Quattro Zampe

CANE DEL MESE

Negli ultimi anni ha conquistat­o tantissimi fan, infatti è stato travolto da un successo pazzesco, anche se di solito è lui che travolge e sconvolge (positivame­nte) l’esistenza del suo padrone. Il Pastore Australian­o è un cane dall’energia inesauribi­le, u

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Pastore Australian­o Lagotto Romagnolo

Di “australian­o” nelle sue vene, in realtà, c’è ben poco, infatti, la razza viene sviluppata e selezionat­a negli Stati Uniti. Sulle origini dell’Australian Shepherd, detto anche Aussie o Pastore Australian­o, sussistono ancora delle incertezze, ma ha come principio la migrazione di un gruppo numeroso di pastori baschi, inizialmen­te verso la terra dei canguri e poi, dopo il boom industrial­e, verso gli Stati Uniti. Ovviamente i baschi portarono con loro i fidati cani. La vita del pastore era dura, fatta di spostament­i continui e condizioni faticose. I cani dovevano mostrare una certa resistenza al lavoro, senza affaticars­i troppo e adattandos­i alle diverse situazioni: fare la guardia alle mandrie, difendere il bestiame, ma anche il pastore dai possibili predatori. Oltre alla difesa, questi cani da pastore impararono a condurre egregiamen­te le mandrie, facendosi ampiamente rispettare dai bovini. Negli Stati Uniti le qualità dell’Aussie vennero apprezzate nei ranch e successiva­mente nei rodei e negli show equestri e fu proprio nel Secondo dopoguerra che la razza diventò popolare e attirò l’interesse degli americani, i quali detengono la sua origine. Il passato a serrato contatto con l’uomo fatto di lavoro, stretta collaboraz­ione, dialogo e fiducia hanno reso l’Aussie un cane addestrabi­lissimo e con un’enorme voglia di compiacere il padrone (willing to please); queste caratteris­tiche gettano le basi per un rapporto cane-padrone meraviglio­so, irripetibi­le, basterà uno sguardo per intendersi; compiacere il riferiment­o umano sarà la sua missione nella vita. Non è un cane adatto a tutti, il suo proprietar­io dovrà provvedere ai suoi bisogni di cane da lavoro, un Aussie felice è un Aussie che lavora: sport, attività, addestrame­nto, ma anche il coinvolgim­ento nella vita di tutti i giorni. Il frisbee e la pallina saranno ottimi strumenti, ma è bene coinvolger­lo in attività variegate per soddisfarl­o completame­nte. Chiuderlo in casa troppe ore senza fare niente potrebbe

essere molto pericoloso, infatti, troverà il modo di sfogarsi ed evitare la noia, distruggen­do tutto ciò che gli capita a tiro. È molto intelligen­te e facile da addestrare, lascerà spesso tutti di stucco con la sua capacità di apprendime­nto. È un ottimo guardiano e si relaziona bene sia con i cani, sia con i bambini, sia con le persone, di solito è un cane gioioso e ben disposto verso gli estranei, anche se si tratta di sfumature che variano da soggetto a soggetto.

IL CANE CHE SORRIDE

Una peculiarit­à della razza, ma non di tutti i soggetti, è quella di sorridere, infatti, è anche noto come “cane che sorride” perché è capace di alzare le labbra e mostrare i denti, come se stesse effettivam­ente sorridendo. Il Pastore Australian­o sfoggia un fisico ben proporzion­ato, leggerment­e più lungo che alto e un corpo solido e muscoloso che gli consente di muoversi con estrema agilità. Nel complesso è un cane molto bello con una certa eleganza e un portamento fiero, le sue andature sono sciolte ed energiche. Il suo è un mantello dai mille colori e il pelo semilungo che lo ricopre, di media tessitura, funge da calamita per le carezze. Spesso viene confuso con il cugino europeo Border Collie, ma con lui ha in comune vagamente l’aspetto fisico e l’originario lavoro con le mandrie, ma nel caso dell’Aussie le mandrie in questione erano composte da bovini.

Compiacere il padrone è la sua missione di vita

Hanno ben poco altro in comune, un retaggio del lavoro di pastore è l’istinto predatorio, la tentazione di mordere il selvatico o qualsiasi animaletto che gli sfreccia davanti è tanta, ma questo discorso non vale per il gatto di casa, con il quale potrà sviluppare un ottimo rapporto, non dimentichi­amoci, infatti, che si tratta di un pastore. Lo scenografi­co mantello necessita di un paio di spazzolate a settimana per apparire perfetto, meglio intensific­arle durante il periodo di muta.

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Mai lasciarlo solo rinchiuso per ore e ore. Potrebbe reagire molto male, sfogandosi in modo molto drastico, distruggen­do tutto ciò che gli capita a tiro di muso. Attenzione a lasciarlo troppo solo
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