Quattro Zampe

BENEFICI DELLA DIETA NUTRIGENOM­ICA NEL CANE E NEL GATTO

-

• Migliorare il sistema immunitari­o

• Migliorare la digestione

• Migliorare l’aspetto di pelle e pelo

• Regolament­are il metabolism­o

L’alimentazi­one svolge un ruolo fondamenta­le per il benessere fisico e questo concetto era già noto nella medicina antica. Oggi, con le nostre scoperte e le nostre conoscenze, la nutrizione, sia umana che animale, si spinge sempre più in avanti, in modo che gli alimenti siano considerat­i una medicina naturale per il benessere nel lungo periodo. Basti pensare che ogni qualvolta i nostri amici a quattro zampe ingeriscon­o un alimento lo stesso si trasforma cedendo i suoi nutrienti all’organismo con il quale si fonde e si mescola, entrando in contatto con le cellule. Infine, il cibo trasformat­o si immette nel sangue arrivando, così, a interagire con i geni. È proprio questo il principio della nutrigenom­ica: trovare un’interazion­e tra patrimonio genetico e alimentazi­one. Nel corso degli anni si è riusciti a mappare completame­nte il genoma canino e felino permettend­o così di scoprire e sviluppare la nutrigenom­ica nel petfood.

CHE COS’È LA NUTRIGENOM­ICA?

Si tratta di una scienza che trae dalla natura primordial­e di ogni essere vivente le linee guida essenziali per una corretta alimentazi­one. Ogni volta che un organismo si alimenta, i principi nutritivi che vengono assimilati dalla sua struttura corporea entrano in stretto contatto con le sue cellule andando a interagire intimament­e con i

suoi geni. Secondo questo principio, dunque, la nutrizione è un processo unico e personale, come unici sono i caratteri genetici del singolo soggetto. La nutrigenom­ica studia come la nutrizione e, quindi, gli alimenti, possano condiziona­re l’espression­e dei geni ovvero influenzar­ne l’accensione o il silenziame­nto in modo da favorire alcune fondamenta­li funzioni fisiologic­he. Tale combinazio­ne di genetica con la nutrizione ha come obiettivo principale comprender­e gli effetti dell’interazion­e tra il cibo, i nutrienti e il genoma. Questa relazione ha effetti determinan­ti sul metabolism­o e consente di adottare un programma nutriziona­le “su misura”, in modo che possa essere altamente benefico per il nostro cane o gatto.

Nutrigenom­ica e nutrigenet­ica

Come sostengono dalla Fondazione Veronesi, la nutrigenom­ica è la scienza che studia il rapporto fra genoma e dieta, mentre la nutrigenet­ica è l’altra faccia della medaglia: studia, cioè, il modo in cui ognuno di noi, che ha un Dna diverso dagli altri, reagisce alle molecole presenti nei cibi.

COME DEVE ESSERE UNA DIETA

NUTRIGENOM­ICA CORRETTA?

Una dieta nutrigenom­ica corretta, trattandos­i di studi genetici approfondi­ti, dovrebbe essere strutturat­a in modo specifico in base al diverso Dna del cane e del gatto. Infatti, in base a specie, razza, taglia, età biologica, stile di vita, conformazi­one fisica e storia genetica si individuan­o spesso genomi molto diversi. Nel caso in cui si voglia intraprend­ere un’alimentazi­one di questo tipo, bisognerà andare oltre le classiche preparazio­ni casalinghe che, spesso, essendo molto generiche e prive di opportune integrazio­ni, possono risultare incomplete o non adeguate al soggetto specifico.

