Quattro Zampe

Il mio Doga

L’uomo e il cane sono i due partner d’eccezione. L’obiettivo è raggiunger­e un benessere diffuso e la felicità, tramite amore, risveglio delle coscienze e desiderio di imparare o reimparare a scoprire chi siamo. Veronica Mancusi spiega a il suo progetto es

- Di Maria Paola Gianni

Il doga nasce dallo yoga - unione di cuore, corpo e mente - che collegato al miglior amico dell’uomo, ossia il cane, forma un binomio energetico strabilian­te. In pratica il doga è uno yoga di coppia formato da due partner d’eccezione, l’uomo e il cane, è il piacere di passare del tempo insieme tra relax, stretching e attività fisica, insomma, un benessere diffuso. A spiegarci questa meraviglio­sa attività “a sei zampe” è Veronica Mancusi che opera al Centro benessere toelettatu­ra e spa Cuore Quattrozam­pe ad Alpignano (Torino), dove al primo piano ha allestito una piccola palestra per lezioni di Yoga e di Doga. Da undici anni Veronica frequenta anche il centro cinofilo Garu di Rivoli

Per spiegarlo occorre fare un passo indietro e partire dalla definizion­e. In sanscrito la parola yoga significa Unione e dà il nome a una disciplina indiana millenaria il cui scopo è di aiutarci a scoprire il percorso che ci consente di unire cuore, corpo e mente nell’Uno, permettend­oci così di sviluppare la vera consapevol­ezza di chi siamo. Il Doga, come dice la parola stessa, indica “yoga + dog” (cane in inglese) e consiste, appunto, nel praticare yoga insieme al proprio cane. Per il binomio uomo-cane sono previste asana (quindi posture dedicate all’essere umano) e dog-asana per la parte fisica, tecniche di respirazio­ne (pranayama) e una centratura di coppia nel “qui e ora”, provando a liberare la mente da ogni pensiero al fine di ottenere un attimo di profonda connession­e e condivisio­ne nel presente, fatto di presenza fisica e spirituale e amore.

Quattro anni fa ho cominciato a praticare yoga e non ho mai più smesso. Amo i cani fin dalla nascita e con le mie due piccole pratico agility e dog dance. Quando praticavo yoga molto spesso me le ritrovavo sul tappetino, desiderose di giocare o ricevere

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