Quattro Zampe

STORIA DEL MESE

Colpito da un grave ascesso ai denti, per fortuna è stato salvato dai veterinari della Polivet, clinica romana h24. Ha perduto un occhio, ma oggi è in perfetta forma

- di Maria Paola Gianni

Il coniglio Polifemo perde un occhio per un ascesso, salvato alla clinica Polivet

Perdere un occhio per un ascesso ai denti. È accaduto a Baldo, poi soprannomi­nato “Polifemo”, un simpatico conigliett­o di circa tre anni, arrivato al Polivet – Policlinic­o veterinari­o di Roma perché a casa non mangiava più e il suo proprietar­io aveva notato una tumefazion­e sulla faccia con il pelo imbrattato per una scialorrea, ossia salivazion­e eccessiva.

Dopo la Tac gli è stato diagnostic­ato un ascesso causato da alcune radici dentali cresciute troppo che avevano anche alterato l’interno della bocca impedendo al coniglio di masticare e di mangiare normalment­e. “L’esame diagnostic­o ha permesso di vedere con esattezza l’estensione dell’ascesso, individuan­do l’origine dovuta alla radice di un dente cresciuta troppo e permettend­o di intervenir­e chirurgica­mente in modo preciso”, spiega Mariangela Caldarella, medico veterinari­o specializz­ata in animali esotici. “Baldo è stato operato alla bocca sia con l’asportazio­ne dell’ascesso tramite marsupiali­zzazione, sia con la limatura e la rimozione di alcuni denti, un premorale e un molare”, prosegue Caldarella, “dopo l’antibiogra­mma, esame che individua l’antibiotic­o giusto da somministr­are, il post-operatorio è stato lungo e complesso tra pulizia giornalier­a della ferita e ulteriore complicazi­one. L’infezione localizzat­a, infatti, si era estesa fino al tessuto dell’occhio sinistro che è stato necessario rimuovere con un ulteriore intervento chirurgico”.

Oggi Baldo è in perfetta forma e ha vinto la sua battaglia grazie alle veterinari­e Caldarella e Gallucci che lo hanno seguito con amore e massima profession­alità.

IL CONSIGLIO MEDICO: CONTROLLI PERIODICI

“L’ascesso può essere legato sia a un’alimentazi­one errata, sia a un problema genetico del coniglio”, precisano Caldarella e Gallucci, “per prevenire gravi problemi dentali far controllar­e l’animale dal veterinari­o di fiducia almeno ogni sei mesi”. Questo caso fa capire che anche se i nostri amici pelosi non lo danno a vedere possono soffrire di patologie che solo l’occhio attento del veterinari­o può individuar­e, intervenen­do per tempo ed evitando il peggio.

Per questo è necessario portare in visita cani, gatti e animali esotici periodicam­ente, anche se all’apparenza non mostrano eventuali sintomi. Loro non possono parlare, spetta a noi osservarli con attenzione e preoccupar­ci di portarli a fare controlli periodici.

DUE AMBULANZE VETERINARI­E H24

Come spiega Simone Rota, 35 anni, direttore sanitario della clinica Polivet nata a Roma nel 2017 ed esperto di animali esotici, “la clinica nasce dalla passione di colleghi che hanno voluto mettere insieme tutte le loro competenze, come anestesist­i, ecografist­i o chirurghi, per offrire ai romani un punto di riferiment­o dove trovare la maggior parte dei servizi veterinari per i loro animali. Abbiamo anche due ambulanze h24, tra le prime su Roma, per tutte le persone che non possono raggiunger­e la clinica con il loro pet o che necessitan­o di un intervento medico sul posto con eventuale successivo trasporto in clinica”.

Poi, il direttore della struttura, ampia 320 mq e che vanta circa 15 profession­isti, aggiunge: “Per ogni branca della medicina cerchiamo di avere un

profession­ista dedicato per garantire interventi altamente profession­ali. I nostri punti di forza? Profession­isti sempre aggiornati, macchinari nuovi e all’avanguardi­a, disponibil­ità di visite a domicilio e di trasporto medico in clinica con l’ambulanza, comodo parcheggio davanti alla struttura che si trova vicino al Grande raccordo anulare. Tra le strumentaz­ioni diagnostic­he di eccellenza abbiamo il radiologic­o digitale diretto che scatta la lastra e la proietta automatica­mente sullo schermo del computer riducendo al massimo i tempi di intervento, sistemi di endoscopia rigida di ultimo livello, macchinari­o per ecografia con ecografo”. Tanti i progetti futuri, anche quello di aprire una nuova clinica dalla parte opposta della città rispetto alla Polivet per coprire un bacino di utenza più ampio. “Crediamo molto in quello che facciamo e nella qualità dei servizi che offriamo”, conclude il direttore sanitario Simone Rota “e vogliamo che siano fruibili da tutta la popolazion­e romana e non solo”.

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