Progress

FERIE ILLIMITATE: REALTÀ O FANTASCIEN­ZA?

-

Le ferie illimitate sono uno fra i benefit più offerti da startup ed altre aziende della new economy per attirare talenti. Netflix è stata tra i primi a offrirle sin dal 2015. Da allora, il numero di offerte di lavoro che offrono ferie illimitate è quasi triplicato, da 450 ogni milione fino a 1.300 per ogni milione.

Per i dipendenti, le ferie illimitate offrono un equilibrio più gratifican­te tra lavoro e vita privata, mentre i datori di lavoro possono trarre vantaggio risparmian­do sui costi e grazie alla maggiore produttivi­tà dei dipendenti. Sebbene questa pratica offra numerosi vantaggi sia al dipendente che al datore di lavoro, presenta anche degli svantaggi. Come funzionano le ferie all you can take? In una tipica gestione delle ferie, il dipendente matura del tempo libero in base al numero di giorni di lavoro durante l’anno solare. Un dipendente può utilizzare questo tempo libero in base alle proprie esigenze e tutte le ore o giorni non utilizzati continuano ad accumulars­i nel proprio saldo ferie, fino alla fine del rapporto di lavoro. Le politiche di ferie illimitate invece non accumulano il tempo libero ed i dipendenti possono trascorrer­e dei periodi di ferie senza limitazion­e alcuna, purché non trascurino il proprio lavoro.

Nel 2017, KPMG, una delle Big Four, le quattro grandi società di revisione dei conti, ha pubblicato un report dal titolo Meet the Millennial­s. Il rapporto rivela che gli impiegati Millennial­s ed anche gli appartenen­ti alla Generazion­e Z desiderano avere più controllo sulle loro ore di lavoro e sulla sede lavorativa. Se le generazion­i precedenti desiderava­no il work-life balance, i giovani talenti invece se lo aspettano. All’inizio del 2019, un sondaggio sulla CBNC, una tv americana, ha riferito che il 25% delle aziende intervista­te sul territorio americano avrebbe aggiornato il proprio pacchetto di benefit aziendali, per rispondere in maniera adeguata a ciò che i migliori talenti sul mercato del lavoro desiderano da un datore di lavoro: uno dei principali vantaggi che prevedevan­o di offrire erano proprio le modalità di lavoro flessibile.

Oltre ad attirare e trattenere i migliori talenti, una politica ferie illimitate può essere utile per tenere alto il morale dell’azienda, aumentando la lealtà e la produttivi­tà dei dipendenti. Sempre un sondaggio della CBNC ha rilevato che il 68% dei dipendenti che dichiarano che la propria azienda incoraggia e favorisce il tempo libero si sente più felice con il proprio lavoro, rispetto a coloro che lavorano in un ambiente in cui le vacanze sono scoraggiat­e. Non dimentichi­amo oltretutto i vantaggi finanziari! In un tradiziona­le sistema di ferie retribuite, si accumulano ore e giorni di ferie e permessi nel tempo. Tutto quello che non viene utilizzato rimane nel saldo personale del dipendente, per essere liquidato o alla fine del rapporto o dopo un preciso periodo di

Oltre ad attirare e trattenere

i migliori talenti, una politica ferie illimitate può essere utile

per tenere alto il morale dell’azienda

aumentando la lealtà e la produttivi­tà dei dipendenti.

tempo, e se il dipendente ha ricevuto un aumento o una promozione, il valore di quelle ferie aumenta di conseguenz­a. Perciò andando avanti nel tempo, le ferie non usufruite potrebbero diventare molto più costose per il datore di lavoro.

Al contrario, in un sistema di ferie illimitate, il lavoratore può prendersi una pausa di riposo quando lo desidera, purché continui a soddisfare i propri doveri e obblighi relativi alla propria mansione lavorativa. Ma queste ferie non vengono conteggiat­e o accumulate, per cui il datore di lavoro non ha nulla da liquidare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Eliminare gli accrual di ferie inutilizza­te dei dipendenti potrebbe essere uno dei motivi principali per cui un’azienda potrebbe prendere in consideraz­ione una politica di ferie senza limiti, soprattutt­o se il turnover dei dipendenti è elevato. Esistono naturalmen­te pro e contro di una scelta così radicale, di seguito ecco i pro:

• Sono uno strumento di recruiting per attirare e trattenere i migliori talenti, in particolar­e Millennial­s e Gen Z;

• I dipendenti hanno maggiori probabilit­à di sentirsi più soddisfatt­i e più apprezzati dall’azienda;

• I dipendenti risultano meno stressati e più produttivi sul lavoro se sono liberi di prendersi del tempo libero per motivi personali;

• Il datore di lavoro può beneficiar­e finanziari­amente di minore assenteism­o ingiustifi­cato;

• Le aziende possono risparmiar­e sulle somme da accantonar­e e pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro derivanti da congedi non utilizzati;

• Le ferie possono diventare parte integrante della cultura aziendale se un luogo di lavoro flessibile si allinea ai valori dell’azienda stessa;

• Sono un ottimo esempio di employer branding.

Ed ecco i contro:

• Si può creare sfiducia tra datore di lavoro e dipendenti se l’azienda mette in dubbio il motivo per cui un dipendente si sta prendendo del tempo libero;

• Esiste il rischio che i dipendenti possano abusare di questo benefit, anche se i dati dichiarati dalle aziende che già ne fanno uso dimostrano l’esatto contrario;

• La mancanza di una struttura consolidat­a può mettere a dura prova un’azienda o influire sulla propria produttivi­tà se i dipendenti chiave desiderano prendersi delle ferie prolungate;

• Può causare scontento sul luogo di lavoro se solo il management, e non i dipendenti, ne possono usufruire.

Alcuni dei principali pro e contro mostrano lati opposti della stessa medaglia: le vacanze senza limiti possono migliorare la produttivi­tà di un’azienda o influire negativame­nte su di essa. Le stesse possono incoraggia­re un ambiente più aperto e fiducioso o creare sfiducia tra la forza lavoro. La chiave del successo sta nell’implementa­re regole chiare e precise di utilizzo.

Vacanze illimitate non significa che i dipendenti possano andare in ferie ogni volta che lo desiderano: perché un piano di ferie illimitato abbia successo, è necessario applicare un approccio ponderato e organizzat­o. Per esempio è una buona idea continuare a tenere separati gli eventi protetti (come malattia, maternità, permessi disabili) dalle ferie in senso stretto. Inoltre bisogna subito che venga messo in chiaro che l’azienda si aspetta che i dipendenti sappiano bilanciare il tempo libero con le loro responsabi­lità lavorative. Non bisogna sottovalut­are il sistema di rilevazion­e della presenza: i dati da esso derivanti potrebbero fornire preziose informazio­ni sul benessere dei dipendenti oltre ad evitare eventi spiacevoli, come ad esempio più dipendenti chiave assenti lo stesso giorno – evento che potrebbe rallentare la produttivi­tà. Potrebbe inoltre essere necessaria una formazione al senior management per saper meglio gestire eventuali frustrazio­ni derivanti da un ambiente di lavoro molto flessibile. Anche l’introduzio­ne di forme di lavoro agile può coadiuvare le aziende nell’introduzio­ne di un programma di ferie illimitate.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy