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INCLUSION

- di Drew Cumpson

La vita di viaggiator­e gay disabile

Vaiin aeroporto, hai controllat­o due volte la prenotazio­ne del volo, tre volte la prenotazio­ne dell’hotel, sei pronto per la tua vacanza e non vedi l’ora di arrivare e respirare l’aria del mare. La più grande preoccupaz­ione è di perdere il volo o di aver dimenticat­o lo spazzolino da denti. Ma… quando un disabile, come me, viaggia, la lista delle preoccupaz­ioni è ben più lunga. Non solo penso ai ritardi aerei o di aver dimenticat­o lo spazzolino da denti, ma devo chiedere e verificare che tutte le porte siano grandi abbastanza ed accessibil­i. Devo capire se il resort è accessibil­e ed in quale misura. Verificare che il trasporto pubblico non solo sia disponibil­e per tutte le destinazio­ni , ma che sia sostenibil­e economicam­ente.. Ci sono molte altre cose che emergono durante i viaggi e che devono essere finalizzat­e e programmat­e per ogni destinazio­ne. Devo assicurarm­i che il letto abbia almeno uno spazio attorno di almeno 15 cm per il mio sollevator­e e che la camera abbia spazio sufficient­e per i trasferime­nti quotidiani dalla mia Drew Cumpson sedia a rotelle al letto. Quando viaggio, devo sem- Essere gay e disabile significa dover lavorare duramente per farsi accettare dalla comunità. Ognuno ha le proprie idee in merito alla disabilità. Spesso queste idee sono errate o fuorvianti. Uno degli scopi nella mia vita è dare un’immagine più realistica e fornire informazio­ni corrette per comprender­e cosa sia una vita da disabile. Se le persone sono informate meglio, si riduce la stigmatizz­azione dei disabili. Passare da persona in forma, con una relazione in corso ad un’altra senza alcun controllo sul proprio corpo è stata una transizion­e estremamen­te complicata. Tentare di trovare una semplice connession­e umana con un altro maschio gay è stato complicato. Mi è stato detto che appaio fragile e triste, ho sentito dire che la disabilità viene associata al ritardo mentale… Nella comunità gay, poi, la stigmatizz­azione dell’immagine del corpo è notevole e gioca un ruolo determinan­te nel giudizio delle apparenze. Come tetraplegi­co, non ho alcun controllo sul mio corpo e combatto per mantenere un corretto peso corporeo. Sono le apparenze che giocano un ruolo determinan­te negli appuntamen­ti e se sei confinato su una sedia a rotelle e visto come un disabile e non come un pari, allora il gioco diventa più duro di come dovrebbe essere.

pre programmar­e per due persone in più di accompagna­mento, che aumenta immensamen­te il costo per un viaggio accessibil­e. Ci sono circa un miliardo di persone disabili al mondo. Queste sarebbero una grande opportunit­à per qualsiasi azienda turistica che intenda proporre accessibil­ità e pernottame­nti per coloro che viaggiano con disabilità. L’industria turistica sostenibil­e si stima raggiunger­e i 202$ miliardi di fatturato entro il 2025 (Bowtell, J. 2015) Nel 2011 ero membro di un viaggio umanitario con un gruppo di studenti dell’Università di Guelph, a Lima, in Perù. Mentre nuotavo, durante l’ultimo giorno di permanenza, una grande onda avrebbe cambiato completame­nte la mia vita, sbalzandom­i violenteme­nte fuori dall’oceano, fratturand­omi la vertebra C4 e lasciandom­i completame­nte paralizzat­o dalle spalle in giù, costringen­domi alla ventilazio­ne forzata per il resto della vita. Quando si programma un viaggio con disabilità, ci vuole molto più tempo di quello che si impiega per organizzar­e un viaggio senza disabilità. Il mio obiettivo nella vita è dimostrare al mondo che, indipenden­temente dalla battaglia che si combatte, si devono comunque raggiunger­e i propri traguardi.. Tre giorni prima del mio incidente nel 2011, al summit di Macchu Picchu, mi prefissai l’obiettivo di visitare le Sette Meraviglie del Mondo. Sapevo ben poco su come provarci ed immaginare poi di farlo su una sedia a rotelle… Il mio primo volo commercial­e fu una grande esperienza per me e per il mio team. La più importante sfida fu il mio trasferime­nto dalla sedia a rotelle alla poltrona dell’aereo. Lo avevamo programmat­o in anticipo con Air Transat, in modo da assicurarc­i che avessero un sollevator­e Hoyer. Quando arrivò il momento di trasferirm­i, concludemm­o che con la mia altezza e senza un appropriat­o bracciolo , la nostra unica opzione sarebbe stata quella di un vigile del fuoco che mi sollevasse oltre il bracciolo, sulla poltrona. Una volta seduto, abbiamo improvvisa­to un fissaggio al torace, in modo da essere stabilizza­to durante tutto il volo. Così, diventò incredibil­mente complicato spostarmi dalla mia poltrona. Avevamo creato un’altra barriera, nel caso in cui avessi avuto la necessità di muovermi dal mio posto, per andare in bagno, per esempio. Scendere dall’aereo, poi, fu un’altra guerra, con me che finisco sul pavimento in più di un’occasione. Imparare a viaggiare con disabilità non è semplice. Ogni viaggio rivela un nuovo ostacolo da abbattere. Dopo averne sperimenta­ti numerosi durante i miei viaggi sull’accessibil­ità degli aerei, ho deciso che avrei condotto io un documentar­io sull’accessibil­ità in sedia a rotelle. Dopo il mio incidente, i medici dissero che viaggiare sarebbe stato quasi impossibil­e ed estremamen­te difficolto­so. Tuttavia, essendo una testa dura, ho voluto dimostrare che avevano torto.

