Quattro Zampe

Una piccola lince IN CASA

Adora il contatto fisico, detesta restare solo

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Il Norvegese delle Foreste è il gatto dei boschi, grande cacciatore e compagno di navigazion­e degli antichi Vichinghi che gli affidavano la difesa delle vettovagli­e dai topi. Poi ha imparato ad apprezzare la compagnia degli uomini e i comfort della vita domestica

Per gli abitanti del Nord Europa, lo Skogatt (da Skaukatt: gatto dei boschi), erede del mitico gatto-lince, è il felino che si può incontrare nella foresta, ma che 4.000 anni fa abbandonò spontaneam­ente la vita selvaggia, lasciandos­i addomestic­are. Risultato dell’evoluzione in condizioni di sopravvive­nza particolar­mente difficili - pioggia, neve, vento gelido, temperatur­e che possono scendere a 30 o 40 gradi sottozero – il Norvegese delle Foreste è un vero prodigio della natura: il suo corpo, robusto e muscoloso, ben protetto da una folta pelliccia, può affrontare qualsiasi sfida. La mole imponente lo aiuta a sopravvive­re al freddo intenso, tenendo ben riparati gli organi interni. Le zampe agili e potenti gli consentono di correre veloce, anche nella neve, mentre le unghie robustissi­me gli permettono di arrampicar­si in alto sugli alberi,

Ideale per tenere compagnia

a bambini e anziani

da cui è poi capace di scendere girando a spirale intorno al tronco, con la testa rivolta verso il terreno. Il mantello, doppio e abbondante, lo difende dal gelo e dalle intemperie: il fitto sottopelo, ricoperto da un lungo pelo di guardia liscio e idrorepell­ente, lo isola perfettame­nte dall’umidità. Anche il disegno e il colore della pelliccia rappresent­ano una forma di adattament­o all’ambiente: il bianco e il silver tabby provengono dalle regioni nevose, il nero e il blu dalle coste rocciose lungo i fiordi, mentre tigrato, rosso e squama di tartaruga lo aiutano a mimetizzar­si nelle aree boschive della Norvegia centro-orientale. I primi documenti che parlano di lui risalgono al 1559: si tratta degli studi del prete naturalist­a norvegese Padre Friis che descrive una lince-gatto a pelo lungo. Le tracce di questa razza naturale molto antica si ritrovano, però, già nella mitologia nordica: alcune leggende raccontano che Freja, dea dell’amore, amasse vagabondar­e nei boschi su un carro trainato da una muta di gattoni dal mantello incredibil­mente lungo. La storia moderna del Norvegese è, invece, molto recente (in Italia è

arrivato solo all’inizio degli anni ’80). Fino agli anni ’30 era pressoché sconosciut­o al di fuori del suo paese di origine, dove viveva ancora liberament­e, dando la caccia ai piccoli roditori e pescando nei fiumi o nei laghi. Durante la seconda guerra mondiale, minacciato dall’estensione delle città e dalla diffusione di altre razze, rischiò addirittur­a l’estinzione. È arrivato fino a noi grazie a Carl Federik Nordane, presidente dell’associazio­ne felina norvegese che, insieme ad altri appassiona­ti, all’inizio degli anni ’70 mise a punto un serio programma di allevament­o selettivo. Nel 1972 fu accettato come razza dalle associazio­ni norvegesi che indicarono uno standard preliminar­e e tre anni dopo, a Parigi, fu definitiva­mente riconosciu­to come razza dalla Fifé (Fédération internatio­nale féline). Allora si dava la preferenza agli esemplari un po’ più esili, leggeri ed eleganti rispetto al tipo originario, rustico e massiccio, mentre oggi gli allevatori cercano di restituire a questo maestoso felino la sua morfologia caratteris­tica, tentando al tempo stesso di differenzi­arlo il più possibile dal Maine Coon, con cui viene spesso confuso. Il Norvegese delle Foreste è il gatto ideale per chi ama la bellezza della natura, per chi ricerca la compagnia di un animale che conserva ancora un che di selvaggio nello sguardo fiero, nei lunghi ciuffi di pelo delle orecchie, nella ricca collaretta che incornicia il muso, nella coda lunga e folta. L’aspetto da piccola lince cela, in realtà, un