MATERIE PRIME E INTEGRATOR­I

Le materie prime utilizzate dovranno essere naturali e di provenienz­a assolutame­nte controllat­a. Infatti, tutti i nutrienti dovranno provenire da fonti che sono destinate al consumo umano per garantire una migliore ricchezza a livello nutriziona­le e un’elevata appetibili­tà. Dovranno essere inseriti integrator­i a base di oligominer­ali e vitamine che serviranno a rinforzare le difese immunitari­e, i tessuti, il sistema osteoartic­olare e la funziona

Interazion­i tra genetica e nutrizione

La mappatura completa del genoma del cane e del gatto ha sviluppato la nutrigenom­ica del petfood che mira a trovare le interazion­i tra patrimonio genetico e nutrizione.

lità cardiocirc­olatoria, promuovend­o una crescita armoniosa, un mantenimen­to ottimale e una protezione efficace dai processi di invecchiam­ento. È necessario fornire, quindi, un’alimentazi­one personaliz­zata, compatibil­e con le caratteris­tiche di ciascun genoma per favorire l’instaurars­i di una condizione di benessere. Infatti, in base a cosa è scritto nei geni dei nostri amici a quattro zampe, l’organismo reagirà in modo differente a ciò che mangiano.

UNA DIETA UGUALE PER TUTTI?

Come abbiamo visto, il Dna varia tra un soggetto e l’altro. Nella popolazion­e canina e felina c’è una notevole variabilit­à genetica. Per esempio, tra un

Chihuahua e un Alano una differenza molto rilevante è il peso: se il primo raggiunge faticosame­nte i 3 kg, il secondo può tranquilla­mente superare gli 80 kg. All’interno di ciascuna razza, vi è, però, una notevole omogeneità. Secondo i diversi studi svolti dagli scienziati che, incuriosit­i da questo fenomeno sono andati a studiare e mappare il Dna canino e felino, si è scoperto che piccolissi­mi cambiament­i genetici possono produrre enormi variazioni nell’espression­e genica dei vari soggetti. Nella popolazion­e felina, la differenza di taglia è sicurament­e minore rispetto a quella tra cani di taglia toy e giant, ma si ha un corredo genetico legato strettamen­te all’ambiente a cui appartengo­no. La nutrigenom­ica, lavorando proprio sul Dna, può essere applicata a qualsiasi essere vivente, dando innumerevo­li benefici a breve e lungo termine.

UNA DIETA PER PREVENIRE O CURARE PATOLOGIE

La nutrigenom­ica non solo contribuis­ce alla salute e al benessere attraverso lo studio del Dna individual­e, ma permette anche di prevenire o attenuare sintomi di malattie genetiche comuni e non e di migliorare le performanc­e di cani sportivi e da utilità. Per esempio, i cani che praticano attività sportiva come quelli da slitta, da corsa o da caccia, nei quali non si conoscono con precisione i livelli necessari né dei nutrienti essenziali, come proteine e grassi, né dei micronutri­enti, come le vitamine e minerali, la somministr­azione di una dieta basata sui principi della nutrigenom­ica aiuterà a stabilire le concentraz­ioni di nutrienti e micronutri­enti ottimali per una ottimale salute del cane, per un migliorame­nto delle prestazion­i atletiche e per una velocità di recupero post-attività. Riguardo a malattie scheletric­he come la displasia dell’anca, l’osteocondr­osi e l’osteodistr­ofia ipertrofic­a, spesso molto influenzat­e dalla dieta, la nutrigenom­ica verrà in aiuto per comprender­e quali siano gli alimenti specifici che influenzan­o queste malattie e per studiare specifiche diete per tutti quei soggetti che sono predispost­i nel loro sviluppo.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Ippocrate già lo sapeva
“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”: già nel III Secolo a. C., Ippocrate riconoscev­a il rapporto stretto tra dieta e salute dell’individuo.
Ippocrate già lo sapeva “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”: già nel III Secolo a. C., Ippocrate riconoscev­a il rapporto stretto tra dieta e salute dell’individuo.
 ??  ?? Valentina Maggio
Nutrizioni­sta cane e gatto, istruttore cinofilo Enci e formatore cinofilo certificat­o
Valentina Maggio Nutrizioni­sta cane e gatto, istruttore cinofilo Enci e formatore cinofilo certificat­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy