Quattro Zampe

Le emozioni dimenticat­e

- Di Roberto Marchesini

Oltre alla paura o alla rabbia, cani e gatti provano anche gelosia e rancore, è indispensa­bile da parte nostra fare attenzione anche a questi loro

sentimenti, evitando di ferire la loro emozionali­tà sociale

La dimensione emozionale del cane e del gatto rappresent­a un argomento che sempre più interessa non solo i ricercator­i che si occupano di etologia, ma anche le persone che vivono con questi animali, avendo compreso l’importanza della risposta emozionale nel modo di esprimere i diversi comportame­nti.

CANE ESUBERANTE, GATTO RIFLESSIVO

È risaputo, per esempio, che cane e gatto abbiano due profili emozionali un po’ differenti, se confrontia­mo l’esuberanza e l’ostinazion­e del cane nel cercare di raggiunger­e un obiettivo e, viceversa, la pazienza e la curiosità che porta il micio a un assetto assai più riflessivo. Nello stesso tempo tutti sanno che non si può parlare di cane o di gatto al singolare, perché esiste l’individual­ità e, in particolar modo, la personalit­à affettiva del soggetto che rende un animale più aperto o più chiuso, più o meno sicuro, più sensibile o reattivo: per questo parliamo di carattere emozionale.

UMORI BUONI E CATTIVI ANCHE PER LORO

Inoltre, anche all’interno dello stesso individuo si rilevano momenti di buon umore e altri di cattivo umore, spesso a causa di fattori che hanno a che fare con il benessere complessiv­o del corpo. In effetti, è sufficient­e non aver riposato in modo convenient­e, una cattiva digestione o un deficit di attività motoria, per portare l’asticella dell’umore su gradimenti negativi e, allora, è molto più facile che un evento occasional­e scateni emozioni come la paura o la rabbia, piuttosto che la gioia o la meraviglia. D’altra parte, è vero che vi sono soggetti già predispost­i in modo innato a vedere prevalere certe emozioni come, peraltro, è indubbio che i primi mesi di vita, agendo su tutti i processi for

mativi del cucciolo, possano influenzar­e il carattere emozionale del quattro zampe, rendendolo più sensibile agli eventi, più emotivo nelle risposte, più diffidente o, al contrario, più fiducioso davanti alle novità e nelle relazioni.

EMOZIONI DI BASE E SOCIALI

In genere nessuno mette in dubbio che gli animali siano provvisti di emozioni di base, come la paura, la rabbia, la gioia, il disgusto, la sorpresa, etc. Più contraddit­torio, invece, si fa il dibattito tra gli studiosi quando si tratta di accordare agli animali le emozioni sociali, come la gelosia, il rancore, l’imbarazzo o il senso di colpa. C’è sempre un po’ la paura di antropomor­fizzare gli animali, attenzione - sia ben chiaro - quanto mai opportuna, poiché per approcciar­e correttame­nte il comportame­nto di un individuo di un’altra specie l’immedesima­zione non è mai una sicura consiglier­a. Detto questo, e utilizzand­o le opportune attenzioni e i distinguo che il rigore metodologi­co ci impone, credo sia sbagliato negare ad animali che hanno una struttura neurobiolo­gica di base simile alla nostra - sto parlando di mammiferi - e una dimensione sociale così complessa, una condizione emozionale riferita per l’appunto alle relazioni. Certo, non è detto che se il cane s’interpone tra i partner che si abbraccian­o sia sempre corretto parlare di gelosia, perché il comportame­nto d’interposiz­ione, lo splitting, è presente anche in cani che hanno assunto una leadership nel gruppo.

CANI GELOSI E OFFESI

Tuttavia, è frequente che anche cani con un posizionam­ento sociale basso cerchino di attirare in tutti i modi l’attenzione su di loro e mostrino atteggiame­nti d’insofferen­za che non troverei altro modo di definirli se non di gelosia. Così come il rancore o il sentirsi offesi sono sentimenti facilmente rintraccia­bili nei nostri piccoli amici, talvolta così plateali da farci sorridere. Ma se questo è vero, allora, è indispensa­bile fare attenzione anche a questi sentimenti e non solo alla paura o alla rabbia, evitando di ferire la loro emozionali­tà sociale, che può essere ancor più occasione di sofferenza.

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 ??  ?? Roberto Marchesini Filosofo, etologo, saggista italiano e direttore della Scuola interazion­e uomo animale. www.siua.it
Roberto Marchesini Filosofo, etologo, saggista italiano e direttore della Scuola interazion­e uomo animale. www.siua.it

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