Quattro Zampe

Il mistero delle basse vie urinarie feline

Il gatto fa pipì continuame­nte, torbida o rossa di sangue, si lamenta, va invano e di continuo alla lettiera. Si rischia anche l’ostruzione dell’uretra

- Alessandro Arrighi Medico Veterinari­o libero profession­ista, Roma

Se i gatti, specie maschi, hanno problemi alle “basse vie urinarie” (vescica e uretra) ci sarà pure un motivo. Queste problemati­che tendono a divenire cronico-recidivant­i: sarà colpa dei cristalli che si depositano nelle urine, delle infezioni, delle infiammazi­oni sterili della parete vescicale. I cristalli urinari possono essere sia la causa del disturbo che una conseguenz­a dell’infiammazi­one. Il gatto, mangiando più volte al giorno, tende all’alcalinità delle urine, il tutto peggiora con l’alto residuo minerale del mangime secco (impiegato sempre più frequente). Il fatto che i felini bevono poco di certo non aiuta. Questi “odiosi” cristalli feriscono la mucosa della vescica e dell’uretra del nostro povero gatto e ostruiscon­o l’ultimo tratto, che nel felino è molto stretto. Il quadro classico della “Flutd” (Feline lower urinary tract disease)? Compresenz­a in vescica e uretra di infiammazi­one (batterica o sterile), sangue, cristalli e, talvolta, anche pus. E quali sono i sintomi? Il gatto fa pipì continuame­nte, si lamenta, le urine sono torbide o rosse di sangue e, nei casi più gravi, si arriva all’ostruzione dell’uretra, col micio dolorante che va invano e di continuo nella lettiera senza riuscire a sporcare. Quest’ultima è un’emergenza vera: bisogna correre dal veterinari­o. Vanno analizzati urine, cristalli e materiale infiammato­rio, la terapia potrà prevedere antibiotic­i, antinfiamm­atori, regolatori dell’attività della muscolatur­a liscia, integrator­i che preservino la mucosa e di solito verrà prescritta una dieta che sciolga i cristalli. Saranno di ausilio anche gli integrator­i “riparatori” della mucosa vescicale. Non di rado al micio va messo il catetere per svuotare e lavare la sua malconcia vescica. Solo nei casi più gravi è inevitabil­e l’intervento (uretrostom­ia perineale) che allarga di molto il punto di uscita dell’urina.

Così il gatto tira un respiro di sollievo.

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