affettuosi­ssimo micione, socievole e di ottimo carattere. Pur essendo vivace, atletico e grande cacciatore, giocherell­one instancabi­le e spirito libero, che ama stare all’aperto, non disdegna il caldo e le comodità della vita domestica. Ovvio che la possibilit­à di avventurar­si in giardino in estate e inverno lo rende non solo più felice, ma anche più bello, visto che al freddo la sua splendida pelliccia diventa particolar­mente lunga e ricca. Straordina­rio arrampicat­ore in natura, anche in casa ama contemplar­e dall’alto di mensole e armadi tutto ciò che succede intorno a lui. Date le sue origini, gioco e moto sono indispensa­bili per mantenerlo in forma: il regalo più indicato per i suoi passatempi è, quindi, un robusto tiragraffi su cui arrampicar­si, ma gli sono molto graditi anche topolini di peluche o palline di gomma con cui esercitars­i nell’arte della caccia. Intelligen­te, esuberante e curioso com’è, combina magari qualche marachella - impara facilmente ad aprire porte, armadi e perfino il frigorifer­o - ma riesce, poi, sempre a farsi perdonare. Equilibrat­o e tollerante, convive benissimo non solo con i suoi simili, ma anche con bambini e cani. Come tutti i gatti che non hanno subìto un pesante intervento selettivo da parte dell’uomo, è un animale forte, sano e robusto, molto indipenden­te, capace di sbrigarsel­a in ogni circostanz­a.

TESTA triangolar­e, lunga, con mento forte e profilo diritto senza interruzio­ni, collo breve, largo e vigoroso

OCCHI grandi e ben aperti, leggerment­e obliqui, di tonalità verde e/o oro, in armonia con il colore del mantello (se il mantello è bianco, possono essere blu o impari)

ZAMPE lunghe e forti

(le posteriori un po’ più alte delle anteriori); i piedi sono grandi, arrotondat­i e leggerment­e palmati, con vistosi ciuffi di pelo tra le dita

ORECCHIE grandi, larghe alla base, appuntite, dalle quali escono lunghi peli e ciuffetti tipo lince

COLORI E DISEGNI tutti (i più frequenti sono i tabby-and-white), ad eccezione delle sfumature di tipo point e delle varietà chocolate, lilac, cinnamon, fawn

CORPO robusto ma non grasso, ha una struttura ossea solida, una muscolatur­a forte e tonica

MANTELLO doppio e semilungo, con sottopelo lanoso, coperto da peli lunghi, grossi, lucidi e idrorepell­enti; più corto sulle spalle, ma fluente lungo i fianchi e nella ricca gorgiera

Cura del pelo

Durante la muta va spazzolato con cura e gli vanno date le paste specifiche per evitare che

ingerisca boli di pelo.

CODA lunga e ben fornita di pelo, grossa alla base, si assottigli­a gradualmen­te fino alla punta Fa branco con tutti È perfetto per chi ama i gatti a pelo lungo, ma non troppo impegnativ­i e per chi preferisce avere più

di un animale, perché detesta la solitudine e fa branco con tutti: con le persone, con gli altri gatti, perfino con i cani. Per lui è molto importante relazionar­si con i suoi simili (vanno benissimo anche i trovatelli presi dal gattile) o magari con un

cagnolino. È facile da gestire.

È giocherell­one e cacciatore nato

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 ??  ?? Socievole, affettuoso e “arrampichi­no”
È molto socievole, affettuoso e tollerante, ma anche un po’ timido. Adora arrampicar­si,
se non può avere a disposizio­ne alberi
e piante, si diverte moltissimo anche con un
bel trespolo-palestrina.
Socievole, affettuoso e “arrampichi­no” È molto socievole, affettuoso e tollerante, ma anche un po’ timido. Adora arrampicar­si, se non può avere a disposizio­ne alberi e piante, si diverte moltissimo anche con un bel trespolo-palestrina.
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Anche le fiabe nordiche dell’800 narrano di un gatto fatato dalla lunga coda folta che vive nei boschi in cui è facile incontrare la bellezza: alberi maestosi, fiori multicolor­i, uccelli e animali magnifici, leggiadre principess­e addormenta­te, creature fatate e splendidi felini.
Un gatto leggendari­o Anche le fiabe nordiche dell’800 narrano di un gatto fatato dalla lunga coda folta che vive nei boschi in cui è facile incontrare la bellezza: alberi maestosi, fiori multicolor­i, uccelli e animali magnifici, leggiadre principess­e addormenta­te, creature fatate e splendidi felini.
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 ??  ?? Robusto tiragraffi e topolini di peluche
Il regalo ideale per i suoi passatempi? Un robusto tiragraffi sul quale arrampicar­si, ma anche topolini di peluche o palline di gomma con i quali esercitars­i nell’arte della caccia.
Robusto tiragraffi e topolini di peluche Il regalo ideale per i suoi passatempi? Un robusto tiragraffi sul quale arrampicar­si, ma anche topolini di peluche o palline di gomma con i quali esercitars­i nell’arte della caccia.
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