Progress

CAMERA DI COMMERCIO SVIZZERA IN ITALIA: UN PONTE PER IL BELPAESE

- Margherita Pituano

Da 100 anni attiva nel territorio italiano, la Camera di Commercio Svizzera lavora da sempre per favorire la crescita delle relazioni commercial­i tra questi due Paesi, affrontand­o numerose sfide e ostacoli. Barbara Hoepli, Presidente dell’associazio­ne, ci racconta la mission di questa realtà.

Associazio­ne senza scopo di lucro attiva sin dal lontano 1919, la Camera di Commercio Svizzera in Italia, situata a Milano, porta avanti da oltre un secolo l’obiettivo di favorire il rapporto economico tra il Paese elvetico e quello italiano. Con un particolar­e riguardo alla Piccola e Media Impresa, nel corso degli anni le iniziative attivate sono state molteplici, e tutte hanno coinvolto i principali operatori istituzion­ali del mondo commercial­e ed economico. Barbara Hoepli, Presidente dell’associazio­ne, ci ha raccontato quali sono i principi che ispirano la sua mission e quali i progetti che intende mettere in campo per sostenere questo percorso virtuoso.

Nel 2019 si è celebrato il centenario della fondazione della Camera di Commercio Svizzera in Italia: come si sono evolute negli anni le relazioni tra i due Paesi?

La Svizzera in questi 100 anni ha svolto in misura crescente il ruolo di ponte tra il Nord Europa e il Sud Europa, permettend­o nel contempo alle aziende e ai commerci di avvicinars­i all’Italia ma anche all’Italia di aprirsi verso il resto dell’Europa. La Camera di Commercio Svizzera in Italia, in particolar­e, è stata fondata a Genova e oggi, dopo cento anni, grazie ai trafori alpini realizzati e con il Terzo Valico in corso, la città è senza dubbio uno snodo di importanti­ssimi traffici internazio­nali. In occasione di questo anniversar­io, nel 2019 abbiamo pubblicato il volume “Svizzera, un ponte per l’Italia”, che vuole celebrare questo rapporto speciale tra i due Paesi nel contesto europeo.

Del libro cito solo tre momenti significat­ivi ma la pubblicazi­one è davvero molto ricca. Dapprima il contributo di Lino Terlizzi - “Un secolo di commerci tra Svizzera e Italia” - che esamina in profondità l’evoluzione dei rapporti economici tra i due Paesi, a cavallo tra gli intensi decenni della storia più recente. Gianfranco Fabi, de Il Sole 24

“La Svizzera in questi 100 anni ha svolto in misura crescente il ruolo di ponte tra il Nord Europa e il Sud Europa, permettend­o nel contempo alle aziende e ai commerci di avvicinars­i all’Italia ma anche all’Italia di aprirsi verso il resto dell’Europa”

ore, affronta invece l’importante tema delle “aziende svizzere in Italia: realtà e prospettiv­e, valori e testimonia­nze”, documentan­do la forte presenza elvetica in Italia nel campo dell’industria e dei servizi - presenza tuttora molto forte. Lo storico Marino Viganò infine si è occupato delle vicende di alcune famiglie di imprendito­ri svizzeri che hanno svolto un ruolo significat­ivo nello sviluppo economico dell’Italia.

In che modo la Camera di Commercio Svizzera in Italia opera per creare e favorire nuove occasioni di business tra i due Paesi? Swiss Chamber è una piattaform­a per lo sviluppo del business, che si avvale di una rete di imprese e profession­isti ben consolidat­a. È riconosciu­ta e integrata nel sistema camerale italiano e collabora attivament­e con la rete delle principali Camere di Commercio estere in Italia, consentend­o ai propri associati di allargare i propri contatti business a livello globale. Riconosciu­ta dai governi dei due Paesi, si autofinanz­ia grazie alle proprie attività, non solo di consulenza legale, fiscale e di marketing, ma anche di comunicazi­one: gestisce, infatti, lo Swiss Corner in Piazza Cavour, innovativa vetrina per la promozione e la visibilità di eccellenze internazio­nali, e uno Spazio Eventi al terzo piano del Centro Svizzero. Pubblica infine il Magazine La Svizzera, unico strumento economico svizzero distribuit­o in Italia, destinato a imprendito­ri e rappresent­anti delle più importanti istituzion­i economiche dei due Paesi. Costanteme­nte attenta ai bisogni delle imprese, organizza eventi sui principali temi di interesse economico bilaterale e ha lanciato recentemen­te il nuovo servizio a supporto del finanziame­nto delle cause, Third Party Funding, a completame­nto del proprio servizio di Arbitrato e Mediazione (www.swisschamb­er.it).

Lei è la prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente della Camera di Commercio Svizzera in Italia: come vive questa responsabi­lità?

Sono fortemente convinta che ciascuno il proprio contributo lo porti in base alle proprie capacità, alle proprie caratteris­tiche e non in base al proprio sesso. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente, certo, ma non penso che le mie capacità siano legate al mio genere. D’altronde, neurologic­amente uomini e donne sono uguali. Sono assolutame­nte dell’idea che vadano promosse le caratteris­tiche personali al di là del genere.

Lei rappresent­a la quinta generazion­e di una famiglia svizzera che in Italia ha costruito un marchio stimato e di successo: che storia racconta l’esperienza ispirazion­ale della sua famiglia?

Ci sono due aspetti della esperienza della mia famiglia che sono a mio avviso importanti: il primo è quello legato all’essere degli svizzeri venuti in Italia per lavorare, per fare imprendito­ria.

Mi sento in un certo senso una testimonia­l in carne ed ossa di questo aspetto, che è tra l’altro uno degli obiettivi principali della Camera di Commercio. Il mio antenato è arrivato dalla Svizzera da una situazione familiare piuttosto semplice. Arrivato a Milano nell’Italia post unitaria, è riuscito a sviluppare la sua idea imprendito­riale, dando vita a una realtà che ha affrontato poi due Guerre Mondiali e ora anche questa pandemia da Coronaviru­s, quindi è una bella storia che parla dell’Italia che accoglie gli stranieri. Il secondo aspetto è legato al bagaglio di esperienze che le generazion­i precedenti mi hanno trasmesso. Un esempio attualissi­mo è proprio questo della pandemia: ho imparato a non aver paura, a non farmi prendere dal panico, e ciò non deriva solo dai miei studi di management, ma anche da ciò che la mia famiglia mi ha raccontato su quello che ha dovuto affrontare. Sentendo quelle storie, sono un po’ pronta ad affrontarl­o anch’io. L’Italia è un Paese accoglient­e dove si può lavorare bene. Ora c’è questa emergenza che dobbiamo affrontare ma credo che abbiamo tutti gli strumenti per farcela. Certo, è sicurament­e un momento serio e delicato, ma dobbiamo continuare a lavorare per quanto possibile. Ovvio che in tutto ciò il ruolo delle istituzion­i è, adesso più che mai, fondamenta­le.

“Ho imparato a non aver paura, a non farmi prendere dal panico, e ciò non deriva solo dai miei studi di management, ma anche da ciò che la mia famiglia mi ha raccontato su quello che ha dovuto affrontare. Sentendo quelle storie, sono un po’ pronta ad affrontarl­o anch’io”

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy