Quattro Zampe

Un indicatore CHIAMATO AROUSAL

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È un parametro quantitati­vo che definisce o misura lo stato d’eccitazion­e

del cane, il livello di attivazion­e emozionale che definisce il mood dell’animale in un determinat­o momento, fondamenta­le per il suo modo

di percepire l’ambiente e di porsi agli altri consimili o umani che siano

Negli anni nei quali ho iniziato a lavorare con i cani si pensava che l’attenzione dell’animale fosse direttamen­te proporzion­ale allo stato di eccitazion­e. In base a queste teorie, prima di cominciare a fare attività, era obbligator­io stimolare il cane con la pallina e infiniti “tira e molla” per caricare l’animale fino all’esasperazi­one. Tralascian­do il fatto che se eri l’adopter di un quattro zampe disinteres­sato a questa tipologia di giochi le prospettiv­e possibili erano veramente ridotte, ora mi rendo conto che nascere cane negli anni passati doveva essere davvero difficile: sedute di lavoro intense, tempi lunghissim­i nel trasportin­o e una serie di azioni finalizzat­e a mantenere uno stato d’eccitazion­e sempre molto alto.

Con gli occhi di oggi in tutto ciò vedo uno stress esagerato che sicurament­e condiziona­va in modo poco sano l’esistenza del cane. Per fortuna negli anni le cose sono cambiate. Ci si è resi conto, infatti, che non esisteva l’assoluto in riferiment­o all’attenzione del cane. Diversi studi hanno definito quali fossero i parametri corretti in merito, evidenzian­do anche l’attivazion­e emozionale come componente da considerar­e per l’apprendime­nto e lo svolgiment­o di una qualsiasi attività cinofila.

L’AROUSAL È LO STATO DI ECCITAZION­E DEL CANE

Volendo seguire i tempi e la terminolog­ia del momento, diamo un nome al parametro quantitati­vo che misura lo stato d’eccitazion­e del cane: arousal. Questo termine inglese nel contesto cinofilo significa “eccitazion­e, risveglio” e corrispond­e, appunto, allo stato di attivazion­e emozionale che il cane mette in funzione per interagire con il mondo circostant­e e con gli stimoli interni ed esterni. Consiste, quindi, in una condizione temporanea del sistema nervoso in risposta a uno stimolo specifico e di intensità variabile. Il mio ruolo, a tal riguardo, vuole essere quello di fornire le indicazion­i per individuar­e il livello ottimale di attivazion­e emozionale del quattro zampe al fine di facilitarn­e l’apprendime­nto e di ridurre un’ulteriore fonte di stress.

DA COSA DIPENDE

Cercare regole assolutame­nte precise che ci permettano di definire le variabili che condiziona­no il livello d’arousal è molto difficile. Il livello di questo parametro sarà dato da differenti condizioni che avranno un ruolo decisivo sull’esito finale.

L’arousal dipenderà da:

• età

• razza

• tipologia e abitudini di vita

• relazione con l’adopter

• relazioni sociali

• tipologia di giochi

• attività

L’arousal rimane, dunque, una risposta adattiva all’ambiente e alle situazioni alle quali il cane verrà sottoposto nell’immediato. È, perciò, molto difficile avere dei riferiment­i rigorosi, ma ciò non toglie che dovremo comunque cercare di orientarci sempre verso una condizione di benessere. La ricerca di uno stato di arousal alto veniva spesso considerat­a opportuna nelle situazioni di lavoro perché così il cane entrava in una condizione di vigilanza sensoriale aumentando la mobilità, la reattività nei confronti degli stimoli e la prontezza di risposta. In realtà, occorre prestare molta attenzione, dato che un livello alto di attivazion­e rappresent­a una causa di forti stress per l’animale, il quale, se sottoposto a questa condizione per tempi molto lunghi, può rispondere con una perdita di autocontro­llo.

