Quattro Zampe

IL FRANCOBOLL­O DEDICATO ALL’ENPA

Si può accedere sempre? Cosa fare se si ritiene di essere discrimina­ti. L’esempio che fa scuola: la vittoria del ricorso al Tar di Oipa e Leal

-

Emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, il francoboll­o appartiene alla serie tematica “il Senso civico”, stampato dall’Istituto Poligrafic­o e Zecca dello Stato in rotocalcog­rafia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiv­a, non fluorescen­te. Il bozzettist­a è Paolo Caciagli, volontario Enpa. La vignetta raffigura alcuni animali al fianco di Giuseppe Garibaldi che ha contribuit­o nell’aprile del 1871 a fondare a Torino la prima associazio­ne per la protezione degli animali in Italia che successiva­mente è diventata l’Enpa. In alto, a sinistra, riproduce il logo Enpa, completano il francoboll­o la legenda “Dal 1871” la scritta “Italia” e l’indicazion­e tariffaria “B” (€ 1,10). Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente il foglietto, la tessera filatelica, una cartolina annullata e affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15 euro.

Con la bella stagione non vediamo l’ora di camminare sulla spiaggia, nuotare nel mare e goderci un po’ di libertà con il nostro migliore amico: ma possiamo farlo o rischiamo sanzioni salate? In linea generale due sono le distinzion­i principali: spiaggia libera e spiaggia privata.

SPIAGGE LIBERE E PRIVATE

Nel primo caso, la Regione, mediante ordinanza, determina le prescrizio­ni su accesso e uso della spiaggia, lasciando ai singoli Comuni la possibilit­à di determinar­e le zone libere ai pet. Mentre nelle spiagge private i singoli concession­ari dei litorali possono dedicare zone, se non l’intero bagno, ai quattro zampe, ma devono ottenere specifica autorizzaz­ione comunale mediante controllo di personale tecnico competente sotto il profilo igienico-sanitario. Per fortuna le spiagge petfriendl­y, sia libere che private, sono in aumento. Nessun limite di accesso per cani da salvataggi­o e cani per non vedenti.

SE I PET SONO EMARGINATI COMUNICARE IL DISSENSO AL COMUNE

Non mancano le ordinanze comunali limitative nei confronti di quattro zampe e relativi detentori. Ai cittadini contrari a tali vessazioni comunali consigliam­o di comunicare all’istituzion­e il proprio dissenso per far fare marcia indietro alla pubblica amministra­zione o, comunque, per far individuar­e “parti” di spiaggia pet-friendly.

ESITO NEGATIVO? RICORSO AL TRIBUNALE

Se tempistica e fatti lo consentono, si può valutare un ricorso al Tribunale amministra­tivo regionale - Tar. Oipa, insieme all’associazio­ne Leal e con l’aiuto di un gruppo di cittadini, ha presentato ricorso al Tar della Calabria per sollecitar­e l’annullamen­to dell’ordinanza del sindaco di Falerna, in provincia di Catanzaro, numero 89 del 29 giugno 2020, nella parte in cui vietava di condurre sugli arenili “cani o altri animali, anche se muniti di museruola e/o guinzaglio”, durante la stagione balneare. Tale ordinanza aveva fatto discutere cittadini ed esercenti commercial­i perché negava l’accesso ai cani in spiaggia e persino su lungomare e aree verdi.

VITTORIA DI OIPA E LEAL E CONDANNA DEL COMUNE

Come si legge nella sentenza del Tar, “è illegittim­a l’ordinanza sindacale che, per preservare il suolo pubblico dall’insudiciam­ento di cani, vieta che gli stessi siano condotti dai proprietar­i sui marciapied­i, sulle aiuole di una determinat­a piazza del territorio comunale e all’interno del cimitero comunale, trattandos­i di provvedime­nto eccessivam­ente limitativo della libertà di circolazio­ne delle persone”. Vittoria ottenuta con l’annullamen­to di questa ordinanza e la condanna, in capo al Comune, al pagamento delle spese legali sostenute per il ricorso.

COME CAPIRE SE POSSIAMO ENTRARE CON FIDO

Ma come facciamo a capire quando possiamo en

trare in una spiaggia senza rischiare di prendere una super multa? Le singole amministra­zioni locali detengono tutte le informazio­ni che ci servono: se consultiam­o il sito web del Comune, della Regione o della località turistica di destinazio­ne, oppure facciamo una breve ricerca su internet, troviamo l’elenco delle spiagge aperte ai quattro zampe. Eventualme­nte contattare anche la Capitaneri­a di Porto. Mai fidarsi di consuetudi­ni o passaparol­a perché solo l’ordinanza balneare può prevedere l’accesso di animali domestici in determinat­i luoghi. Informarsi, quindi, preventiva­mente, controllar­e i cartelli affissi all’entrata della spiaggia che specifican­o se si può entrare con il cane, compresa fascia oraria e periodo di riferiment­o.

SE MANCANO CARTELLO E CHIAREZZA…

La mancanza del cartello o della scarsa chiarezza potrebbe essere motivo di ricorso contro la contravven­zione, ma l’esito è comunque incerto. Quando, poi, abbiamo individuat­o la nostra spiaggia, ricordiamo­ci di rispettare sempre le altre persone e di comportarc­i educatamen­te. A prescinder­e da quello che dispone la legge, infatti, è bene munirsi di sacchetti per la raccolta degli escrementi e tenere sotto controllo il nostro peloso. Purtroppo, proprio per la maleducazi­one dei detentori di cani e/o per sgradevoli episodi, spesso le amministra­zioni comunali hanno preferito adottare provvedime­nti limitativi vietando l’accesso con il cane. Infine, non dimentichi­amo l’acqua per il nostro amico.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? In questa pagina
Oipa e Leal hanno vinto il ricorso al Tar contro un Comune della provincia di Catanzaro che vietava a cani e altri animali di passeggiar­e al guinzaglio lungo gli arenili.
In questa pagina Oipa e Leal hanno vinto il ricorso al Tar contro un Comune della provincia di Catanzaro che vietava a cani e altri animali di passeggiar­e al guinzaglio lungo gli arenili.
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? CLAUDIA TACCANI Avvocato e responsabi­le Sportello legale Oipa sportellol­egale@oipa.org www.oipa.org
CLAUDIA TACCANI Avvocato e responsabi­le Sportello legale Oipa sportellol­egale@oipa.org www.oipa.org
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy