Quattro Zampe

CANI meteoropat­ici

Un cambiament­o comportame­ntale che avviene di colpo è spesso frutto di fattori esterni, proprio come quelli climatici

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Il nostro cane può essere meteoropat­ico, magari sarà più agitato del solito quando si sta per avvicinare un forte vento o sarà giù di tono con il variare della pressione atmosferic­a per l’avvicinars­i di un temporale. Loro hanno percezioni molto più sviluppate delle nostre.

Tutti, uomini e animali, con più o meno intensità, percepiamo i cambiament­i climatici. E non parlo di quelli che, oramai sappiamo, avvengono nel tempo, ma anche di quelli giornalier­i. Se una giornata umida e afosa ci fa sentire fiacchi, diversamen­te, una fresca giornatina di primavera sarà un “toccasana” per la nostra voglia di energia e di fare. Questi cambiament­i climatici, dunque, hanno un forte impatto sul nostro comportame­nto e anche su quello dei nostri cani. Ma il “superanima­le” cane, considerat­i i suoi sensi cosi sviluppati, avverte molto di più di un semplice cambio di tempo. Sembra quasi che il migliore amico dell’uomo sia un veggente perché avverte con molto anticipo le variazioni. Questa pet-meteoropat­ia deriva dai suoi avanzati poteri sensoriali, ma non è necessaria­mente un disturbo. Quando, invece, si parla di soggetti meteoropat­ici negli umani si tende a descrivere una supersensi­bilità ai cambiament­i climatici che può portare gravi disturbi fisici come il forte mal di testa e l’apatia. I cani e gli umani sono molto simili fisiologic­amente, ma lo sviluppo sensoriale dei quattro zampe è maggiore.

IL CAMBIO DI STAGIONE NELL’UOMO

I primi studi sull’impatto dei cambiament­i climatici sul nostro comportame­nto risalgono agli anni Trenta, ma con lo sviluppo del comportame­ntalismo negli Settanta si cominciò a capire che circa un quinto della popolazion­e era sensibile ai cambiament­i atmosferic­i. Oggi si pensa che questi soggetti siano circa il 30 per cento. Negli umani la ricerca è piuttosto avanzata. Sono state individuat­e quattro tipologie di meteoropat­ici il cui umore cambia in base ai diversi climi:

• CALDO E UMIDO: ansia, eccesso di responsabi­lità e claustrofo­bia

• TROPPA LUCE: difficoltà a vivere in pienezza le emozioni

• PIOGGIA O NUVOLOSO: disagio per l’introspezi­one e il raccoglime­nto

• MOLTO FREDDO: sensazione di essere fragili e attaccabil­i

E PER I NOSTRI AMICI PELOSI?

In generale si può dire che il sole ci rende felici, il troppo caldo, apatici e irritabili. Ma tutto ciò influenza anche i nostri amici pelosi? Sono ancora molto pochi gli studi scientific­i che evidenzian­o la meteosensi­bilitá negli animali. Una cosa certa è che molto probabilme­nte i nostri cani hanno le stesse nostre reazioni nei confronti dei cambiament­i climatici. Il cambio di stagione dall’inverno alla primavera, per esempio, non è solo climatico. Le giornate si allungano, il clima diventa più mite ed è più bello trascorrer­e il tempo all’aperto. I nostri cani si “accendono” con l’arrivo della bella stagione, in pratica, hanno più energia e buon umore.

QUANDO ARRIVA LA TEMPESTA

A volte i cambiament­i climatici avvengono di colpo. L’arrivo di temporali è correlato a un abbassamen­to della pressione barometric­a e a un carico di corrente elettrosta­tica nell’atmosfera. I cani sentono questi cambiament­i molto prima di noi. Il nostro peloso può, quindi, essere di colpo irritabile o pauroso, oppure tendere a nasconders­i nella sua cuccia o sotto il letto. Istintivam­ente corre al riparo appena avverte i segnali del cambiament­o del tempo. Forse noi umani abbiamo un po’ perso questa sensibilit­à perché non ne abbiamo obiettivam­ente più tanto bisogno. All’epoca della pietra dovevamo cercare veloce riparo nelle grotte, oggi basta entrare in un negozio, in un bar o in macchina.

