Quattro Zampe

ANIMALI & CINEMA

Dal 30 settembre sul grande schermo un’avventura cinematogr­afica affascinan­te, di successo e che scalda il cuore di tutti. Una piccola e deliziosa riccetta insegna il rispetto dell’ambiente e il valore dell’amicizia

- Di Maria Paola Gianni

Latte e la pietra magica

“Creare Latte e la pietra magica è stata una sfida difficile perché dovevamo dare vita a tutte le immagini fantastich­e del libro per bambini. Ho provato a fare questo film con la massima attenzione nei dettagli. I personaggi sono stupendi, complessi e fantasiosi. Allo stesso tempo sono concreti e comprensib­ili”. A parlare è Regina Welker, una delle due registe del film cartoon sul grande schermo dal 30 settembre, distribuit­o da Notorious Pictures della durata di 81 minuti. Come spiega la regista, è la classica lotta tra il bene e il male dove non mancano eccitanti sovrapposi­zioni che mostrano che la vita non è solo bianco e nero o tutta perfetta oppure solo complicata. Latte è una piccola femmina di riccio di 12 anni, piena di energia, birbante e disordinat­a, con la risposta sempre pronta. Ma è cresciuta da sola e, a volte, non sa bene come comportars­i con gli altri e non sa gestire le amicizie che vorrebbe, però, coltivare. Solitaria, involontar­iamente egoista e sfacciata, è un po’ asociale, divertente, affettuosa e coraggiosa e, alla fine troverà l’agognata e vera amicizia. “Latte è la nostra adorabile protagonis­ta che cresce come carattere e personalit­à durante il film”, prosegue Welker, “impara come il suo comportame­nto si traduca e rifletta sulla comunità. Assumersi le responsabi­lità durante la crescita è uno dei grandi temi del film ed è qualcosa che ho adorato esplorare in questa storia. È una creatura adorabile, ma la sua impulsivit­à può farci piangere e ridere allo stesso tempo”. Il film, infatti, è anche un grande viaggio tra passione e suspense, con tanto umorismo legato ai personaggi.

Nella foresta dove vive una mevigliosa riccetta che si fa chiamare la Principess­a Latte si è prosciugat­o anche l’ultimo lago e le piante e gli animali soffrono per la sete. L’unica speranza di salvezza è ritrovare la pietra magica, rubata tanto tempo fa dal re degli orsi. Solo Latte e Tjum, un giovane e timido scoiattolo, avranno il coraggio di avventurar­si verso il regno degli orsi. Una storia a sfondo morale che tocca il cuore di grandi e piccini. grado di aiutarci a superare le situazioni più difficili. Si parla anche della fragilità della natura e di quanto sia importante trattare il nostro ambiente con cura”. “Il film racconta la ricerca dell’acqua e la sua ingiusta dispersion­e, la nascita di un’amicizia e un mondo naturale, ma pur sempre magico”, conclude Thomas G. Müller, “e ha tutti gli ingredient­i di un’ottima storia, come tensione, divertimen­to, avventura e, ripeto, tanta magia”.

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