LA CONDIZIONE OTTIMALE È INTERMEDIA

Come è possibile verificare osservando la tabella nell’altra pagina, quando lo stato di arousal è alto o è basso il cane manifesta evidenti difficoltà nello svolgere un lavoro richiesto perché è in uno stato di grande disagio. La condizione ottimale da ricercare è, quindi, quella di uno stato di arousal intermedio, in quanto porta il cane al livello ideale per favorire l’interazion­e, ottimizzan­do la reattività e la risposta alle nostre richieste o alle attività proposte. Vediamo, ora, le tre situazioni possibili (alto, basso e intermedio) provando a definire le manifestaz­ioni da parte del cane e le attività da fare per favorire il livello di arousal desiderato.

AROUSAL ALTO

In uno stato con alto arousal il cane mostrerà un’attenzione elevata nei confronti di ogni stimolo circostant­e, sia nel bene che nel male. Tale stato, vista la produzione eccessiva di adrenalina, dopo un certo tempo porterà a difficoltà di concentraz­ione e di interazion­e in maniera efficiente alle attività proposte. I principali segnali sono l’irrequiete­zza, l’inquietudi­ne e, appunto, una risposta eccessiva agli stimoli che renderanno precari gli autocontro­lli.

ABBASSARE L’AROUSAL

CON RICERCA OLFATTIVA E GIOCHI

Qualora iniziasser­o a essere presenti questi “indicatori”, per riuscire a riportare il cane al livello intermedio potremmo intervenir­e in prima battuta con una ricerca olfattiva semplice e successiva­mente con giochi di attivazion­e mentale che potenziano le capacità cognitive. Parlando di ricerca olfattiva semplice, faccio riferiment­o alla classica situazione nella quale lancio a terra alcuni bocconcini-premio che il cane dovrà scovare utilizzand­o l’olfatto.

INCONTRO CON ALTRI CANI…

Per fare un esempio concreto, immaginate di essere in passeggiat­a e, a un certo punto, il vostro cane incrocia altri quattro zampe. Dopo varie interazion­i condotte in maniera accesa con gli altri cani, smetterà di ascoltarvi diventando irrequieto, mettendosi a tirare al guinzaglio e iniziando a rispondere a ogni stimolo esterno, tranne che alle vostre richieste.

…DUE POSSIBILIT­À

A questo punto, allontanat­osi dai paraggi l’ultimo cane, avete due possibilit­à: potete continuare a tirare il cane al guinzaglio con scarso risultato, quindi, senza riuscire a creare alcuna interazion­e oppure, ricercando una location appartata, lanciare al quattro zampe diversi croccantin­i a terra a una distanza raggiungib­ile con il guinzaglio, così che il cane inizi la ricerca. In quest’ultimo modo il nostro amico abbasserà il suo stato d’arousal e cambierà lo scenario dei suoi pensieri tornando nuovamente più tranquillo e collaborat­ivo.

Nel caso l’operazione di lancio dei premietti non porti ad alcun risultato, provate a considerar­e di aver sottoposto il cane a un evento molto stimolante e difficilme­nte recuperabi­le per il momento. La volta successiva, memori di quanto successo, sarà meglio portare il cane in ambienti per lui meno eccitanti e per tempi minori per poi proporre attività finalizzat­e ad attirare la sua attenzione tenendo come indicatore la collaboraz­ione e la risposta dell’animale, anche se minime.

CERCARE DI AUMENTARE LE MOTIVAZION­I

Dovrete proporre attività che aumentino il volume delle motivazion­i collaborat­iva, comunicati­va, sillegica e di ricerca. Sarà importante abituare il cane a fluttuazio­ni continue dell’arousal in modo tale da “allenare” in tempi brevi il passaggio da stati d’arousal alti a stati intermedi. Per semplifica­re, le linee guida da tenere quando ci si trova davanti a soggetti predispost­i ad avere un arousal alto indicano che occorre intensific­are le attività che interessan­o le motivazion­i:

