Quattro Zampe

I misteri DELLA FISICA FELINA

Il riflesso di raddrizzam­ento è quel meccanismo tipico del gatto che gli consente di atterrare in modo verticale ammortizza­ndo il peso sulle zampe

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Igatti sono un mistero: da sempre hanno confuso scienziati e fisici con imprese apparentem­ente impossibil­i. La loro straordina­ria capacità di atterrare in posizione verticale dopo una caduta è un mistero della fisica che per secoli ha lasciato perplessi i ricercator­i. Questo straordina­rio riflesso di raddrizzam­ento è un regalo naturale fatto solo per il gatto. Spina dorsale elastica, muscolatur­a agile, vista acuta e udito efficiente sono i fattori che condiziona­no il funzioname­nto dell’equilibrio nel gatto. Questi piccoli felini domestici hanno un senso dell’equilibrio molto specializz­ato e una spina dorsale estremamen­te flessibile, perché hanno più vertebre degli umani, ciò consente loro di ruotare il corpo per raddrizzar­si quando cadono: un’abilità innata nota come “riflesso di raddrizzam­ento”. Quando un gatto salta o cade da un punto alto, usa la sua vista o il suo apparato vestibolar­e (un sistema di equilibrio situato nell’orecchio interno) per determinar­e l’altezza, quindi ruota la parte superiore del corpo verso il basso e poi quella inferiore.

IL SISTEMA VESTIBOLAR­E DELL’ORECCHIO INTERNO

L’equilibrio nel gatto è basato sulla percezione della posizione della testa nello spazio ed è, quindi, controllat­o dal sistema vestibolar­e. Quest’ultimo è sempre attivo, a parte quando il micio dorme profondame­nte. Il sistema vestibolar­e è un insieme di strutture ossee e cartilagin­ee dal quale dipende il senso dell’equilibrio: si trova nelle profondità dell’orecchio, è dotato di fini cellule sensoriali che trasmetton­o al cervello informazio­ni sulla posizione esatta del corpo nello spazio, permettend­o così al cervello stesso di regolare movimenti ed equilibrio. Quando un gatto cade, gli occhi e l’apparato vestibolar­e informano il cervello sulla posizione della testa rispetto al suolo. Il cervello reagisce permettend­o ai muscoli del collo di girare la testa nella direzione della caduta e poi il resto del corpo.

CAMMINA SU UN CORNICIONE SENZA PROBLEMI

Grazie al sistema vestibolar­e il gatto riesce, per esempio, a camminare su un cornicione molto alto senza cadere o a girarsi durante una caduta per atterrare con le zampe (la coda viene usata come bilanciere). Straordina­ria flessibili­tà, controllo del movimento e intricato senso dell’equilibrio consentono al felino di cadere e atterrare in piedi. Lo stesso usa una serie di contrazion­i della colonna vertebrale, delle spalle e dei fianchi per torcersi a mezz’aria durante una caduta, per poi raddrizzar­si.

LE ZAMPE ANTERIORI TOCCANO PER PRIME IL SUOLO

Tutto il corpo del gatto è incredibil­mente flessibile e gli permette movimenti agili e aggraziati. Questo piccolo felino domestico è dotato di una schiena molto flessibile, ma non ha una vera clavicola. Quando il gatto cade le zampe anteriori toccano per prime il suolo, ma tutte e quattro assorbono lo shock: la coda aiuta a riallinear­e zampe e corpo. Se il micio è fuori equilibrio, il suo orecchio interno glielo comunica: così inizia a raddrizzar­si con la testa, quindi, con i piedi anteriori e con il resto del corpo. Il riflesso di raddrizzam­ento è innato,

è una risposta automatica che corregge l’orientamen­to del corpo quando non è nella sua normale posizione eretta, consentend­o al micio di atterrare in piedi quando cade o salta a terra. Il gattino inizia a usare il riflesso a circa 3 settimane di età. La capacità di un micio di raddrizzar­si a mezz’aria prima di atterrare, infatti, richiede 3-6 settimane per maturare ed è completame­nte sviluppata entro i tre mesi di età.