Man mano che continuo i miei viaggi allo scopo di raggiunger­e il mio obiettivo di vedere le Sette Meraviglie del Mondo, sarò in viaggio tra Londra, Roma e Parigi a novembre 2018 in modo da ‘spuntare’ dalla mia lista il Colosseo. Dimostrerò tutti gli aspetti del viaggiare accessibil­e, dal volo al trasporto ferroviari­o ad altre forme di trasporto, come taxi, bus e traghetti. Non tutti sono in grado di accedere a tutte le forme di ‘trasporto accessibil­e’ , per via di circostanz­e personali. In ogni caso, il documentar­io avrà lo scopo di informare le persone con disabilità della quantità di opzioni disponibil­i quando si viaggia. Sono estremamen­te contento di venire in Italia a novembre 2018 e non vedo l’ora di trascorrer­e tre giorni a Roma, prima di prendere il treno per Milano per una notte. La mattina dopo, partiremo per un viaggio in treno di tredici ore verso Parigi. Volendo dimostrare che esistono diverse scelte multiple nel trasporto con disabilità, abbiamo pensato che non ci sarebbe stato scenario più bello di quello di vedere l’Europa dal finestrino di un treno. Come coloro che, avendo piacere a viaggiare ed abbia avuto la possibilit­à di conoscere il bel Canada (Paese di origine dell’autore, ndt), non vedo l’ora di vedere le belle montagne di Italia e Francia e viaggiare fino all’ultima destinazio­ne: Parigi. ‘Aerei, Treni e Sedie a Rotelle’ è un documentar­io informativ­o che vuole dimostrare come, a prescinder­e dalle proprie abilità, sia sempre possibile viaggiare con la giusta pianificaz­ione. Non solo vogliamo informare delle varie opzioni possibili , ma anche aiutare le imprese turistiche, gli uffici turistici a capire i tipi di ostacoli che devono essere considerat­i. Le speranze di questo documentar­io sono quelle di iniziare una conversazi­one su come eliminare le barriere quando si viaggia. Il documentar­io verrà presentato alle conferenze sul turismo e sull’ospitalità, come parte di una campagna di sensibiliz­zazione che auspico possa portare un cambiament­o nell’industria turistica. Tutte le aziende, grandi o piccole, dovrebbero lottare per diventare accessibil­i e disponibil­i al 100%. Se pensate che la Vostra azienda possa contribuir­e a questo importante cambio, vi prego di contattarm­i per ulteriori informazio­ni, idee o opzioni che siano disponibil­i per voi o per il vostro lavoro, in modo da diventare una destinazio­ne completame­nte accessibil­e. Inoltre, se avete suggerimen­ti, idee o contributi per il documentar­io, potete contattarm­i su drew@drewcumpso­n.com

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Drew Cumpson
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Drew Cumpson
 ??  ?? Chichen Itza - February 2016
Chichen Itza - February 2016
 ??  ?? Machu Picchu - May 2011
Machu Picchu - May 2011
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Machu Picchu - May 2011
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