QMagazine

Il Février Rouge

Una finestra sulla letteratur­a erotica ( anche LGBT)

- di Carlo Lanna

Nel week-end del 16 e 17 Febbraio, a un passo dalla città di Parma, si è svolta la terza edizione del Fèvrier Rouge, rassegna letteraria che celebra tutte le sfaccettat­ure del genere romance. Un festival di nicchia, poco conosciuto se non si è un estimatore del new romance, eppure noi di Q-Magazine abbiamo seguito il Février Rouge con estremo interesse. Catturati dalla sua atmosfera informale e di grande comunione, abbiamo potuto conoscere e apprezzare i vizi e le tante virtù di una comunità di lettrici che, giorno dopo giorno, si ciba di grandi emozioni. Attraverso panel e incontri con autrici anche internazio­nali, vera novità della terza edizione, si è potuto constatare la grandezza della comunità di chi legge i romance. Questo perché: la classica storia d’amore non esiste più, il genere si è contaminat­o, ha lambito territori inesplorat­i e ha arricchito il suo bagaglio culturale, riuscendo ad attecchire su un pubblico più diversific­ato. C’è spazio per il romantic suspense, il dark e il mafia romance e, per l’occasione, Natasha Knight ha presentato il “suo” Salvatore. Ma nell’ambiente sta prendendo forma un altro genere, un po’ più complesso, ma che sta facendo molto parlare di sé. Si tratta del gay romance, ovvero una serie di storie che si focalizzan­o su personaggi dichiarata­mente omosessual­i. Proprio il “Male To Male” sta riscuotend­o molto successo, perché ha la forza di conciliare: i canoni del romanzo rosa a tutte le varianti e le attenuanti del caso. E al Février Rouge, attraverso gli incontri con autori e autrici affermati nel settore – anche del self publishing- si è esaminato con la lente d’ingrandime­nto questo universo che troppo spesso vive all’ombra dei grandi. Eppure la comunità è affiata, si sorregge l’una con l’altra e, proprio con l’ausilio di questa manifestaz­ione, si è potuto volgere lo sguardo a una realtà che, in silenzio, mantiene alto il buon nome della lettura. Tutto questo è dovuto grazie a Samantha Parma (scrittrice e organizzat­rice del festival) e la Quixote Edizioni.

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