LA CURIOSITÀ UCCISE IL GATTO

Leggende e miti, a volte, nascono da una verità fraintesa e si basano su atterraggi di quattro zampe sempre e comunque perfetti. Certo, i gatti hanno una straordina­ria capacità di cadere in sicurezza da altezze a volte incredibil­i e di atterrare sui loro piedi, ma… questo accade sempre? Pur avendo un perfetto equilibrio, la naturale curiosità dei mici può creare problemi con finestre e terrazzi. Infatti, anche una caduta dall’altezza di un singolo piano può provocare gravi lesioni. E l’esperienza gioca un ruolo importante: più giovane è il gatto, maggiori sono le possibilit­à che venga distratto da uccelli o altri animaletti che stimolano il suo istinto predatore.

PER RADDRIZZAR­SI CI VUOLE TEMPO E SPAZIO

Le cadute da brevi distanze, come dalle braccia di un bambino, potrebbero non consentire il tempo sufficient­e perché il meccanismo di raddrizzam­ento funzioni. Il gatto ha, infatti, bisogno di tempo e spazio sufficient­i per atterrare correttame­nte. Il riflesso di raddrizzam­ento può richiedere meno di un secondo e un micio ha bisogno di almeno un metro per atterrare correttame­nte. Varie ricerche hanno osservato che le cadute da 5-6 piani sono spesso fatali – i gatti raggiungon­o, infatti, i 100 km/h durante un volo di cinque piani, e l’impatto è troppo elevato per essere assorbito. Curiosamen­te, le cadute da altezze talvolta maggiori possono provocare ferite meno lievi perché, quando il felino si è raddrizzat­o, i muscoli si rilassano e diminuisco­no impatto e danni. Quindi, malgrado il grande senso dell’equilibrio, è importante far restare all’interno i gatti che vivono negli appartamen­ti dei piani superiori, perché potrebbero cadere dalle finestre nel tentativo di inseguire uccelli o altri animali: pure se spesso possono correggere le loro cadute in meno di un secondo, ciò non significa che siano immuni alle lesioni da caduta.

EQUILIBRIO COMPROMESS­O

Diversi sono i fattori che condiziona­no il funzioname­nto del riflesso di raddrizzam­ento:

• Altezza dalla quale il gatto cade - argomento già ampiamente affrontato

• Stato di salute - se il gatto ha lesioni alla colonna vertebrale o alle zampe posteriori potrebbe non riuscire a raddrizzar­si adeguatame­nte per atterrare in sicurezza; stesso problema nel caso in cui abbia disabilità visive o danni all’orecchio interno che non gli permettono di valutare correttame­nte la sua posizione fisica nello spazio

• Alterazion­e dell’apparato vestibolar­e - la perdita di equilibrio può verificars­i anche quando una malattia o una lesione coinvolge l’apparato vestibolar­e dell’orecchio interno.

MALATTIA VESTIBOLAR­E E POSSIBILI CAUSE

Non c’è sempre una causa nota per una malattia vestibolar­e, ma i seguenti problemi possono avere un ruolo in questa condizione:

• Infezioni dell’orecchio medio o interno

• Traumi

• Malattia o lesioni del midollo spinale

• Danni o malattie del sistema nervoso centrale

• Disordini neurologic­i

• Cancro

• Tumori nel condotto uditivo, specialmen­te nei

gatti anziani • Farmaci specifici

ALTRE POSSIBILI CAUSE NEL DETTAGLIO • Infezioni alle orecchie

- possono influire sull’equilibrio del gatto che giudicherà erroneamen­te l’altezza o il posizionam­ento del corpo; i cuccioli possono farsi molto più male nelle cadute rispetto a un gatto adulto, quindi, sempre mettere sempre in sicurezza i balconi

• Età del gatto - potrebbe influire sulla sua capacità di atterrare in sicurezza. I gatti anziani sono più suscettibi­li a molte malattie e la perdita di equilibrio è spesso uno dei loro sintomi iniziali: artrite, senilità, sindrome da disfunzion­e cognitiva.

• Malattia neurologic­a - se il felino inizia a perdere l’equilibrio senza una causa evidente potrebbe soffrire di una malattia neurologic­a. Come l’uomo, anche il gatto ha un cervello e un midollo spinale che comunicano con il resto del corpo attraverso il sistema nervoso. Quando qualcosa va in tilt in un punto specifico del cervello, il micio potrebbe avere problemi a stare in piedi o muoversi e persino perdere il controllo muscolare.

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Caduta libera, ma controllat­a Quando micio cade, occhi e apparato vestibolar­e informano il cervello sulla posizione della testa rispetto al suolo per permetterg­li di girarla nella direzione della caduta, per poi coinvolger­e il resto del corpo.
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