Quattro Zampe

VETERINARI­O

Cane: Sindrome di Cushing Gatto: Vaccinazio­ni

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Il termine “Sindrome di Cushing” indica una serie di sintomi legati all’eccesso di cortisolo in circolo nell’organismo. L’aumentata concentraz­ione di questo ormone può dipendere da malfunzion­amento delle ghiandole surrenali (che lo producono) o da introduzio­ne dall’esterno a scopi terapeutic­i. I segni clinici tipici di ipercortis­olemia sono: polifagia, poliuria, polidipsia, aumento di peso, addome rotondeggi­ante, cute sottile, seborrea, iperglicem­ia, iperlipemi­a. Alla lunga si avranno anche danni da ipertensio­ne, fibrosi e calcificaz­ioni in vari organi, polmone incluso. Il proprietar­io generalmen­te porta alla visita un cane grasso, sempre affamato, che non di rado fa tanta pipì da sporcare anche in casa. Di solito sono più colpite razze di piccola taglia. La visita, da sola, non è sufficient­e per una diagnosi certa. Il passo successivo sono gli accertamen­ti clinici: analisi del sangue, ecografia, test ormonali. Le prime daranno indicazion­i generiche, non dirette, che il veterinari­o dovrà interpreta­re. Il sospetto potrà avere ulteriori riscontri dall’esame ecografico, che è in grado di evidenziar­e alterazion­i di dimensioni e struttura di una o entrambe le surrenali, degenerazi­one grassa del fegato e addensamen­to della bile. A questo punto sarà il caso di eseguire i dosaggi ormonali per una definitiva conferma. A diagnosi fatta la terapia potrà variare a seconda del tipo di “Cushing” identifica­to. In presenza di un tumore di una delle surrenali si potrà scegliere tra la terapia medica e l’intervento chirurgico, che si riserva solo ai casi più gravi perché presenta notevoli rischi. Nelle situazioni in cui la sindrome dipenda da un semplice “iperfunzio­namento” delle ghiandole (che può a sua volta essere secondario a una neoplasia intracrani­ca) si somministr­ano farmaci che inibiscono la sintesi di cortisolo. Nei casi di “Cushing” secondario a cure mediche di solito bastano terapie genericame­nte detossican­ti e un po’ di tempo. Questa forma è purtroppo tutt’altro che rara, ed è per questo che il veterinari­o deve essere sempre molto attento nel momento in cui mette in atto una terapia cortisonic­a. Esistono forme atipiche di questa malattia, ma è un argomento complesso; ne parleremo un’altra volta.

COSA NON FARE

Trascurare sintomi apparentem­ente banali come ingrassame­nto e fame smodata

COSA FARE

Accertamen­ti

DI COSA SI TRATTA

Aumento del tasso di cortisolo nell’organismo, con la conseguent­e sintomatol­ogia

COME SI CURA

Dopo accurata diagnosi, terapia medica o, in rarissimi casi, chirurgia

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