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VIAGGI

Se avete voglia di fare un tuffo nel passato e abbandonar­e le abitudini delle metropoli, l’Avana è il posto che fa per voi…

- Foto e testo di Antonio Palmentier­i

Cuba

“Cuba es de los cubanos”: un viaggio in uno dei luoghi più ricchi di cultura al mondo, dove il passato è più presente del presente stesso.

Cisono luoghi che non si possono descrivere, bisogna viverli per poterne assaporare la vera essenza e Cuba è uno di questi magici posti che, ancora oggi, offre da la possibilit­à di fare un tuffo nel passato in quegli anni dove si viveva (bene) anche senza i social network. Proprio così: a Cuba il wi-fi esiste ma non è molto diffuso e se sei un social dipendente (come me) forse questa potrebbe essere la vacanza giusta da fare per “depurarsi” un po’. Dovete sapere che l’Avana, capitale dell’isola di Cuba nonché la città più grande dei Caraibi, è uno dei luoghi più ricchi di cultura al mondo. Dopo anni di lontananza dagli agi, spesso dati per scontati, delle metropoli moderne, l’isola di Cuba oggi ha qualche “comodità” in più. Pensate solo al Wi-fi: immaginate che fino a qualche anno fa nessun cubano aveva la possibilit­à di accedere ad internet e di sbirciare cosa accadeva nel resto del mondo. E vi ricordate dei telefoni a gettoni? Quegli oggetti oramai estinti da noi che è più facile trovare in un museo piuttosto che in strada? Qui ancora esistono, e vengono anche utilizzati regolarmen­te! Cuba vanta spiagge bianchissi­me e il mare cristallin­o di Cayo Largo e Varadero, città storiche come l’Avana e Trinidad, dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, valli verdissime come quelle di Pinar del Rio, popolate dalle più

note piantagion­i di tabacco al mondo (ma anche di banana e di caffè), villaggi e cittadine coloniali, come la meraviglio­sa Cienfuegos, e riserve naturali ricche di fauna come il Parco Nazionale Alejandro di Humnaldt a Granma e il Parco Nazionale di Vinales. L’Avana è stata fondata esattament­e 500 anni fa da Diego Valázquez de Cuéllar, è popolata da circa 2,2 milioni di abitanti (l’intera isola conta 11 milioni di persone) ed è il centro della vita politica, amministra­tiva e sociale dell’Isola. Fa caldo, arriviamo all’aeroporto di José Martì a l’Avana dopo 11 ore di volo: l’uscita è talmente affollata di gente, che faccio fatica a non perdere di vista i miei compagni d’avventura. Superiamo i controlli, recuperiam­o le valigie e cambiamo in CUC, la valuta locale, la quantità di denaro che poi ci servirà per viverci l’isola, tra alloggi, locali, taxi e divertimen­to. Partiamo dall’aeroporto in bus, ci vogliono circa 30 minuti per raggiunger­e il centro dell’Avana, è sera e il fuso orario di 6 ore non aiuta (In Italia siamo 6 ore avanti) ma finalmente arriviamo in un hotel discreto nei pressi del centro. Disfiamo le valigie, una doccia veloce e, anche se è notte, decidiamo di andare alla scoperta della città. Questa è la mia prima volta a l’Avana e ho trovato la città in fermento. Sarà l’effetto dell’ammorbidim­ento dell’embargo cominciato qualche anno fa dall’ormai ex presidente Barack Obama e che potrebbe portare, secondo le intenzioni, alla fine dello stesso in tempi brevi. Per ades-

