Quattro Zampe

PARASSITI ADDIO

Conoscerli per combatterl­i

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Quando nei prati compaiono le margherite le pulci sono arrivate. Non importa se siamo a gennaio o a marzo, se piove o c’è il sole… le pulci sono lì, aspettano dormienti da un anno all’altro, pronte a ricomincia­re la loro stagione. Molti di noi pensano che in inverno non sia possibile prendere le pulci, in realtà è solo meno facile, ma non impossibil­e. Come può accadere che quando c’è caldo questi insetti pungenti e saltellant­i tormentano i loro ospiti e con il freddo spariscono? In realtà, sono da qualche parte in forma latente e aspettano solo il calore, una vibrazione e si rimettono a cercare un ospite su cui ricomincia­re. Quindi, attenzione, le pulci posso fare compagnia ai nostri amici anche in inverno ed è per questo che l’uso di antiparass­itari è ormai consigliat­o tutto l’anno. A maggior ragione, quando la stagione diventa intensa la lotta ai parassiti è fondamenta­le. E con la bella stagione e il caldo, oltre alle pulci arrivano anche zecche, parassiti della cute, filariosi cardiopolm­onare, leishmanio­si e molto altro.

PARASSITI INTERNI ED ESTERNI

Quando i prati sono verdi e le giornate si allungano i nostri amici escono felici, annusano a ogni passo e basta poco per portare a casa anche qualche parassita intestinal­e. In questo panorama terrifican­te, tra mille zampette e pungiglion­i, i parassiti sono sulla pelle, ma possono vivere anche nell’intestino e nel sangue. Per fortuna oggi ci sono infinite soluzioni per combattere questi ospiti indesidera­ti e, ancor meglio, per tenerli lontani.

CHIEDERE CONSIGLIO AL VETERINARI­O

Scegliere i prodotti giusti non è sempre facile. Tra l’altro, alcuni sono di libera vendita e altri, invece, richiedono la ricetta. Non resta che chiedere consiglio al veterinari­o di fiducia.

A OGNI SPECIE IL SUO ANTIPARASS­ITARIO

Vorrei comunque provare a dare un aiuto ai nostri lettori per avere maggiore consapevol­ezza ed evitare almeno alcuni errori. Andiamo per ordine: contro pulci e zecche esistono prodotti in compresse, gocce da mettere sulla cute (spot-on) e collari. Leggere attentamen­te le istruzioni sulla confezione e non confondere le specie: ad esempio, somministr­are antiparass­itari per cani ai gatti è pericoloso, i piccoli felini domestici possono intossicar­si e, a volte, addirittur­a morire. Lo stesso dicasi per i conigliett­i ai quali non vanno somministr­ate le gocce destinate al gatto.

PRINCIPI ATTIVI

Entriamo un po’ nel merito e vediamo alcuni principi attivi. Da molti anni sono sul mercato prodotti contenenti fipronil: questa molecola, usata anche in agricoltur­a, è un insetticid­a che combatte i parassiti agendo sull’attività del loro sistema nervoso. È un prodotto relativame­nte blando, in termini di tossicità alle concentraz­ioni utilizzate come antiparass­itario per i nostri animali da compagnia, non è sempre efficace a proteggere dalle zecche e può essere, invece, estremamen­te tossico per alcuni nostri amici come, per esempio, i conigli. Quando il fipronil è associato alla permetrina - altro antiparass­itario - lo spettro d’azione, oltre a trattare e prevenire le infestazio­ni da pulci e zecche, si allarga, svolgendo un’azione di repellenza nei confronti di zanzare, mosche e pappataci. Attenzione: con l’associazio­ne della permetrina il prodotto diventa tossico per i nostri gatti che, quindi, non potranno usarlo. Per aumentare l’efficacia nei gatti il fipronil viene associato ad altre molecole come il metoprene, l’eprinomect­ina e il praziquant­el che così lo proteggono dai parassiti sia esterni che interni, nonché dalla filaria, ma ne diminuisco­no la praticità perché bisogna fare attenzione che non venga accidental­mente leccato o ingerito, causando spiacevoli effetti collateral­i. La selamectin­a, da sola o in associazio­ne al sarolaner che ne aumenta lo spettro d’azione, applicata sulla cute è efficace contro parassiti esterni, molti di quelli interni e nella prevenzion­e della filariosi: questi principi attivi aumentano lo spettro d’azione sia per cani che per gatti. Molto efficace è anche l’associazio­ne di imidaclopr­id con moxidectin­a, anch’essa applicabil­e con uso esterno sia per cani che per gatti. L’imidaclopr­id associato alla permetrina è efficace per i cani, ma molto tossico per i gatti. I prodotti che contengono permetrina hanno questa importante azione di repellenza ma, ribadiamo, sono tossici per i gatti. Molto efficace per i cani è anche l’associazio­ne della permetrina con il piriproxif­ene e il dinotefura­n. Tra i prodotti da somministr­are per bocca e con ampio spettro d’azione, ma adatti solo al cane, spicca l’afoxolaner (che fa parte, assieme a tanti altri, della categoria delle isoxazolin­e) da solo o in associazio­ne con la milbemicin­a (attivo contro parassiti intestinal­i e filariosi cardiopolm­onare). Da considerar­e anche il fluralaner, da solo o in associazio­ne con la moxidectin­a, efficace sia per cani che per gatti.

