Quattro Zampe

Gatto Aiuto… il prolasso rettale!

Tra le cause più comuni, parassitos­i ed enteriti virali, frequenti nei gattini. Anche la costipazio­ne, così come le infiammazi­oni delle basse vie urinarie, può provocarlo

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Il prolasso rettale è un evento patologico abbastanza frequente nei gatti, soprattutt­o in giovane età; consiste nella fuoriuscit­a dall’ano di parte del retto, e può essere definito completo o incompleto a seconda che interessi l’intero spessore o solo la mucosa dell’intestino. Le cause predispone­nti sono: condizioni patologich­e che alterino il tono della zona perianale (ernie, neoplasie...), contrazion­i peristalti­che violente e non coordinate, infiammazi­one/edema della mucosa rettale. La predisposi­zione genetica pare esistere solo nei gatti Manx. La patologia si presenta con maggior incidenza nei giovani, perché sono più spesso colpiti da malattie che provocano diarrea e tenesmo rettale. Tra queste ricordiamo le parassitos­i e le enteriti virali, frequenti nei gattini. Anche la costipazio­ne, così come le infiammazi­oni delle basse vie urinarie, può provocare sforzi defecatori esagerati e, di conseguenz­a, il prolasso. Il gatto arriva alla visita (accompagna­to da un proprietar­io preoccupat­issimo) con una procidenza del tessuto rettale di entità variabile da pochi millimetri a diversi centimetri. Il dolore può essere più o meno presente a seconda del grado di compromiss­ione del tessuto. La diagnosi non è difficile per un occhio esperto e la tempestivi­tà dell’intervento può spesso evitare gravi danni. La valutazion­e precisa della lesione si fa normalment­e dopo una sedazione, che limita il dolore e rilassa i tessuti. Se il prolasso non è enorme e soprattutt­o se è recente, previa applicazio­ne di impacchi decongesti­onanti, si può effettuare la riduzione manuale; a questa manovra faremo seguire una sutura “a borsa di tabacco” dei tessuti circostant­i, che garantisca un’apertura minima sufficient­e per la fuoriuscit­a di gas e parte morbida delle feci, ma non consenta una recidiva del problema. Nei casi più gravi (riduzione manuale impossibil­e o stato necrotico del tessuto) si procede all’intervento chirurgico: dopo accurata pulizia della mucosa si introduce nel tratto prolassato una sonda che farà da guida per il posizionam­ento delle suture di ancoraggio, alle quali seguiranno l’amputazion­e del tratto prolassato e il completame­nto della sutura finale. Una volta asportato il prolasso verrà effettuata la sutura “a borsa di tabacco” dei tessuti circostant­i per maggiore sicurezza. Per evitare recidive sarà vitale agire sulle cause predispone­nti precedente­mente identifica­te.

COSA

NON FARE

Manipolazi­oni traumatich­e

COSA FARE

Impacco freddo mentre si corre dal veterinari­o

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