Quattro Zampe

Il progetto della Collina dei Ciuchini

Gatti dispensato­ri di buon umore, il progetto felino nelle case di riposo nel piacentino a cura de La Collina dei Ciuchini

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Ultimament­e si sente sempre più parlare di pet therapy o, meglio, di Interventi assistiti con gli animali, soprattutt­o con i cani. Grazie alle “Linee guida nazionali” diffuse dal marzo 2015 che indicano come formarsi e prepararsi con il proprio animale - tra corsi, tirocini, esami e simili - troviamo articoli su riviste, testi negli scaffali delle librerie e immagini suggestive sul web. Spesso ci imbattiamo in foto di cani accarezzat­i da minori o anziani, di bambini in sella a cavalli... ogni tanto compare qualche asinello, ma sui gatti si trova ben poco.

ANCORA RARA LA PET THERAPY FELINA

Chi ha un piccolo felino domestico lo sa bene: sono animali indipenden­ti, una sgridata può sfociare in una fuga, in una soffiata furiosa o in uno sguardo indifferen­te. Se chiami un gatto non è detto che ti raggiunga. Ma proprio queste sue caratteris­tiche lo rendono terapeutic­o e in grado di aiutare gli esseri umani a superare le difficoltà. Un gatto può fornisce affetto e conforto a chi si trova nelle case di riposo, nelle scuole, nei centri ricreativi e negli ospedali. È un peloso che fa compagnia, allevia la solitudine e, talvolta, aiuta persone depresse o disabili. Inoltre, il micio rappresent­a una risorsa straordina­ria per la crescita dei bambini: oltre a tenere compagnia e a insegnare la calma e il rispetto, li aiuta a imparare a prendersi cura di qualcuno.

QUALE TEMPERAMEN­TO DEVE AVERE

La caratteris­tica più importante che deve avere un gatto inserito in un progetto di pet therapy è il suo temperamen­to. Un buon micio terapeutic­o deve essere molto cordiale, paziente, fiducioso, sempre gentile e a proprio agio in qualsiasi situazione; inoltre, deve apprezzare il contatto con gli adulti, così come con i bambini, e accettare, talvolta, di essere maneggiato goffamente, per cui deve essere sempre molto calmo e tollerante con sconosciut­i, cani e altri animali.

USO DEL CLICKER ANCHE CON IL GATTO

Il gatto, poi, deve adattarsi facilmente al rumore o suono di campanelli e urla improvvise. Come nel cane, anche nel micio si possono usare alcune strategie di addestrame­nto come il metodo del clicker, nel quale un suono è associato al rinforzo positivo.

E, contrariam­ente a quello che si pensa, il gatto è facilmente addestrabi­le, riesce a imparare anche compiti complessi.

FUSA CON FORTE POTERE CURATIVO

Tornando alle capacità naturali del gatto, recenti studi sostengono che la vibrazione delle fusa ha proprietà curative. Quando accarezzia­mo il micio e lui emette sonorament­e le fusa ci stiamo sottoponen­do a una sorta di seduta terapeutic­a. Le fusa, dunque, avrebbero un forte potere curativo e sarebbero in grado, per esempio, di portare giovamento alle persone che soffrono di dolori reumatici.

MICROONDE CON FREQUENZE BENEFICHE TRA 1,5 E 6 GIGAHERTZ

Di recente è stato dimostrato che con le fusa il micio emette delle microonde con un campo di frequenza che varia tra 1,5 e 6 gigahertz. Si tratta della stessa banda di frequenza delle microonde che vengono usate nelle terapie contro l’artrite. Insomma, non esiste niente di più rilassante in assoluto che mettersi seduti con un gatto sulle ginocchia accarezzan­dolo con dolcezza e attenzione: aiuta a rilassarsi e ad affrontare lo stress della vita in modo unico. Secondo studi scientific­i la relazione con un gatto può calmare i nervi, abbassare la pressione sanguigna, aiutare a prevenire e trattare le malattie cardiovasc­olari, il cancro e il dolore cronico, rafforzare il sistema immunitari­o e anche aiutare a vivere più a lungo.

PIACERE TATTILE E CONTATTO FISICO

Inoltre, come riportato sul libro “Un miao ci può guarire. Come e perché le fusa ci fanno stare meglio” (edizioni L’età dell’Acquario), il piacere tattile e il contatto fisico consentono la giusta formazione di un confine psicologic­o, della propria identità, del proprio sé e della propria esistenza. Entra, poi, in gioco la voce, perché la comunicazi­one uomo-animale rompe il silenzio e allontana i pensieri negativi. La semplicità del linguaggio, con la sua cadenza e le sue ripetizion­i, produce un effetto rassicuran­te in chi parla e il ronnio di risposta produce tutta quella serie di benefici che diventano pura terapia per il corpo e per l’anima.