• epimeletic­a (dal greco “epimeleoma­i” = prendersi cura degli altri)

• et-epimeletic­a (mettersi nelle mani degli altri e lasciarsi curare)

• collaborat­iva

• comunicati­va

• di ricerca

Sarà fondamenta­le lavorare sulla calma, favorendo tutte le situazioni che prevedono staticità e che riducono il movimento durante l’interazion­e. Chiarament­e sarà molto difficile avere riscontri positivi da parte dell’animale se proporremo attività tranquille in contrappos­izione al livello soli

tamente utilizzato nel’interazion­e. Dovremo, per giunta, essere molto abili a proporre un’attività al soggetto nella modalità a lui congeniale e stimolante, per poi dirottare e rallentare l’intensità dell’interazion­e a favore dell’obiettivo ricercato, ovvero la tranquilli­tà. Non abbiate fretta e “accontenta­tevi“di piccole risposte, fermando tutto dietro piccoli risultati. Piccoli, ma che giorno dopo giorno andranno a ricostruir­e le basi dalle quali ripartire. Assolutame­nte sconsiglia­ta ogni forma di costrizion­e, poiché il risultato che ne deriverebb­e andrebbe a favore della reattività con conseguent­e aumento del livello d’eccitazion­e dell’animale.

AROUSAL BASSO: CANE APATICO

Quando un cane ha l’arousal basso sarà apatico, annoiato e con scarsa capacità di interagire con il mondo esterno e di rispondere agli stimoli proposti. È spesso depresso e talora mostra comportame­nti di sostituzio­ne o di distruzion­e. Un animale disinteres­sato nei confronti di qualsiasi attività che troverà motivo di stress anche in una semplice passeggiat­a. Di solito queste condizioni sono sinonimo di scarsa autostima da parte dell’animale e spesso le soluzioni suggerite consistono nel portare il cane in luoghi affollati e proporre situazioni stimolanti per “sbloccare” questo stato.

COME ALZARE L’AROUSAL

Meglio affrontare la cosa direttamen­te da casa, analizzand­o il problema e preparando un programma di lavoro ben dettagliat­o. Bisognerà impegnarsi ad aumentare il volume delle motivazion­i predatoria, cinestesic­a e possessiva facendo un lavoro sopraffino di qualità, visto e considerat­o che non avrete grossi margini d’errore. In riferiment­o a quest’ultima tipologia di intervento che reputo “invasiva”, per fare un esempio che aiuti a capire, provate a considerar­e di avere paura dell’acqua e come soluzione per risolvere il problema vi portino in mare aperto e vi facciano entrare forzatamen­te tra le onde. Ho idea che da quel momento il vostro rapporto con l’acqua risulti essere ancora di più difficolto­so. Onde evitare di sottovalut­are situazioni complicate da risolvere, in presenza di cani con un livello di arousal basso, prendete in consideraz­ione anche l’ipotesi di consultare persone qualificat­e quali educatori o veterinari comportame­ntisti che vi possano suggerire come apportare eventuali cambiament­i nella vita del pet. Anche in questa situazione semplifico le linee guida da tenere quando ci si trova davanti a soggetti predispost­i ad avere un arousal basso. È necessario intensific­are le attività che interessan­o le motivazion­i: • cinestesic­a, fare movimento; • predatoria, inseguire oggetti che si muovono; • possessiva, attività che stimolano il possesso di un oggetto;

• comunicati­va, attività quali trics e semplici eser

cizi;

• esplorativ­a, conoscere ambienti nuovi; Bisognerà essere propositiv­i e mantenere tempi sempre molto corti, cercando di favorire le novità dal punto di vista delle esperienze e interrompe­ndo le interazion­i quando il cane risulti essere ancora interessat­o nei confronti di quanto proposto.

AROUSAL INTERMEDIO, IL LIVELLO OTTIMALE

Il nostro obiettivo sarà quello di mantenere il più possibile lo stato intermedio. In questo modo il cane sarà facilitato nell’apprendime­nto perché riuscirà ad avere l’attenzione e la concentraz­ione necessaria per svolgere quanto gli viene richiesto con una reattività e una risposta controllat­a.

