LA CADUTA DELL’IMPERO DEI LIKE
Il like, come oppiaceo della generazione social, è sparito già da qualche mese su Instagram o meglio, è stato nascosto. Menlo Park starebbe pensando di rimuoverlo anche da Facebook...
Perché, diciamocelo, i like non sono spariti, sono semplicemente diventati invisibili.
Già da qualche tempo Menlo Park, ovvero la sede centrale di Facebook e delle sue acquisite, ha avviato una piccola rivoluzione su Instagram. Il concetto è semplice: poiché la piattaforma è diventata un ricettacolo di influencer dai numeri irraggiungibili per i comuni mortali onde evitare che gli utenti si scoraggino dal pubblicare a causa della scarsità di consensi, si taglia semplicemente la testa al toro rendendo il loro numero “invisibile”. Certo, poco importa che in realtà Menlo Park non abbia mai trovato il modo di lucrare sulla figura degli influencer, che tramite una piattaforma terza (Instagram per l’appunto) riescono a guadagnare senza che la piattaforma si becchi un centesimo... ma questa è un’altra storia. Tralasciando la questione meramente finanziaria, lo scopo dichiarato è quello di incoraggiare i più a non perdere la voglia di essere creativi a causa del numero dei like. Non solo, si vuole scoraggiare il principio di un “ottimismo assoluto”, per cui il mondo si calcola in base alle referenze positive. Una manovra lodevole, se vista da un certo verso ma subdola se la si vede dal verso esattamente opposto. Perché, diciamocelo, i like non sono spariti, sono semplicemente diventati invisibili. Un oggetto del piacere nascosto in un cassetto con cui coltivare il proprio onanismo senza che gli altri accendano la luce. Per “proprio”, ovviamente, si intende quello di Facebook/Menlo Park che, come immaginerete, mai potrebbe sognarsi di mettere davvero da parte il suo principale strumento del successo, ovvero il tasto like. Eppure, a guardare più a fondo, la ricercatrice Jane Manchun Wong ha scovato, all’interno del codice dell’app Facebook per Android, alcune istruzioni che, se attivate, potrebbero ricreare su FB la medesima situazione in corso su Instagram negli ultimi mesi. Facebook stessa, per altro, su domanda diretta del noto e rispettato portale TechCruch ha placidamente ammesso che sì, esiste la possibilità che questo accada sicché, anche su Facebook, in via del tutto sperimentale, si potrebbe fare in modo che l’unico a poter ancora visualizzare il numero preciso di like e “reaction” ottenuti sia l’autore del post... e Facebook ovviamente.
Sviluppato nel 2007 sulla piattaforma FriendFeed (poi divorata e digerita dallo stesso Facebook), il tasto like esordisce su Facebook il 9 febbraio 2009 su esplicita volontà di Zuckerberg e da lì per la piattaforma fu