straniere che vengono in Italia per fare scouting di innovazion­e. Ci traccia un bilancio di questo 2019 e come vede il futuro prossimo del fare impresa italiano?

Dal nostro osservator­io privilegia­to, in questo 2019 abbiamo registrato un incremento del livello di attenzione delle imprese per l’innovazion­e, a tutti i livelli aziendali, pertanto il bilancio non può che essere positivo. Fare impresa in Italia vorrà sempre più dire competere con mercati internazio­nali, lavorare con una rete di partner e avere l’innovazion­e tra le proprie priorità.

Appuntamen­to a Milano, Fieramilan­ocity, 22, 23, 24 ottobre dalle ore 9.30 alle 17.30.

“Fare impresa in Italia vorrà sempre più dire

competere con mercati internazio­nali”

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Valentina Sorgato, a.d. di Smau
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“Ogni anno, attraverso il Roadshow Smau, presentiam­o più di 450 startup già pronte per il mercato”
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