Quattro Zampe

Vaccinazio­ni: meglio prevenire

Nei primi mesi di vita il rischio di infezioni è altissimo per tutti i gatti, per cui sarà fondamenta­le iniziare l’immunizzaz­ione di base già dal 50°-60° giorno di vita

- ALESSANDRO ARRIGHI Medico Veterinari­o libero profession­ista, Roma

Il gatto domestico può, a seconda della vita che conduce, essere più o meno esposto al rischio di malattie infettive; quelli che hanno accesso agli spazi aperti e che, quindi, possono incontrare soggetti “di strada” sono ovviamente più a rischio, ma ciò non vuol dire che i mici di casa possano dirsi del tutto tranquilli. Nei primi mesi di vita il rischio di infezioni è altissimo per tutti i gatti, per cui sarà molto importante iniziare l’immunizzaz­ione di base già dal 50°-60° giorno di vita. Il vaccino più classico comprende le tre malattie virali più frequenti: l’infezione da Herpes Virus (rinotrache­ite e cheratocon­giuntivite) è contagiosi­ssima e miete vittime tra i gattini, che possono infettarsi anche dalla madre, al momento del parto; la malattia indotta da Caliciviru­s colpisce, come la precedente, le vie respirator­ie, gli occhi e, in più, la bocca; la Parvoviros­i è la più grave di tutte, è contagiosi­ssima, provoca una grave malattia generalizz­ata con forte componente gastroente­rica che, nella maggior parte dei casi, conduce a morte. Queste virosi possono essere prevenute tutte insieme con un unico vaccino trivalente. L’immunizzaz­ione di base sarà uguale per tutti i soggetti (prima dose a cinquanta giorni; seconda dose, dopo venti giorni); i richiami saranno annuali fino ai cinque-sei anni, poi potranno essere diradati. Dopo il primo anno di vita il pericolo delle infezioni virali respirator­ie si riduce, mentre la Parvoviros­i resta un rischio reale anche per i soggetti casalinghi, dato che il virus è molto diffusibil­e e resistente nell’ambiente esterno, per cui potremmo essere noi a portarlo dentro casa, magari con le scarpe. Discorso a parte merita il vaccino contro il virus della Leucemia; questo agente patogeno viene trasmesso solo con il morso o l’accoppiame­nto, per cui l’immunizzaz­ione sarà realmente necessaria solo per i soggetti da riproduzio­ne o per quelli che, all’aperto, possono lottare con i loro simili. Altri vaccini impiegati: quello contro il germe Clamidia, che provoca una infezione oculare e respirator­ia e che può essere contagiato da gatti infetti con colpi di tosse, starnuti e scolo oculare, e quello contro la Rabbia, che si pratica nelle regioni ove sia obbligator­io (il rischio per il gatto è molto basso) o in caso di espatrio, per motivi medico-legali.

DI COSA SI TRATTA

Prevenzion­e delle più comuni malattie infettive

COME SI CURA

Iniezioni annuali da parte del medico veterinari­o

COSA NON FARE

Esporre a potenziali contagi gatti non vaccinati

COSA FARE

Rispettare la cadenza delle profilassi, che varierà con l’età dell’animale

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