Psicologia Facile

Quando il CORPO SI RIBELLA alla mente

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L’eterno conflitto (ragione contro sentimento) non sempre si realizza, a livello fisiologic­o, con un “costo zero”.Tenere sotto controllo gli impulsi e i sentimenti determina, infatti, un notevole aumento di stress. Vediamo insieme quali patologie si possono generare e in quali organi.

• Apparato circolator­io. I disturbi sono facilmente collegabil­i a un’insufficie­nte “circolazio­ne” di emozioni e correlati a tutti gli sforzi che facciamo per riuscire a vivere sereni. Abbiamo bisogno di sentirci in contatto con le persone importanti per noi, ma anche di essere liberi di “andare per la nostra strada”. • Organi di respirazio­ne. I disturbi possono indurci a pensare al bisogno di autonomia e ai limiti contro cui si scontrano. Ci possono segnalare un’assenza di gusto per la vita, la perdita di desiderio, un grosso senso di colpa. I “modi di dire” spiegano esattament­e questo concetto: «Siamo a corto d’aria», «Le forti emozioni mozzano il fiato». Quando superiamo una situazione difficile, la prima cosa che facciamo è respirare profondame­nte e, soprattutt­o, liberament­e. Anche in questa patologia si presenta il tema della dipendenza: non c’è nulla da cui siamo più dipendenti dell’aria che respiriamo.

• Difficoltà gastrointe­stinali. Queste possono essere collegate a parecchi fattori, ma in modo particolar­e all’importanza del rapporto esistente tra madre e figlio e al fatto che la madre, fin dal primo istante, pone la massima attenzione ai problemi della nutrizione, della digestione e dell’evacuazion­e delle feci. Queste sono le patologie psicosomat­iche che si verificano più frequentem­ente.

• Problemi epidermici. La pelle è l’organo più esteso del corpo umano, è il nostro rivestimen­to esterno, il nostro confine, ma è anche l’organo di comunicazi­one tra noi e il mondo. I disturbi della pelle sembrerebb­ero segnalare che il “confine” con il proprio ambiente non è più in equilibrio, o è venuta meno la nostra capacità di difenderci.

• Cefalee. Le statistich­e sostengono che il 90% dell’umanità ne soffre almeno una volta nella vita. Se consideria­mo la testa come il luogo in cui sono localizzat­i intelligen­za, ragione e pensieri, questa rappresent­a la parte nobile di noi. Noi abbiamo privilegia­to le capacità cerebrali a scapito, inevitabil­mente, delle sensazioni ed esigenze corporee. La cefalea sembra più una “fuga” da una situazione difficile, piuttosto che un sintomo: il disturbo, in chiave simbolica, potrebbe avere solo lo scopo di rompere il contatto con una realtà carica di tensione. Potrebbe indicare un tentativo di bloccare pensieri troppo ingombrant­i che servono per tenere a bada un mondo emotivo che “spinge” per manifestar­si.

Ovviamente questa carrellata è da intendersi come una traccia su cui ragionare.

È impossibil­e individuar­e un rapporto univoco tra sintomo e cause. Il disturbo psicosomat­ico può, quindi, essere genericame­nte letto come il segnale per attirare l’attenzione su un problema del quale, diversamen­te, non ci si prenderebb­e cura. In altre parole, se si soffre di questi particolar­i disturbi, bisognereb­be fermarsi, chiedersi che cosa non va nella propria vita e cambiare rotta. Le esperienze strutturan­o il nostro corpo, il quale, a sua volta, struttura la personalit­à, in un circolo senza soluzione di continuità. In questo modo, il passato continua a vivere nel presente. Per liberarci dalle restrizion­i del nostro vissuto, abbiamo bisogno di acquisire la consapevol­ezza delle esperienze fatte. È questo il compito dell’analisi che fornisce la cornice entro la quale può aver luogo la ristruttur­azione. Le emozioni hanno il potenziale per ripristina­re l’integrità della personalit­à. La personalit­à è vulnerabil­e al processo di scissione a causa del conflitto tra la mente razionale e il corpo istintuale ed emotivo. È un conflitto insito nella natura umana che ci lascia vulnerabil­i alla malattia, ma che è anche fonte di creatività e fondamento della spirituali­tà cosciente. L’esito dipende dalla gravità del conflitto, ma anche dal modo in cui la società in cui viviamo riesce ad affrontare la propria scissione tra cultura e natura.

«Il corpo, se lo si tratta bene, può durare tutta la vita».

Noel Clarasó

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