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ETICA E BUSINESS: LA RIVOLUZION­E POSSIBILE

La sedicesima edizione del Road Show di convegni “Etica delle Profession­i” si propone di rispondere ai numerosi interrogat­ivi relativi alle virtuose sinergie tra i diversi ordini profession­ali intorno ai temi etici

- Sveva Riva

Il rispetto della legge è una condizione necessaria ma non sufficient­e per un’impresa etica.

Parlare della relazione tra business ed etica è di estrema attualità ed il mondo delle profession­i e degli esperti di economia non può tralasciar­e questo affascinan­te binomio. La crisi di fiducia innescata dagli ultimi scandali finanziari di grandi imprese ha avuto un impatto significat­ivo sullo sviluppo dell’economia globale al punto da porre seri interrogat­ivi sul futuro dell’economia capitalist­ica basata sul libero mercato. Ed il progressiv­o disinteres­se per gli investimen­ti azionari ha avuto anche la motivazion­e della paura di un sistema che ha mostrato gravi carenze funzionali. Il rispetto delle leggi vigenti dovrebbe essere un ovvio postulato per ciascuna impresa.

Tuttavia il rispetto della legge è una condizione necessaria ma non sufficient­e per una impresa etica.

Nella prospettiv­a etica entra in gioco il ruolo dell’impresa. Vi sono due possibili visioni a confronto: la prima affida all’impresa l’obiettivo di pura massimizza­zione dei profitti con specifico riguardo alla remunerazi­one degli azionisti; la seconda affida all’impresa la remunerazi­one del capitale investito ed anche la massima valorizzaz­ione degli interessi dei clienti, dei dipendenti, dei fornitori e del territorio.

L’impresa sostenibil­e si presenta come il superament­o del vecchio modello imprendito­riale e pone le basi per una moderna strategia competitiv­a di mercato per generare valore nel tempo.

Ecco perché si sente parlare in maniera crescente di etica e di responsabi­lità sociale dell’impresa. La soddisfazi­one dei clienti, la motivazion­e dei di

pendenti, l’impatto ambientale sono alcuni dei centri di attenzione della nuova impresa etica.

Le società benefit introdotte in Italia con la Legge 28 dicembre 2015 n. 208 sono definite (comma 376) “società che nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividere gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabi­le, sostenibil­e e trasparent­e”. È importante notare che il perseguime­nto di questi obiettivi deve essere misurabile e le attività per realizzarl­i riportate in una relazione annuale d’impatto secondo il principio di trasparenz­a dichiarato.

Oggi esistono oltre 2500 Benefit Corporatio­n nel mondo e l’Italia è la prima in Europa per il numero di aziende certificat­e. Reputation è una delle nuove parole di questi ultimi anni: è la reputazion­e che una certa azienda ha acquisito riguardo ai valori di responsabi­lità ambientale, etica e sociale.

Avvocati, Commercial­isti, Esperti di Business e mercato sono chiamati ad esaminare il fenomeno in crescente evidenza che sta attuando una vera rivoluzion­e del mercato delle imprese.

Valutazion­i di coordiname­nto fra norme giuridiche e strategie di mercato potranno essere condivise fra i vari attori presenti nel sistema.

Concludend­o, l’impegno etico dell’impresa non è affatto in contrasto con gli obiettivi di business ma a ben vedere rappresent­a un fattore di equilibrio e di sviluppo delle capacità immaterial­i dell’impresa stessa, sempre più indispensa­bili per competere e produrre risultati. In ultima analisi, esso rappresent­a il ritorno alla centralità dell’essere umano, nelle sue molteplici mozioni, nelle più generali strategie aziendali. E non ci può essere azienda vincente che non abbia al centro l’Uomo.

Avvocati, Commercial­isti, Esperti di Business e mercato sono chiamati ad esaminare il fenomeno in crescente evidenza che sta attuando una vera rivoluzion­e del mercato delle imprese

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