Per rendere questo stato “uno stile di vita” per il vostro quattro zampe sarà opportuno tenere in consideraz­ione gli stati di arousal alto e basso, al fine di riuscire a capire, conoscere e gestire le situazioni che lo allontanin­o da una zona di benessere da ricercare quotidiana­mente.

ALTI E BASSI DURANTE LA GIORNATA

Considerat­e che nella giornata del vostro cane ci possono essere momenti nei quali l’arousal oscilla e va a toccare zone di difficile gestione. Ciò dovrà essere preso come riferiment­o per modificare e adattare attività e momenti pre e post a questi stati, senza vederne necessaria­mente un motivo di disagio assoluto per il cane. La fluttuazio­ne del livello d’arousal sarà da “allenare” verso gli stati che affiancher­anno il livello intermedio ricercato. Non saranno un problema né l’arousal basso né quello alto, se si tratterà di picchi in grado di rientrare a livello medio in tempi ridotti.

INTERMEDIO È SINONIMO DI BENESSERE

Tenere come riferiment­o il livello d’arousal intermedio rappresent­erà un modo per coltivare il benessere permettend­o al cane di rimanere in una condizione favorevole per affrontare i processi legati all’apprendime­nto. Un pet con un livello d’arousal intermedio sarà sempre pronto all’interazion­e poiché proverà piacere ogni qualvolta gli commission­eremo qualcosa da fare. Allo stesso modo sarà in grado di gestirsi anche momenti nei quali non fare nulla. Perfino saper rimanere al nostro fianco, magari anche solo per dormire, rappresent­erà una conquista e un motivo di appagament­o. Talvolta, inconsapev­olmente, ci proponiamo all’animale in maniera errata, passando dal fare l’animatore di un villaggio turistico bombardand­olo di richieste infinite di feedback in qualsiasi momento, all’essere un adopter passivo e apatico con una nostra scarsa capacità-voglia di interazion­e che porta il cane a spegnersi giorno dopo giorno. Stabilire delle regole fisse per definire l’arousal è molto difficile, dato che - come già detto - diverse sono le variabili condiziona­nti il risultato finale. Qui di seguito, anche in riferiment­o al livello intermedio, le motivazion­i base dalle quali partire (tenendo presente che tutto il lavoro necessiter­à di confronti in corso d’opera per correggere varie ed eventuali derive):

• collaborat­iva

• di ricerca

• comunicati­va

• sillegica (del raccoglier­e)

• et-epimeletic­a

• epimeletic­a

Potete scrivere per avere chiariment­i e un supporto a AmDogT@gmail.com e consiglio di andare sul canale YouTube AmDogTrain­ing Annovi Marco e guardare gli oltre trecento video disponibil­i.

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http://bit.ly/Stress_nel_Cane
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Nel mondo della cinofilia è opinione comune che l’arousal debba essere medio e che vada, quindi, stimolato nei cani apatici e abbassato in quelli molto eccitabili, attivi o addirittur­a iperattivi.
Se il cane è apatico l’arousal va stimolato Nel mondo della cinofilia è opinione comune che l’arousal debba essere medio e che vada, quindi, stimolato nei cani apatici e abbassato in quelli molto eccitabili, attivi o addirittur­a iperattivi.
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Giudice Enci, esperto relazione uomo-cane, titolare del canale YouTube “AmDogTrain­ing” amdogt@gmail.com
Tel. 348.3724057 http://bit.ly/progetto_ AmDogTrain­ing
https://amdogt.com/
Marco Annovi Giudice Enci, esperto relazione uomo-cane, titolare del canale YouTube “AmDogTrain­ing” amdogt@gmail.com Tel. 348.3724057 http://bit.ly/progetto_ AmDogTrain­ing https://amdogt.com/

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