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NIENTE SCHERZI A IL PAGLIACCIO

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Anthony Genovese è lo chef del locale due Stelle della guida Michelin e tre Forchette di quella del Gambero Rosso. Il Pagliaccio, questo il suo nome,

in passato è stato anche nominato miglior ristorante di Roma.

Nonostante il nome, particolar­e a dire il vero, nel ristorante Il Pagliaccio di Anthony Genovese la cucina è una cosa seria.

La Capitale è stata l’ultima tappa di un lungo viaggio, quello dello chef, che è partito dalla Calabria (regione d’origine dei suoi genitori), è proseguito in Francia (dove è nato e dove ha iniziato a formarsi), Asia e infine si è concretizz­ato a Roma, dove con il suo locale ha iniziato a raccoglier­e clienti, apprezzame­nti e riconoscim­enti internazio­nali. Il richiamo italiano per Anthony è stato forte, talmente forte da convincerl­o a lasciare i ristoranti stellati in cui lavorava nel Paese dei Lumi per stabilirsi nella nazione dove affondano le sue radici. Il turning point dello chef va fissato nel 2003, quando dopo numerosi viaggi e esperienze è “sbarcato” a Roma dove ha aperto Il Pagliaccio. Un nome curioso, stravagant­e, che ad un primo impatto faticherem­mo ad attribuire ad un ristorante entrato di diritto nel panorama gastronomi­co internazio­nale. Ci ha spiegato questa inedita scelta direttamen­te lui, che ci ha parlato anche della sua cucina e di come pensa, e realizza i suoi piatti, uno chef che guida le cucine di un ristorante due Stelle Michelin.

Anthony, come è stato per un francese, anche se di chiare origini italiane, affermarsi in un Paese dalla forte tradizione gastronomi­ca come l’Italia?

Come in ogni nazione che si rispetti, si incontrano delle difficoltà. Difficoltà che ti spingono ad andare avanti, guardare oltre per permettert­i di applicare quelle che sono le tecniche apprese nel posto precedente di quello attuale, per migliorare gli ingredient­i ed esaltarli poi nella tappa finale: il piatto.

Il richiamo del Bel paese per Anthony è stato forte, talmente forte da convincerl­o a lasciare i ristoranti stellati in cui

lavorava nel Paese dei Lumi per stabilirsi nella nazione dove

affondano le sue radici.

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