VIAGGI
Se avete voglia di fare un tuffo nel passato e abbandonare le abitudini delle metropoli, l’Avana è il posto che fa per voi…
Cuba
“Cuba es de los cubanos”: un viaggio in uno dei luoghi più ricchi di cultura al mondo, dove il passato è più presente del presente stesso.
Cisono luoghi che non si possono descrivere, bisogna viverli per poterne assaporare la vera essenza e Cuba è uno di questi magici posti che, ancora oggi, offre da la possibilità di fare un tuffo nel passato in quegli anni dove si viveva (bene) anche senza i social network. Proprio così: a Cuba il wi-fi esiste ma non è molto diffuso e se sei un social dipendente (come me) forse questa potrebbe essere la vacanza giusta da fare per “depurarsi” un po’. Dovete sapere che l’Avana, capitale dell’isola di Cuba nonché la città più grande dei Caraibi, è uno dei luoghi più ricchi di cultura al mondo. Dopo anni di lontananza dagli agi, spesso dati per scontati, delle metropoli moderne, l’isola di Cuba oggi ha qualche “comodità” in più. Pensate solo al Wi-fi: immaginate che fino a qualche anno fa nessun cubano aveva la possibilità di accedere ad internet e di sbirciare cosa accadeva nel resto del mondo. E vi ricordate dei telefoni a gettoni? Quegli oggetti oramai estinti da noi che è più facile trovare in un museo piuttosto che in strada? Qui ancora esistono, e vengono anche utilizzati regolarmente! Cuba vanta spiagge bianchissime e il mare cristallino di Cayo Largo e Varadero, città storiche come l’Avana e Trinidad, dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, valli verdissime come quelle di Pinar del Rio, popolate dalle più
note piantagioni di tabacco al mondo (ma anche di banana e di caffè), villaggi e cittadine coloniali, come la meravigliosa Cienfuegos, e riserve naturali ricche di fauna come il Parco Nazionale Alejandro di Humnaldt a Granma e il Parco Nazionale di Vinales. L’Avana è stata fondata esattamente 500 anni fa da Diego Valázquez de Cuéllar, è popolata da circa 2,2 milioni di abitanti (l’intera isola conta 11 milioni di persone) ed è il centro della vita politica, amministrativa e sociale dell’Isola. Fa caldo, arriviamo all’aeroporto di José Martì a l’Avana dopo 11 ore di volo: l’uscita è talmente affollata di gente, che faccio fatica a non perdere di vista i miei compagni d’avventura. Superiamo i controlli, recuperiamo le valigie e cambiamo in CUC, la valuta locale, la quantità di denaro che poi ci servirà per viverci l’isola, tra alloggi, locali, taxi e divertimento. Partiamo dall’aeroporto in bus, ci vogliono circa 30 minuti per raggiungere il centro dell’Avana, è sera e il fuso orario di 6 ore non aiuta (In Italia siamo 6 ore avanti) ma finalmente arriviamo in un hotel discreto nei pressi del centro. Disfiamo le valigie, una doccia veloce e, anche se è notte, decidiamo di andare alla scoperta della città. Questa è la mia prima volta a l’Avana e ho trovato la città in fermento. Sarà l’effetto dell’ammorbidimento dell’embargo cominciato qualche anno fa dall’ormai ex presidente Barack Obama e che potrebbe portare, secondo le intenzioni, alla fine dello stesso in tempi brevi. Per ades-
so, si tratta di condizioni di vita migliori e notevoli aperture verso il futuro: riapertura delle reciproche ambasciate, viaggi e transazioni di denaro più facili, via libera all’export dagli Usa, cancellazione di Cuba dalla lista dei paesi fiancheggiatori del terrorismo. Eppure l’Avana non è una città semplice da vivere. Dovrete mettere in conto l’inquinamento (perché le coloratissime auto d’epoca degli anni’50 che tanto ci piace fotografare sono causa di inquinamento dell’aria che strozza la città), la mancanza di mezzi pubblici efficienti e l’approccio di molta gente del