I 150 ANNI DI ENPA
Il francobollo commemorativo
Nel giorno in cui la Commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità il ddl di modifica della Costituzione inserendo la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità e degli animali nella nostra Carta fondamentale, è stato emesso il francobollo che ricorda i 150 anni della fondazione dell’Ente nazionale protezione animali - Enpa. Una coincidenza importante, un segnale. Il francobollo è stato presentato su iniziativa della senatrice Loredana De Petris (gruppo misto) a Palazzo Madama lo scorso maggio, un evento storico con la partecipazione di Carla Rocchi, presidente Enpa; Marco Bravi, presidente Consiglio nazionale Enpa; Antonio Palma, presidente Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Fabio Gregori, Corporate Affairs Filatelia – Poste Italiane.
LA STIMA DEL POLIGRAFICO DELLO STATO
“Il Poligrafico condivide in modo intenso i valori dell’Enpa. Il vero monumento è rappresentato dall’esistenza di questa storica associazione”, assicura Antonio Palma, presidente Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, “l’animalismo è in fortissima evoluzione: questa modifica culturale ha bisogno di un soggetto istituzionale promotore, per questo Enpa ha un grande futuro. Il Poligrafico, al di là dei suoi compiti istituzionali, è molto vicino a chiunque porti avanti battaglie civili e anche per questa ragione ha lavorato al progetto del francobollo per i 150 anni dell’Enpa”. Rincara la dose Fabio Gregori, Corporate Affairs Filatelia – Poste Italiane: “Il francobollo ha assunto nel tempo il ruolo di narratore della storia del Paese e fa sì che le tante cose che sono nel presente abbiano una importanza diversa. Attraverso il francobollo si ha la lettura del Paese, si riesce a raccontare una grande storia come quella dell’Enpa”.
MARCO BRAVI, ENPA: “RICONOSCIMENTO DEL NOSTRO IMPEGNO”
“Questo è un momento importante perché non segna solo la tappa storica dei 150 anni, ma rappresenta il riconoscimento di un impegno costante e quotidiano”, commenta Marco Bravi, presidente del Consiglio nazionale Enpa, che è stato un po’ il deus ex machina della difficile iniziativa,