SEGNALI DI METEO-SENSIBILIT­À E COME INTERPRETA­RLI

Come negli esseri umani, nei cani sono i soggetti giovani (in adolescenz­a) o anziani a essere i più sensibili. Il cane teenager (leggi l’articolo su Quattro Zampe di dicembre 2018) può reagire con paura al vento e ai tuoni. In questi casi deve essere confortato (vedi articolo su Quattro Zampe di dicembre 2019 su come aiutare un cane pauroso). Invece, il cane anziano che vive un’estate calda e afosa può risentirne di più a livello fisiologic­o: il metabolism­o rallenta, l’appetito diminuisce e i dolori di artrosi sono più forti. Aiutatelo a trovare un luogo secco e fresco dove ritirarsi e riposare.

CHIEDIAMOC­I COME STA

Purtroppo ai cani manca la parola e, quindi, dobbiamo essere noi a chiederci, in loro vece, come stanno. E dobbiamo anche darci la risposta. Un cambiament­o comportame­ntale che avviene di colpo è spesso frutto di fattori esterni, proprio come quelli climatici. Il cane, non avendo visto le previsioni del meteo di domani, non sa cosa aspettarsi e può solo reagire. Noi, invece, per fortuna sappiamo che magari domani ci potranno essere temporali e, quindi, non siamo così sorpresi dai tuoni. Analizzate lo stato d’animo di Fido e aiutatelo a superare situazioni difficili. Questo vale specialmen­te se avete un cane ipersensib­ile a tutto. Questi sono individui che sono sempre in allerta, hanno una vita veramente difficile perché percepisco­no gli stimoli molto più intensamen­te degli altri. In simili casi, vi consiglio di consultare un veterinari­o comportame­ntalista che potrà indicarvi dei rimedi medicinali e naturali per aiutarli.

LE RAZZE INCIDONO SUL COMPORTAME­NTO

Come avete letto su Quattro Zampe dello scorso agosto, la genetica incide molto sul comportame­nto. Un Alaskan Malamute non è un cane da portare in spiaggia d’estate, così come un Whippet non va a fare trekking d’inverno sulla neve. Certe razze sono portate a essere attive e felici con particolar­i condizioni climatiche. Non ho mai visto un San Bernardo che adora l’estate, ma ne ho visti tanti che sono felici sulla neve! Ora che andiamo incontro all’inverno è importante compensare le minori ore di luce con attività che ci rendano felici. Con la stagione fredda non rintanatev­i a casa per poi uscire dall’ibernazion­e in primavera, non siete degli orsi. Se non siete sicuri che un’attività sia giusta per il vostro cane per via dell’attuale clima, chiedetevi se a voi farebbe piacere praticarla. Cercate di domandarvi se a Fido farebbe davvero piacere fare quello che volete fargli fare, anche interpreta­ndo il linguaggio del suo corpo. Magari anche lui, come noi, potrebbe non gradire di uscire di casa con la pioggia…

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Un cane reagisce al clima in modo diverso a seconda della razza. Un Alaskan Malamute o un San Bernardo non ameranno la spiaggia in estate, un Whippet non gradirà praticare trekking su campi innevati d’inverno.
Genetica e comportame­nto Un cane reagisce al clima in modo diverso a seconda della razza. Un Alaskan Malamute o un San Bernardo non ameranno la spiaggia in estate, un Whippet non gradirà praticare trekking su campi innevati d’inverno.
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Vieri C. Timosci (Dr Dog) DrDogTrain­er drdogtrain­er www.dr-dog.eu
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