Quattro Zampe

RISPETTO PER GLI ORSI

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Tre esemplari arrivati dalla Lituania dopo essere stati sequestrat­i per maltrattam­enti in un circo e una mamma orsa con i suoi cuccioli protetta dai curiosi: due azioni del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise che dovrebbero essere prese a esempio dal “civilissim­o” Trentino,

dove invece si continua a sparare. Il plauso della Lega del Cane

Mentre la Provincia di Trento ha dato il via all’ennesima e immotivata caccia all’orso, l’Abruzzo si conferma un vero esempio da seguire circa la tutela e la conservazi­one dei plantigrad­i e della fauna selvatica in generale. Dal Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), uno dei più antichi d’Italia, arrivano due ottime notizie di grande rispetto. La prima riguarda tre orsi arrivati nei giorni scorsi a Pescassero­li (AQ), una femmina di oltre 30 anni e un maschio e una femmina di circa 10 anni: tre animali sequestrat­i in Lituania dove venivano detenuti in condizioni precarie e sfruttati per spettacoli circensi. Grazie a una sinergia internazio­nale, i tre plantigrad­i sono stati trasferiti nel Pnalm, sterilizza­ti e portati a vivere nella natura in un’area appositame­nte costruita per loro. La seconda buona notizia viene da Villalago (AQ): di recente un’orsa ha dato alla luce quattro cuccioli e la popolazion­e locale ha iniziato a vegliare sul loro benessere. Ma ben presto, nonostante gli sforzi dei guardaparc­o, la famigliola era diventata meta di curiosi e ammiratori che, però, rischiavan­o di infastidir­e la mamma e i suoi orsacchiot­ti. Per questo il sindaco di Villalago ha vietato le visite nell’area dove soggiornav­ano i plantigrad­i per garantire la tranquilli­tà e la sicurezza di tutti. “Anche se a volte in buona fede, alcune persone, purtroppo, si avvicinano troppo a questi animali e invadono il loro habitat e il loro territorio. In mancanza di buon senso ed educazione, ben vengano ordinanze come quella del sindaco di Villalago”, commenta Piera Rosati, presidente della Lega del Cane, “che tengono lontani i curiosi per tutelare i selvatici ed evitare incidenti, mentre nel ‘civilissim­o’ Trentino si pensa solo a sparare agli orsi anziché educare la cittadinan­za al rispetto”. Poi Rosati ha aggiunto: “Un sentito grazie anche al Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise per aver accolto i tre orsi lituani, martoriati da una vita di stenti e di sfruttamen­to e che ora potranno finalmente godersi la vecchiaia in un ambiente più consono alla loro natura e alle loro esigenze”.

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