A CUBA SULLE ORME DI HEMINGWAY
La storia dell’isola si perde nei nomi di Colombo, Batista, Castro, Hemingway ed ogni luogo porta le tracce della loro testimonianza, in particolare dell’autore de “Il vecchio e il mare”.
Non è una coincidenza che Cuba sia diventata sinonimo di relax e sole. Con la sua forma allungata l’arcipelago cubano vanta ben 300 spiagge bianchissime che ricoprono oltre 600 km di superficie e contornano l’isola da nord a sud, in tutta la sua lunghezza: da quelle più famose e prettamente turistiche con tutti i comfort e le comodità a quelle più nascoste e sconosciute, senza alcun tipo di infrastruttura. E certamente è una meta imperdibile Playa Pilar, uno dei panorami più suggestivi dell’isola capace di affascinare anche il grande Ernest Hemingway che lo descriveva con parole dolci e straordinariamente evocative:“Questo è l’odore che mi piace. […] Il vento di terra quando si avvicina a Cuba nell’oscurità: l’odore dei fiori di cactus, di mimosa e delle viti marine”. Questa spiaggia così prediletta da Hemingway, che prende il nome proprio dalla sua barca da pesca, si trova nel lato ovest di Cayo Guillermo, un’isola corallina nell’arcipelago Jardines del Rey collegato alla terraferma da una strada lunga 17 chilometri. Scarsamente popolata, ancora oggi mantiene intatta quella bellezza autentica che l’autore americano tanto amava. Il legame tra l’isola caraibica e lo scrittore è così forte che a L’Avana ovunque guardi ci sono statue in bronzo che ne portano il nome. I cubani lo chiamano semplicemente “Papa”, tanto sono affezionati alla sua figura. Proprio sull’isola comprò una villa, Finca Vigía, dove visse con la sua terza moglie e dove scrisse alcuni dei suoi migliori romanzi. Per circa trent’anni l’esistenza di Hemingway e di Cuba corsero mano nella mano e ancora oggi ne rimangono ben evidenti le tracce per chiunque sia disposto a ripercorrerle.