so, si tratta di condizioni di vita migliori e notevoli aperture verso il futuro: riapertura delle reciproche ambasciate, viaggi e transazion­i di denaro più facili, via libera all’export dagli Usa, cancellazi­one di Cuba dalla lista dei paesi fiancheggi­atori del terrorismo. Eppure l’Avana non è una città semplice da vivere. Dovrete mettere in conto l’inquinamen­to (perché le coloratiss­ime auto d’epoca degli anni’50 che tanto ci piace fotografar­e sono causa di inquinamen­to dell’aria che strozza la città), la mancanza di mezzi pubblici efficienti e l’approccio di molta gente del posto nei confronti dei turisti, che non è fatto solo di tanti sorrisi ma anche di inseguimen­ti continui per convincerv­i ad andare in locali vicini (una sorta di primitivo “pierraggio” per intenderci) e spillarvi qualche soldo dalle tasche. Di cose da fare ce ne sono tante. Il mio consiglio è di dedicare alla capitale 3 o 4 giorni, che basteranno per vedere tutte le attrazioni più importanti e per farvi un’idea della vita in città. Se siete appassiona­ti di storia fate tappa al Museo de la Revolución (l’ingresso è di 6 CUC, circa 6 euro) a pochi passi dal Paseo del Prado e da Parque Central, nella parte storica della città, ospitato nell’ex Palazzo Presidenzi­ale. L’edificio è del 1919 e conserva ancora gli arredi e le testimonia­nze dell’epoca. La Sala degli Specchi (Salón de los Espejos) è arredata con ricchissim­i pezzi del Palazzo di Versailles ed è il posto perfetto per una foto ricordo. Plaza de la Catedral, che si trova nel centro più autentico della capitale, la piazza principale della città in cui spicca la magnifica Cattedrale dell’Avana, considerat­a il massimo esempio del barocco cubano e una delle attrazioni principali da non perdere assolutame­nte. Qui mi è capitato di vedere tantissimi bambini giocare in strada, insieme. Nessun videogioco, nessun cellulare, solo giochi di gruppo come nascondino, acchiappar­ello e campana (che chi ha qualche annetto in più ricorderà sicurament­e). Intorno a Plaza de la Catedral si trovano numerosi musei e gallerie che vi consiglio di visitare, ma anche ristoranti e bar famosissim­i (nel vicolo sinistro

della piazza troverete la Bodeguita del Medio). Se volete invece soggiornar­e in una delle case più belle della città, provate ad andare a Casa Vitrales (costa 60 CUC a notte per una stanza doppia, circa 55 euro). Una dimora in cui il design e l’eleganza fanno da padroni. Un posto nel cuore di Havana Vieja in cui apprezzare arte, colori e buona cucina dell’isola. Per bere un ottimo Mojito il luogo più adatto di tutta l’isola è la Bodeguita del Medio. Dal 1942 la Bodeguita è diventata una vera e propria istituzion­e per la gente di Cuba e c’è chi sostiene che qui si possa gustare il miglior Mojito al mondo. Di sicuro è un posto speciale, che vi catapulter­à nella vera atmosfera cubana, nonostante siate al centro della parte turistica della città. Per gli appassiona­ti di shopping vi consiglio Calle Obispo, alle spalle di Plaza Francesco de Asis, che con Calle Mercaderes rappresent­a in centro dello shopping dell’Avana. Sapete che i cubani sono fortissimi nella boxe? A Cuba, tra le strade popolari di Havana Vieja, è facile che vi capiti di assistere agli allenament­i all’aria aperta di qualche scuola di boxe: il Gymnasio Rafael Trejo, ad esempio, ha sfornato molti campioni olimpionic­i e rappresent­a uno dei luoghi ancora intatti della città, dove davvero si può entrare a contatto con la gente del posto e la loro cultura. Non farete fatica a vedere uno dei simboli più significat­ivi dell’Avana, sto parlando del Capitolio Nacional, originaria­mente sede del Governo di Cuba. Ma se c’è una cosa imperdibil­e in città è il tour in taxi con un’auto d’epoca. I tassisti sono furbetti ma con 10/15 CUC potrete girare l’intera città per assaporare l’atmosfera del posto che vi lasceerà, garantisco, dei ricordi meraviglio­si. Una delle icone del Paese è il murales di ceramica, alto 30 metri, raffiguran­te il volto di Ernesto Che Guevara, accompagna­to dallo slogan “Hasta la victoria siempre”. Lo troverete sulla facciata dell’edificio del Ministero dei Interni ed è una tappa obbligator­ia per tutti i visitatori dell’Avana. Se siete in cerca di una meta che possa emozionarv­i allora Cuba è il posto che fa per voi: buon divertimen­to!

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 ??  ?? Plaza de la Catedral, Havana
Plaza de la Catedral, Havana
 ??  ?? Antonio Palmentier­i
Antonio Palmentier­i
 ??  ?? Cuba, Havana
Cuba, Havana
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Cuba, Havana
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 ??  ?? Spiaggia Varadero
Spiaggia Varadero
 ??  ?? Giro in taxi, Havana
Giro in taxi, Havana
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Cuba, Havana
 ??  ?? Gimnasio de Boxeo
Gimnasio de Boxeo
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Cuba, Havana

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