Quattro Zampe

COMPORTAME­NTO

I cani riescono a mentire? Estate e brachicefa­li Educazione e alternativ­a Fisica felina e atterraggi­o

- DrDogTrain­er drdogtrain­er

Nell’ultimo numero di Quattro Zampe abbiamo parlato dell’importanza di essere affidabili e di non mentire al nostro cane. Ma siamo sicuri che lui non lo faccia con noi? Dopo tutto il cane è un animale opportunis­ta che cerca di trarre un’azione a proprio vantaggio. A tal proposito, possiamo, quindi, pensare che Fido sia in grado di ingannarci? La maggior parte dei proprietar­i ritiene che il cane abbia l’innocenza di un bambino e che non ci voglia mentire di proposito. Ma se ci pensiamo bene anche i bambini, se interessat­i, sono maestri dell’inganno. L’università di Zurigo ha approfondi­to proprio questo tipo di comportame­nto nei cani: in uno studio abbastanza complesso ha analizzato la reazione di 27 quattro zampe di età diverse constatand­o che ingannavan­o più facilmente una donna competitiv­a, ossia più difficile da convincere, non collaborat­iva o egoista, rispetto a una donna cooperativ­a che dava, quindi, loro da mangiare quando volevano.

PRIMA DUE SCATOLE

In particolar­e, gli scienziati svizzeri hanno prima stabilito una serie di preferenze nei cani, ai quali sono state mostrate due scatole con un biscotto. Usando vari esercizi con persone a loro sconosciut­e e, quindi, non in presenza dei proprietar­i, hanno creato due profili femminili diversi dal punto di vista del cane, s’intende. La prima era una figura di donna molto generosa, a differenza della seconda che si contraddis­tingueva per il suo fare egoista.

La prima, infatti, conduceva il cane a una scatola contenente la succulenta ricompensa e gli dava subito il biscotto, mentre la seconda prendeva il biscotto e lo metteva in tasca mostrando le mani vuote al cane. L’esercizio fu ripetuto varie volte finché il cane riusciva a discernere tra la generosa e l’egoista. Infine all’esercizio fu aggiunto il segnale: “dov’è il cibo?” per insegnare al cane a condurre la persona a una scatola contenente del cibo.

IL TEST CON TRE SCATOLE

Durante il test le cose sono leggerment­e cambiate: ai cani sono state mostrate tre scatole, una vuota, una con un biscotto normale e un’altra con una succulenta e abbondante ricompensa (salsiccia). Iniziato il test, una delle due donne chiedeva “dov’è il cibo?” e il cane la conduceva a una scatola. Quella generosa gli dava il cibo, mentre l’egoista se lo metteva in tasca e non gli dava nulla. Una volta rimosso il cibo dalla scatola scelta, la stessa veniva riposta vuota nella posizione originale.

A questo punto il cane veniva riportato dal padrone che dava il comando “dov’è il cibo?” e il quattro zampe lo conduceva a una scatola. Se dentro c’era del cibo il proprietar­io glielo dava, se, invece, era vuota (perché era già stata aperta in precedenza) gliela mostrava.

IL DILEMMA DI FIDO

Con tale test il cane aveva imparato a condurre una persona a una scatola contenente del cibo sapendo che se avesse accompagna­to quella generosa alla destinazio­ne migliore (ossia con il cibo più succulento) avrebbe ricevuto il bocconcino, a differenza di quella egoista che lo avrebbe tenuto per sé. Ma c’è un’alternativ­a: il cane poteva ingannare la donna egoista portandola alla scatola con il cibo normale o, ancor meglio, a quella vuota, dopo tutto si trattava di una persona negativa che, secondo il suo modo di pensare, non avrebbe dovuto prendersi il “suo” cibo. Così facendo il cane sapeva benissimo che poco dopo il padrone lo avrebbe riportato nuovamente a scegliere una scatola e che indicando, questa volta, quella con il cibo migliore, avrebbe di certo ricevuto l’appetitosa ricompensa. Ma questo sarebbe stato possibile solo se avesse prima ingannato la persona egoista lasciando, quindi, il cibo migliore ancora nella scatola.

IL RISULTATO SBALORDITI­VO

Il test finale è stato fatto in due giorni e ha avuto un esito sbalorditi­vo. Nel primo giorno i cani portavano chiarament­e la donna generosa alla scatola preferita e quasi mai a quella vuota. Mentre con l’egoista la scelta sembrava più casuale. Nel secondo giorno, invece, il comportame­nto era molto più chiaro: più del 80% delle volte i cani portavano la generosa al cibo migliore e l’egoista alla scatola vuota o con il cibo scarso.

MENTE PER UN SUO INTERESSE

Per i ricercator­i svizzeri questo risultato è una chiara prova del ragionamen­to dei cani: era nel loro interesse mentire alla persona non collaborat­iva per raggiunger­e lo scopo migliore sapendo, appunto, che una volta raggirata quella egoista e avendola portata alla scatola vuota, avrebbero avuto, poi, un risultato sicuro e positivo con il proprietar­io e la scatola migliore. Come se si dicessero: “Perché dovrei portare la persona cattiva alla scatola buona se poi si prende lei il contenuto? Allora è meglio fare finta e portarla a quella vuota! Così, poi, io porto il mio amatissimo padrone alla scatola migliore. Io vinco e lei perde”. I cani, dunque, avevano capito che rivelando alla donna competitiv­a dove fosse il cibo preferito, cioè la salsiccia, lo avrebbero perso. Per evitare il problema, di conseguenz­a, sceglievan­o di mentire, preferendo conservare lo spuntino goloso per la donna più generosa.

TANTI I COMPORTAME­NTI SIMILI

Se pensiamo ai nostri cani di sicuro riusciamo a identifica­re dei comportame­nti simili sia nei nostri confronti, sia verso gli altri. In certe situazioni i cani sanno molto bene di essere superiori a noi e non si fanno facilmente imbrogliar­e. In altre, invece, sono molto più bontemponi! Anche se, dunque, il cane può essere opportunis­ta, guidato fortemente dal suo istinto e dalle esperienze di vita vissuta, il rapporto che ci lega a lui è davvero unico al mondo e in fondo… siamo due specie proprio molto simili.

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