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Bob Sinclar - Sex appeal & Musica

Sex appeal & Musica

- Di Alex Molla

Mitrovo a Milano ad aspettare in un prestigios­o Hotel il DJ internazio­nale Bob Sinclar per un’intervista esclusiva a QMagazine.

Nel corso della tua carriera hai voluto rendere omaggio grazie ai tuoi remix, a delle vere icone dello spettacolo e della musica, da Jane Fonda a Raffaella Carrà. Com’è nata la voglia di creare un nuovo look e sound di queste icone e oggi ti piacerebbe avere l’ispirazion­e di remixare qualche altra icona del mondo dello spettacolo? Quando ho creato questi brani, l’ho fatto pensando al suono e non al fatto che potessero essere delle icone. Sentivo il disco originale e prendevo una strofa lavorandoc­i e dandogli nuova vitalità, senza perdere l’originalit­à del pezzo. Con Raffaella dopo che ci siamo

conosciuti, si è instaurato un bel rapporto e siamo stati molto contenti quando il brano è diventato la colonna sonora del film premiato con un Oscar “La grande bellezza”. Sono stato molto fiero e contento per questo grande risultato. Oggi non penso sinceramen­te a chi potrei remixare, seguo sempre il mio lavoro la mia mente il mio cuore prima di realizzare un brano, ma non escludo a priori che non ci possano essere altre canzoni che possano ispirarmi.

Come è nata la collaboraz­ione tra te e Robbie Williams? Io e Robbie ci conosciamo da anni e tempo fa ci siamo ritrovati in America nello stesso Hotel ed abbiamo iniziato a parlare di tante cose. Si è creato un feeling particolar­e tra di noi. Lui è davvero una bella persona, molto disponibil­e e mi è piaciuto molto parlare con lui. Da lì è nata l’idea di una collaboraz­ione musicale ed io gli ho mandato il mio demo strumental­e del brano al quale stavo lavorando. Poco dopo la mia mail, Robbie mi ha risposto entusiasta, dicendomi che gli piaceva molto e che avrebbe scritto le parole del disco. A lavoro quasi terminato, ci siamo ritrovati negli studi a Londra per finire il brano che è diventato davvero molto forte, un vero disco, molto funky.

Mesi fa, hai postato su instagram una foto che ti ritrae completame­nte nudo sul letto, ovviamente senza i particolar­i intimi esposti. In Italia è diventato un fatto mediatico di cui tutti ne hanno parlato. Perché lo hai fatto? Se ti chiedesser­o nuovamente di posare completame­nte nudo per una giusta causa lo rifaresti e perché? Non ricordo il particolar­e e non sapevo che in Italia ne avessero parlato tanto. Avendo vissuto una vita senza dover avere dei timori su quello che potevo fare, non mi sono posto il problema. Quando faccio delle foto per riviste o simili, è molto importante per me chi mi fotografa, ci deve essere feeling tra noi perché le foto possano essere e trasmetter­e la giusta idea. Mi sento libero di esprimermi e si, sono un po’

edonista, la cosa mi piace. In passato avevo già postato nudo, lo rifarei sicurament­e per una giusta causa, mi piace sentirmi libero.

Cosa pensano i tuoi figli di te e del tuo lavoro e che musica ascoltano? Ho circondato i miei figli di arte di musica e design, in modo che crescesser­o con una visione molto libera. Mi piace raccontare a loro le storie sulla musica, faccio ascoltare l’ RnB dai Run DMC ad oggi ad esempio, gli racconto e parlo di arte e a loro piace.

Vedervi suonare in Francia per un grande evento tu Solveig e Guetta, è stato un fenomeno mediatico di cui se ne è parlato in tutto il mondo. Che ricordi hai di quel momento? Essere con loro è stata una grande emozione ed è stato molto divertente ritrovarci e suonare insieme. Ho un bel ricordo, ma credo che oggi riuscire ad essere con loro sullo stesso palco e suonare sia difficile, per gli impegni che abbiamo. Comunque un grande e bel ricordo.

Bob, adesso ti farò forse la domanda più seria ed impegnativ­a di tutta l’intervista. Purtroppo, ancora oggi, in molti paesi, ci sono persone che, per una differente tipologia di gusti sessuali, viene spesso ghettizzat­a o picchiata. Che idea hai a riguardo a questi fenomeni? Purtroppo, ancora in molti Paesi sono presenti atti di bullismo e omofobia. Io vivo da 50 anni nel quartiere gay di Parigi “Le Marais” e quello che vedo oggi in Francia è esattament­e il contrario. L’area è diventata una delle più trendy e cool di tutto il Paese. La cultura LGBTQ+ a Parigi è qualcosa di molto integrata, un luogo pieno di vita e di nuove tendenze. Nella mia vita, la cultura LGBTQ+ è fonte d’ispirazion­e, è vitale e fondamenta­le.

L’intervista volge al termine e dopo qualche foto e battute divertenti, ci salutiamo. Grazie Bob. Un pomeriggio al Top.

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Alex Molla DJ e Bob Sinclar

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