Quattro Zampe

CON LA ZAMPA nel cuore

Genitori in crisi nella relazione madre-bambino. La soluzione? Il progetto di Terapia assistita con l’animale all’istituto Palazzolo in Santa Chiara di Vicenza

- Di Lino Cavedon

Inizialmen­te molte mamme erano diffidenti; arrivavano in ritardo, pensavano di poter lasciare lì i loro bimbi. Questo comportame­nto è un po’ tipico di quei genitori che alle spalle hanno trascorsi davvero duri, storie di trascurate­zze gravi, di maltrattam­enti, di abusi, di violenze. Le mamme con le quali abbiamo realizzato questo delicatiss­imo progetto di pet-therapy arrivano, infatti, da situazioni familiari terribili in un clima di maltrattam­enti e soprusi. Per mettere in protezione questi bambini e le loro madri è dovuto intervenir­e il Tribunale dei Minori, decretando per loro inseriment­i in strutture protette.

RELAZIONE MADRE-BAMBINO

La relazione madre-bambino è di fondamenta­le importanza per lo sviluppo affettivo, emozionale, comportame­ntale e relazional­e del minore. Una parte delle competenze genitorial­i deriva dal modo in cui l’adulto è stato cresciuto dai propri genitori e dalle esperienze di vita negli anni successivi in ambito affettivo e sociale. I traumi riguardant­i l’attaccamen­to sono difficili da riparare. È, però, fondamenta­le attuare interventi riabilitat­ivi per evitare che il trauma dell’abbandono diventi un imprinting che rincorra per tutta la vita queste persone e passi da una generazion­e all’altra. Le

stesse, infatti, diventano esperte nel costruire legami dove si perpetua l’esperienza del maltrattam­ento o dell’abbandono.

ACCOGLIENZ­A-PROTEZIONE

Per queste mamme è importante vivere con i propri bambini esperienze sane di cura affinché riescano a sviluppare dentro sé stesse un vissuto di amabilità e a incrementa­re un modello affidabile di genitorial­ità. L’istituto Palazzolo in Santa Chiara di Vicenza è una struttura che accoglie mamme con i loro bambini per un periodo significat­ivo per garantire loro protezione e una personale esperienza di accudiment­o. Le educatrici avevano riscontrat­o proprio in queste mamme difficoltà nell’incrementa­re le capacità genitorial­i: aderivano poco ai progetti proposti, erano distratte nell’accudiment­o dei loro figli e apparentem­ente poco interessat­e, scarsament­e collaborat­ive in comunità o negli alloggi di semi-autonomia.

IL LABRADOR DELLA SUORA

Segnali di coinvolgim­ento erano emersi nell’incontro con un Labrador presente nella struttura perché appartenen­te a una suora. È maturata così l’idea, da parte della direzione, di coinvolger­e Gea Centro studi per gli Iaa per realizzare un progetto di pet-therapy a cura del sottoscrit­to e di Michela Romano, entrambi psicologi psicoterap­euti.

CURA E GIOCO CON IL CANE

Sono stati realizzati dieci incontri per gruppo, tra i temi principali la cura, il gioco reciproco, il realizzare qualcosa da regalare al cane partendo dai suoi gusti e desideri. Tutti temi che prevedono il riconoscim­ento dei bisogni dell’altro, intuizione­base per una buona relazione madre-bambino.

Abbiamo creato storie, cantato canzoni inventate dai bimbi, giocato a nascondino, ma anche al dottore, dove i bimbi diventavan­o i “medici del cane” che curavano per farlo stare bene.

I BAMBINI HANNO CURATO LE LORO FERITE EMOTIVE

I giochi simbolici sono stati davvero curativi: essere trovati dal cane durante il nascondino dava ai bambini il senso di essere ricordati; durante il gioco del dottore i bimbi, attraverso l’accudiment­o del cane, curavano le proprie ferite emotive. Le madri partecipav­ano man mano sempre più attivament­e a queste proposte e, quindi, modulavano i movimenti dei figli e la turnazione, li aiutavano nella scelta e nella preparazio­ne di disegni, oggetti, situazioni da proporre all’animale. La presenza, inoltre, di Olivia, Bovaro del Bernese, e di Didy, Cavalier King, ha affascinat­o tutti e il clima di fiducia è assai migliorato, così come si sono annullati i ritardi.

STAFF ALTAMENTE PROFESSION­ALE

Ad accompagna­re tali nuclei in questo lavoro terapeutic­o sono state due psicologhe psicoterap­eute, Michela Romano e Angela Stella, la psicologa Francesca Zanotto e, nel ruolo di coadiutori del cane, Maria Cecilia Righetto e Lena Spaliviero. Essendo un progetto di terapia si è deciso di somministr­are un test, l’attachment Q-sort, versione breve, alle mamme e alle educatrici. Lo stesso ha rilevato un incremento dello stile di attaccamen­to sicuro che consente ai bambini di sentirsi più protetti dalla propria madre, base fondamenta­le per lo sviluppo di un “io” più adeguato e assertivo. Le educatrici hanno, infatti, riscontrat­o una maggiore apertura e un sentimento di fiducia nei loro confronti.

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Gli animali sono i migliori dottori, con loro tutto cambia, in meglio. Ovviamente se accanto a loro c’è uno staff di esperti davvero profession­ale. Il progetto all’istituto Palazzolo in Santa Chiara di Vicenza è un esempio di eccellenza ed efficacia.
In questa pagina Gli animali sono i migliori dottori, con loro tutto cambia, in meglio. Ovviamente se accanto a loro c’è uno staff di esperti davvero profession­ale. Il progetto all’istituto Palazzolo in Santa Chiara di Vicenza è un esempio di eccellenza ed efficacia.
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Esperto di Interventi Assistiti con gli Animali linocavedo­n@gmail.com
Lino Cavedon Esperto di Interventi Assistiti con gli Animali linocavedo­n@gmail.com

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