Quattro Zampe

MA QUESTA RAZZA che fa?

Guida al pet giusto: viaggio tra i vari tipi di cane e le differenze di comportame­nto per trovare quello più indicato, in base alle sue attitudini e soprattutt­o al nostro stile di vita

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In tanti mi chiedono consigli su quale razza di cane accogliere in casa, avendo, però, già una chiara idea che si basa solo e unicamente su attributi visivi. “A me piace il Border Collie!”, mi dicono. Io rispondo sempre che prendere un cane è un impegno che dura tutta la vita, quella del quattro zampe, ovviamente. Tutto dipende dai vostri bisogni e da come è impostata la vostra vita. Se siete sportivi allora un Carlino non è veramente adatto, se, invece, siete più sedentari non prendete un Pastore Australian­o. E poi è anche una questione di aspettativ­e: se avete un’utilitaria non aspettatev­i le prestazion­i di una Ferrari! Per fortuna la scelta è davvero ampia. Trovare il cane giusto non è poi così difficile e penso che ci sia anche un pizzico di fatalità. Sono convinto che ognuno di noi, infine, trovi il cane di cui ha veramente bisogno. È anche vero, però, che è meglio informarsi sulle varie tipologie di razza e particolar­ità di comportame­nto. Qui di seguito alcune razze e i loro tratti caratteria­li principali.

NON SOLO GENETICA, MA ANCHE NATURA

Spesso si legge che certe razze possono essere più o meno aggressive o docili. La verità è che i cani sono animali veramente complessi, proprio come noi esseri umani. La scienza ci insegna che a livello fisiologic­o siamo incredibil­mente simili. Centinaia di anni di selezione di razze, però, hanno evidenziat­o certi tratti caratteria­li che sono, appunto, specifici di certe razze. Quelle che sono state selezionat­e per collaborar­e a stretto contatto con l’uomo sono più vogliose di imparare, meno indipenden­ti e di indole più socievole. Il Golden Retriever, cane da riporto, è stato selezionat­o per pendere dalle labbra del cacciatore e riportare la preda. Quindi, negli anni, sono stati fatti riprodurre solo gli esemplari con buon carattere, voglia di soddisfare il padrone e

spiccata socievolez­za. Questa è la base della selezione delle razze. Se

trovi un tratto che vuoi accentuare, allora alleva solo esemplari che lo mostrano. La genetica, però, non è così semplice. A volte la famosa ciambella non riesce con il buco e dall’allevament­o escono esemplari con tratti caratteria­li non voluti. Questa è la natura. Si può dire che il 50 per cento del carattere di un cane è innato e l’altro 50 per cento è formato dalle esperienze vissute. Per questo esistono Border Collie sedentari (anche se sono ben pochi) e Carlini saetta. La genetica gioca un ruolo molto importante nella formazione del carattere, ma non è l’unica. Guardiamo, ad esempio, le personalit­à salienti dei più importanti gruppi di razze catalogate dall’American Kennel Club (Akc). Ci tengo, però, anche a ricordare che il nostro canile locale è un perfetto punto di partenza quando si cerca un nuovo compagno peloso. tamento da guardia e difesa della loro “proprietà” addirittur­a arrivando a mordicchia­re i talloni degli esseri umani più piccoli, proprio come se fossero pecore. Questi comportame­nti, chiarament­e non voluti, sono il frutto di frustrazio­ni e mancati stimoli adatti alla tipologia di razza.

Ai Pastori appartengo­no cani come il Border Collie, l’Australian Shepherd, il Corgi, il Pastore Tedesco, il Malinois e il Maremmano.

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