ENPA: “VIETARE ANCHE LA DETENZIONE DI ANIMALI MUTILATI”
TAGLIÒ LE ORECCHIE A QUATTRO CANI: MULTA DI 3000 EURO
“Tagliare le orecchie o la coda di un animale è maltrattamento, non certo un intervento estetico”. Lo denuncia l’Enpa da sempre impegnata affinché i soliti furbetti non riescano ad aggirare i divieti. A tal proposito l’associazione animalista rilancia con soddisfazione la sentenza del Tribunale penale di Napoli che ha condannato un uomo - che aveva tagliato i padiglioni auricolari a ben quattro cani - al pagamento di una multa di 3000 euro. “Purtroppo in Italia la menomazione di code e orecchie di animali di certe razze è ancora un problema molto diffuso a causa sia di una mancanza di cultura che dell’atteggiamento compiacente di troppi veterinari”, tuona Carla Rocchi (nella foto), presidente nazionale Enpa, che aggiunge: “Tale sentenza ribadisce un principio importante: non si può sottoporre un animale a sofferenze, tanto meno per ragioni estetiche. Da sempre siamo in prima linea con il nostro studio legale per il rispetto dei diritti degli animali. Per evitare il raggiro delle nostre leggi, dunque, chiediamo che divenga al più presto illegale anche detenere un animale con orecchie e code tagliate, a prescindere da dove sia stata svolta l’operazione chirurgica”. “Queste sentenze sono molto importanti”, aggiunge Claudia Ricci, legale Enpa nazionale, “perché ribadiscono ancora una volta che un comportamento ritenuto da molte persone non crudele è, invece, un vero e proprio maltrattamento che ha conseguenze molto serie sulla salute dell’animale, impedendo al cane di comunicare, e dunque è un reato a tutti gli effetti”.