posto nei confronti dei turisti, che non è fatto solo di tanti sorrisi ma anche di inseguimenti continui per convincervi ad andare in locali vicini (una sorta di primitivo “pierraggio” per intenderci) e spillarvi qualche soldo dalle tasche. Di cose da fare ce ne sono tante. Il mio consiglio è di dedicare alla capitale 3 o 4 giorni, che basteranno per vedere tutte le attrazioni più importanti e per farvi un’idea della vita in città. Se siete appassionati di storia fate tappa al Museo de la Revolución (l’ingresso è di 6 CUC, circa 6 euro) a pochi passi dal Paseo del Prado e da Parque Central, nella parte storica della città, ospitato nell’ex Palazzo Presidenziale. L’edificio è del 1919 e conserva ancora gli arredi e le testimonianze dell’epoca. La Sala degli Specchi (Salón de los Espejos) è arredata con ricchissimi pezzi del Palazzo di Versailles ed è il posto perfetto per una foto ricordo. Plaza de la Catedral, che si trova nel centro più autentico della capitale, la piazza principale della città in cui spicca la magnifica Cattedrale dell’Avana, considerata il massimo esempio del barocco cubano e una delle attrazioni principali da non perdere assolutamente. Qui mi è capitato di vedere tantissimi bambini giocare in strada, insieme. Nessun videogioco, nessun cellulare, solo giochi di gruppo come nascondino, acchiapparello e campana (che chi ha qualche annetto in più ricorderà sicuramente). Intorno a Plaza de la Catedral si trovano numerosi musei e gallerie che vi consiglio di visitare, ma anche ristoranti e bar famosissimi (nel vicolo sinistro
della piazza troverete la Bodeguita del Medio). Se volete invece soggiornare in una delle case più belle della città, provate ad andare a Casa Vitrales (costa 60 CUC a notte per una stanza doppia, circa 55 euro). Una dimora in cui il design e l’eleganza fanno da padroni. Un posto nel cuore di Havana Vieja in cui apprezzare arte, colori e buona cucina dell’isola. Per bere un ottimo Mojito il luogo più adatto di tutta l’isola è la Bodeguita del Medio. Dal 1942 la Bodeguita è diventata una vera e propria istituzione per la gente di Cuba e c’è chi sostiene che qui si possa gustare il miglior Mojito al mondo. Di sicuro è un posto speciale, che vi catapulterà nella vera atmosfera cubana, nonostante siate al centro della parte turistica della città. Per gli appassionati di shopping vi consiglio Calle Obispo, alle spalle di Plaza Francesco de Asis, che con Calle Mercaderes rappresenta in centro dello shopping dell’Avana. Sapete che i cubani sono fortissimi nella boxe? A Cuba, tra le strade popolari di Havana Vieja, è facile che vi capiti di assistere agli allenamenti all’aria aperta di qualche scuola di boxe: il Gymnasio Rafael Trejo, ad esempio, ha sfornato molti campioni olimpionici e rappresenta uno dei luoghi ancora intatti della città, dove davvero si può entrare a contatto con la gente del posto e la loro cultura. Non farete fatica a vedere uno dei simboli più significativi dell’Avana, sto parlando del Capitolio Nacional, originariamente sede del Governo di Cuba. Ma se c’è una cosa imperdibile in città è il tour in taxi con un’auto d’epoca. I tassisti sono furbetti ma con 10/15 CUC potrete girare l’intera città per assaporare l’atmosfera del posto che vi lasceerà, garantisco, dei ricordi meravigliosi. Una delle icone del Paese è il murales di ceramica, alto 30 metri, raffigurante il volto di Ernesto Che Guevara, accompagnato dallo slogan “Hasta la victoria siempre”. Lo troverete sulla facciata dell’edificio del Ministero dei Interni ed è una tappa obbligatoria per tutti i visitatori dell’Avana. Se siete in cerca di una meta che possa emozionarvi allora Cuba è il posto che fa per voi: buon divertimento!