C’ERA UN VILLAGGIO con 800 cani…
Dog Sport Experience: mille attività cinofile a Ferrara, al Club Village & Hotel Spiaggia Romea di Lido delle Nazioni, a cura di Csen e Fidasc
Mille attività a cura di Csen e Fidasc
Una famiglia eredita un castello in Toscana, se ne innamora e, quasi per caso, scopre il potenziale dell’attività di pensione per quattro zampe, con la soddisfazione che ne deriva. Favola moderna nel 1990, quando il film uscì, “C’era un castello con 40 cani” si rivelò lungimirante nel raccontare di un allora insolito modo di vivere con i migliori amici dell’uomo: sempre più ricco di attenzioni, anche nei momenti in cui dovevamo separarcene. Andare in vacanza potendo contare su strutture di qualità che se ne prendessero cura in nostra assenza? Un sogno raccontato dalla pellicola di Duccio Tessari che, tra i commenti ricevuti, annovera quello del critico Bertarelli: “Superlativi e ben addestrati i cani, un peccato che si debba chiamarli così”. A prepararli per il set fu il famoso dog trainer Massimo Perla che, proprio con il dog sitting, si era fatto conoscere fin da giovanissimo. Sono passati più di trent’anni dall’uscita nei cinema di uno dei suoi capolavori in qualità di addestratore e molte cose sono cambiate dell’universo pet. A cominciare dalle innumerevoli possibilità di trascorrere del tempo di qualità con i nostri compagni di vita, con i quali ormai condividiamo tutto, dallo sport alla vacanza. Anche contemporaneamente.
2021: ODISSEA NELLO SPAZIO
Mai fantascienza cinofila era stata così tangibile: la prima edizione di Dog Sport Experience (www. dogsportexperience.it) – organizzato da Csen (Centro sportivo educativo nazionale), di cui Massimo Perla è il responsabile del settore Cinofilia, e Fidasc (Federazione italiana discipline armi sportive da caccia) al Club Village & Hotel Spiaggia Romea di Lido delle Nazioni, struttura pet friendly con lago e spiaggia per cani in provincia di Ferrara – è stata un successo (si è tenuto dal 13 al 20 giugno scorso). Oltre 800 i conduttori impegnati in quasi 1.500 attività tra seminari, prove pratiche e 14 gare, alle quali hanno partecipato, in compagnia dei loro amici, supportati dagli insegnamenti di 60 istruttori di 18 discipline. Una vetrina inedita per gli sport con i cani in una location perfetta per inaugurare questo nuovo modo di vivere la vacanza attiva con il proprio compagno: non più tematico, come già da qualche anno va di moda – con focus su particolari discipline – bensì multidisciplinare, per un’esperienza trasversale in cui i Retriever hanno provato la Dog Dance e i Barboni giganti si sono lanciati alla ricerca dei tartufi.
UNA VITA IN VACANZA
Un progetto eroico che, fino all’ultimo, si è sviluppato nell’incertezza del periodo. Uno slancio di fiducia nel futuro e un bell’abbrivio stagionale per le realtà coinvolte. Entusiasta anche Francesca
Santonastaso, direttrice della struttura: “Un bel regalo, soprattutto se pensiamo che l’anno scorso, nello stesso periodo, il villaggio era chiuso. L’estate 2021 è iniziata con una settimana in cui abbiamo registrato un incoraggiante tutto esaurito, con la presenza di un target di clientela che amiamo soddisfare nelle sue esigenze, grazie a una spiccata sensibilità cinofila e servizi ad hoc”. Un evento di cui voler essere protagonisti, anche sancito da un flash mob all’aria aperta, nel rispetto delle norme anti Covid e delle regole della prossemica canina: un bel movimento, quello cinofilo, ripreso dai droni con l’intento, come sottolinea Perla, “di divulgare immagini che dimostrino quanto la community degli sportivi con i cani sia entusiasmante e che praticare le discipline cinofile non è più un’attività di nicchia. Abbracciare questo mondo è divertente e permette di stringere amicizie, a tutte le età”.
DAL PAPÀ PIÙ BELLO AL NONNO PIÙ AGILE
Ma la cinofilia esalta anche i rapporti familiari: irraggiungibile il feeling che si è instaurato tra adulti e giovanissimi, con i cani a fare da collante generazionale. Ecco allora Luca Pilato, anche conosciuto per aver vinto il concorso di “Babbo più bello d’Italia”, che pratica il canicross insieme alla figlia Jennifer, o Cesare Carretti, che ha tramandato al nipote Leonardo Casoni, già vincitore di un Europeo, la passione per l’agility. E se c’è una realtà rispetto alla quale l’ente di promozione sportiva (Csen) e la federazione (Fidasc) stanno lavorando in ottica giovanile quella è proprio l’agility, per la quale si punta a un sempre maggiore coinvolgimento di bambini e ragazzi. Per Enrico Collini, coach del settore giovanile, “si tratta di un’attività perfetta anche per i più piccoli, che insegna il rispetto delle regole e, in primis, degli scodinzolanti compagni di squadra. L’iniziativa delle lezioni gratuite per gli under 18 durante la settimana a Spiaggia Romea è stata accolta con grande entusiasmo da ben 40 ragazzini”.
SLALOM, PALIZZATE E CINQUE CERCHI
Uno sport che, come sostiene Perla, “meriterebbe di essere incluso nel programma olimpico, come del resto già accade per l’equitazione. Il cammino – lungo e tortuoso – è iniziato. Chissà, forse i miei figli toccheranno con mano i risultati degli sforzi fatti e di quelli ancora da mettere in campo. Nel frattempo, ente di promozione sportiva da un lato, che opera per la diffusione del movimento, e federazione dall’altro, che ne coltiva l’eccellenza, lavorano in sinergia. Tra i risultati da evidenziare, che mai avremmo pensato potessero rivelarsi tanto provvidenziali, c’è stata una convenzione che, in tempo di Covid, ha permesso ai centri cinofili di lavorare comunque, in virtù del riconoscimento dell’agility come sport di interesse nazionale grazie all’intervento della Fidasc: un’iniezione di fiducia nelle persone che già credevano in noi e un piacevole diversivo per i giovani, tanto penalizzati dalla didattica a distanza. L’agility, del resto, compie ormai una trentina d’anni. Chi lo praticava agli albori è diventato padre, qualcuno nonno. E i nipoti ne seguono appassionatamente le orme. Senza saltare nemmeno una zona”.