UN VIAGGIO TELEVISIVO NELLA NOSTRA SUB-CULTURA
Da Mare Fuori a Queer as Folk: come viene raccontata la comunità LGBTQ+ nelle serie tv
Rispetto al passato, la tv come il cinema sta regalando un’immagine molto vivida della comunità LGBTQ+ del nostro tempo. È stato fulminante, a fine anni ’90, la serie di Queer as Folk. La versione inglese è diventata celebre in tutto il mondo grazie al remake americano che, dal 2000 al 2005, ha catalizzato l’attenzione su di sé per una storia schietta di un gruppo di uomini che cercano l’amore in una frenetica Pittsburgh. Nel corso degli ultimi anni ci troviamo di fronte a un susseguirsi di storie che hanno focalizzato l’attenzione proprio sulla rappresentazione dell’ambiente LGBTQ+. Mare Fuori non è propriamente una serie a tema LGBTQ+, ma al suo interno c’è una storia che interessa due giovani ragazzi che scontano la loro pena all’IPM di Napoli: Cucciolo e Milos.
Una storia di un amore intenso e proibito che fa intuire quanto sia difficile vivere a Napoli, sfuggire dalla micro-criminalità e vivere felicemente il proprio orientamento sessuale. Heartstopper è una delle serie tv più apprezzate di Netflix che racconta gli amori adolescenziali di un gruppo di giovani che vivono in un liceo inglese. Più di tutte ha rappresentato l’ambiente LGBTQ+ inglese e lo ha fatto con un tratto dolce e melanconico. Queer as Folk, già un remake della serie inglese realizzata a inizio degli anni 2000, è stato sottoposto a un’altra rivisitazione nel corso del 2022. L’ambientazione che da Pittsburgh si sposta a New Orleans viene descritta come una realtà fluida dove non esiste né distinzione di genere o di gusti sessuali.