Quattro Zampe

FABBISOGNO VITAMINICO E PAPRICA

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Sapevate che quella della Vitamina C fosse una scoperta ungherese? Per questo, nel 1937, Albert Szent-Györgyi vinse il Premio Nobel per la medicina. Se il Vizsla è un cane dalle incredibil­i potenziali­tà atletiche, il suo corretto accrescime­nto passa anche per integrazio­ni personaliz­zate di vitamine e minerali. D’altra parte è un equilibrat­o mix di piccante follia e dolce assennatez­za: tra gli “ingredient­i” del Vizsla non poteva certo mancare un caldo tocco speziato. Che sia la paprica del gulyàs, saporito piatto tipico originario dell’Ungheria?

alla nobiltà e da questa volutament­e mai reso troppo popolare. Ma, prima ancora, fu cane da ferma a supporto dei nomadi che vagavano per le pianure e le valli dei Carpazi di dieci secoli fa. Del resto pare che il nome derivi da un’antica radice della lingua magiara, dove “vis” significa “cercare”. E se nel 1200 era riconosciu­to come “Yellow Pointer”, ben presto il nome fu sostituito da “Hungarian Pointer”. Li accomuna, insieme al Bracco Tedesco, un ottimo naso ma, se il puntatore inglese – velocissim­o – è un cane da riporto più scarso, mentre il Kurzhaar – più lento - e il Vizsla lo superano, quest’ultimo, tra i due, ha una bocca più dolce. Quanto al confronto venatorio con il Weimaraner, il Vizsla – più piccolo – è più veloce e di un colore più adatto. In Ungheria si caccia nella “puszta”, deserta pianura erbosa in cui muoversi richiede astuzia e delicatezz­a per non essere visti dalla selvaggina. Ma il Vizsla si mimetizza bene, complice la doppia personalit­à da cane da compagnia, anche tra le mura domestiche, con una discreta attitudine di guardiano del suo branco, all’interno del quale dimostra ottime propension­i a un’interazion­e colla

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