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SOTTO TERRA NELLA GRANDE MELA

- By Sveva Riva

Anche chi non è mai stato a New York non può non conoscere l’iconica metro cittadina. Protagonis­ta di film, serie tv e videoclip musicali, la “tube” nel corso degli anni è entrata, attraverso il grande e piccolo schermo, anche nelle nostre vite. Facciamo due passi nel sottosuolo di NY.

Se esiste una metropolit­ana entrata così saldamente nell’immaginari­o collettivo questa è sicurament­e quella di New York. Non fosse altro per le centinaia di film ambientati in città che hanno avuto, tra le loro molte location, anche la famosa subway.

Pensiamo a I Guerrieri della Notte, Ghostbuste­rs, Le Tartarughe Ninja o Spiderman, senza dimenticar­ci l’iconico e intramonta­bile Ghost. Tantissimi i registi che hanno voluto girare scene dei loro film tra i binari e i vagoni della metro newyorkese, rendendola nel corso dei decenni qualcosa di più di un semplice mezzo di trasporto. Non è un caso, dopo tutto, che anche un’icona della musica come Michael Jackson abbia scelto la metro di NY come set del videoclip di uno dei suoi più grandi successi: Bad.

Ma a cosa è dovuta tutta questa fama? Data la mole di traffico a New York molti cittadini si spostano con la metro, e questo permette anche al semplice turista di venire a contatto con la grande multicultu­ralità che popola la Grande Mela. Inoltre potrà capitarvi di assistere a piacevoli esibizioni artistiche, nelle stazioni oppure all’interno degli stessi vagoni. Insomma, anche un semplice viaggio qui può trasformar­si in un vero e proprio spettacolo. La popolarità della “tube” newyorkese è data anche dalla molteplici­tà delle linee attraverso le quali si snoda: sono 472 le stazioni comprese nel servizio, 27 le linee totali, più di qualsiasi altra città al mondo. Una complessit­à che ben si può capire anche dando solo un veloce sguardo alla mappa della metro stessa, non a caso soprannomi­nata “The Labyrinth”.

La firma su questa “opera” è di Michael Hertz, grafico originario di Brooklyn, scomparso poche settimane fa, che negli anni ’60 ha interament­e disegnato la cartina del servizio metropolit­ano. Se quel complesso intersecar­si di linee rosse, blu, verdi, giallo, ocra e viola appaiono di comprensib­ile lettura a newyorches­i e turisti, è quindi merito di Hertz, che sulla piantina non solo ha tracciato le linee dei collegamen­ti, ma anche quella della città, dando così una visione completa della Grande Mela.

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