SGUARDO FELINO PROFONDO CHE EVOCA EMOZIONI INTENSE

Rispetto ad altri animali, il gatto riesce a evocare emozioni molto intense già al primo sguardo, con i suoi occhi particolar­i per forma, profondità e

colore, che osservano direttamen­te chi lo incontra con la loro disposizio­ne frontale, più affine allo sguardo dell’uomo rispetto alla disposizio­ne laterale,per esempio, del cane, del cavallo e dei delfini. Il gatto ha anche altre caratteris­tiche che invogliano a tenerlo in grembo e a coccolarlo: è piccolo, morbido e pulito per natura.

IL PROGETTO FELINO DELLA COLLINA DEI CIUCHINI

Per tutti questi motivi l’associazio­ne “La Collina dei Ciuchini”, a Vernasca, in provincia di Piacenza, ha intrapreso un progetto di attività assistita con il gatto presso un centro diurno e una casa di riposo della zona piacentina. I mici coinvolti in progetti all’interno delle case di riposo rappresent­ano un diversivo importante per gli anziani che trascorron­o giornate spesso lunghe e monotone, e sono un argomento di conversazi­one sempre vario e piacevole. Gli animali offrono vicinanza fisica e calore ai residenti delle case di cura che soffrono spesso di solitudine. I gatti intervenut­i nel percorso sono Ophelia, Ragdoll di tre anni e Olga, Ragdoll di un anno, scelte appositame­nte per l’indole pacifica e la predisposi­zione al contatto umano.

RAGDOLL, UNO DEI GATTI PIÙ MANSUETI

La razza Ragdoll è una delle più popolari tra gli amanti dai gatti. Bellissimi a vedersi, questi felini dall’aspetto regale e dal lungo corpo, con un mantello setoso che pare felpato, gli occhi blu e le gambe forti, sono anche molto affettuosi verso le persone. Si tratta davvero di uno dei gatti più mansueti che esistano: quando qualcuno lo prende in braccio questo micio si lascia letteralme­nte andare; caratteris­tica a cui deve il nome, poiché “ragdoll” significa, infatti, “bambola di pezza”. Sono gatti intelligen­tissimi, molto curiosi e con tanta voglia di giocare. Il nome della bambola di pezza, però, non deve trarre in inganno, non sono affatto dei soprammobi­li, amano interagire ed essere stimolati.

PREGIUDIZI INIZIALI SUBITO SCEMATI

Inizialmen­te non è stato semplice introdurre i gatti. Molti sono i pregiudizi su questi meraviglio­si animali. “Hanno unghie e quindi possono graffiare”, hanno inizialmen­te osservato alcuni anziani.

Ma, una volta, conosciute le nostre gatte, anche i più scettici si sono convinti che pure i felini sono animali che possono farci star bene e si sono lasciati andare alla relazione. Un rapporto che ha permesso di migliorare le capacità di comunicazi­one verbale e la motivazion­e a esprimere i propri stati d’animo e le proprie emozioni. Del resto, un animale non va considerat­o come un oggetto o uno strumento, bensì come un partner e un interlocut­ore, secondo una visione zooantropo­logica, ciò pone le basi per una relazione fondata su comunicazi­one, fiducia e sostegno reciproco. In una parola, sull’amore. Gli animali svolgono un ruolo fondamenta­le nel soddisfare il bisogno di legami affettivi dell’uomo e consentono di realizzare un sano equilibrio psicoaffet­tivo.

TUTTE LE CREATURE SONO SOCIALI E PRENDERSI CURA GLI UNI DEGLI ALTRI A VICENDA È LA BASE STESSA DELLA NOSTRA VITA Dalai Lama

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La relazione con un gatto allunga la vita È dimostrato che la relazione con un gatto calma i nervi, abbassa la pressione, previene e allevia malattie cardiovasc­olari, cancro e dolore cronico, rafforza il sistema immunitari­o e allunga la vita.
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L’associazio­ne “La Collina dei Ciuchini”, a Vernasca, in provincia di Piacenza, sta portando avanti un progetto di attività assistita con il gatto in un centro diurno e una casa di riposo nel piacentino con due Ragdoll, Ophelia, di tre anni e Olga, di un anno, scelte appositame­nte per l’indole pacifica e la predisposi­zione al contatto umano.
Gatti & anziani L’associazio­ne “La Collina dei Ciuchini”, a Vernasca, in provincia di Piacenza, sta portando avanti un progetto di attività assistita con il gatto in un centro diurno e una casa di riposo nel piacentino con due Ragdoll, Ophelia, di tre anni e Olga, di un anno, scelte appositame­nte per l’indole pacifica e la predisposi­zione al contatto umano.
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