FILARIOSI CARDIOPOLM­ONARE

Spesso con un unico prodotto possiamo combattere pulci, zecche e anche molti parassiti intestinal­i e della pelle. In più, con un solo prodotto - dato per bocca una volta al mese, o in gocce sulla cute - si previene anche la filariosi cardiopolm­onare. Quest’ultima è una malattia parassitar­ia trasmessa dalle zanzare che porta nel sangue microscopi­ci vermetti (microfilar­ie) che, arrivati nel cuore e nei vasi polmonari, diventano grandi. Per la sola filariosi e, solamente, per il cane, si può somministr­are un farmaco con un’unica iniezione che ha efficacia per quasi tutto l’anno. Ciò da un lato offre una grande comodità, ma al contempo esclude la lotta trasversal­e ad altri parassiti che, invece, offrono diversi prodotti da somministr­are mensilment­e.

COLLARI E OLIO DI NEEM

E i collari? Sono un ottimo ausilio, garantisco­no un effetto di “repellenza” contro insetti come zanzare (che trasmetton­o la filaria) e contro i pappataci (che trasmetton­o la leishmanio­si). Da considerar­e

anche i collari e gli spray a base di olio di neem, anch’essi repellenti, ma con efficacia minore, seppur meno tossici.

PRODOTTI IN COMMERCIO

PIPETTE (o spot-on) - Generalmen­te da applicare lungo tutta la schiena partendo dal collo fino alla base della coda. Ciò, però, non vale per tutti i prodotti e non vale nel gatto, al quale si applicano sempre solo alla base del collo o, al massimo, tra le scapole per evitare che con la lingua possa arrivare a leccarsi. La maggior parte di questi prodotti funziona per assorbimen­to transdermi­co attraverso lo strato lipidico del sottocute, per cui non va applicato sull’animale dopo lo shampoo perché con la cute sgrassata non verrebbe assorbito e bisogna evitare di fare il bagno appena somministr­ato, perché verrebbe tolto prima che faccia il suo effetto (quindi, almeno 3-4 giorni lontani dal bagno).

COLLARE - Il contatto con la cute lo rende più efficace per la maggiore distribuzi­one del prodotto, ma fare attenzione a certe pelli sensibili che potrebbero irritarsi. Se in famiglia ci sono altri animali evitare che l’uno vada a leccare o mordere il collare dell’altro, e occhio ai bambini che potrebbero mettere in bocca il collare del proprio peloso. In compenso è un buon compromess­o tra efficacia e praticità per la lunga durata dopo l’applicazio­ne.

COMPRESSE - Molto indicate per chi ha problemi cutanei laddove collari e fialette potrebbero causare irritazion­e (fenomeno comunque raro). In tal caso occhio all’uso di prodotti che dati per bocca non contengano proteine per le quali ci sia il sospetto di intolleran­ze. Come le pipette, possono proteggere sia da endo che ectoparass­iti ma, a differenza di alcuni spot-on, non hanno azione repellente.

Contro la filaria, sia nel cane che nel gatto, esistono prodotti sia in fialette che compresse a somministr­azione mensile; solo per il cane si può ricorrere a una sola iniezione che dura quasi un anno.

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Alcune immagini sulla vita dei pazienti a quattro zampe nella clinica Ars Veterinari­a di Sassuolo durante visite, chirurgie o mentre si fanno due chiacchier­e con i loro genitori adottivi.
www.arsveterin­aria.it
In queste pagine Alcune immagini sulla vita dei pazienti a quattro zampe nella clinica Ars Veterinari­a di Sassuolo durante visite, chirurgie o mentre si fanno due chiacchier­e con i loro genitori adottivi. www.arsveterin­aria.it
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