DIFFUSIONE E ABBANDONI
Stando alle statistiche e ai numeri, il Setter Inglese è una delle razze più popolari in Italia, l’Enci conta circa 13mila esemplari iscritti nel 2018. Fondamentalmente viene soprattutto allevato e apprezzato per le doti venatorie, ma per fortuna negli ultimi anni questo esemplare sta avendo un discreto successo come cane di famiglia, data la sua inguaribile bonarietà e simpatia. Se si è interessati alla razza e non si hanno particolari velleità (partecipare a esposizioni di bellezza o prove di lavoro) si potrebbe benissimo considerare l’idea di adottare un esemplare Setter o “simil-Setter” in canile o attraverso le associazioni che si occupano del recupero dei malcapitati. Purtroppo, di frequente capita che finiscano in canile, che vengano persi o abbandonati, magari perché considerati inadeguati alla caccia. Adottando un Setter rescue si avrebbe la meravigliosa occasione di salvare la vita a un cane e, viceversa, si potrà riscontrare quanto un cane da caccia possa cambiare in positivo lo stile di vita di una persona, fornendo l’occasione di passare più tempo in natura e all’aria aperta.
Inoltre, ha una sensibilità particolare, riscontrabile nei suoi occhioni dolci e un animo delicato che richiede una certa gentilezza nell’approccio. Non è una razza adatta a persone pigre, però, se proprio non si riesce a rinunciare all’ozio, ci si potrebbe orientare su un soggetto anziano (almeno otto o nove anni) che non ha bisogno di corse a perdifiato quotidiane, solo passeggiate rilassanti. I canili sono pieni di Setter abbandonati o persi in cerca di casa, anche e soprattutto cani anziani, che aspettano solo il calore di una famiglia. È importante lavorare sul richiamo, è in grado di coprire grandissime distanze in pochissimo tempo e, purtroppo, spesso capita che si allontani eccessivamente dal padrone e venga perso. In Italia questa razza viene selezionata quasi totalmente per la caccia, dunque è normale che l’eccellente predisposizione al lavoro prevalga, ma il segreto di un ottimo esemplare Setter sta nell’equilibrata fusione tra bellezza estetica e attitudine al lavoro. All’estetica, un tempo, non veniva dato peso, il cane doveva