Quattro Zampe

Se la tiroide fa cilecca...

L’ipertiroid­ismo è spesso legato alla presenza di noduli tumorali, talvolta palpabili, che producono tanti ormoni. Agisce sull’umore, sul comportame­nto e sul fisico

- ALESSANDRO ARRIGHI Medico Veterinari­o libero profession­ista, Roma

Capita spesso, visitando gatti anziani, di riscontrar­e la presenza di dimagrimen­to, pelo opaco, disidrataz­ione e perdita di massa muscolare in concomitan­za con tachicardi­a, ipertensio­ne e, talvolta, disturbi del comportame­nto riferiti dal proprietar­io, che lamenta ipereccita­bilità e aggressivi­tà nel micio. A questo quadro clinico possono associarsi soffi cardiaci e disturbi oftalmici anche gravi, fino al distacco parziale o totale della retina. Tutto ciò può essere ricondotto a una patologia molto frequente nei gatti anziani: l’ipertiroid­ismo. L’eccessiva presenza di ormone tiroideo agisce direttamen­te sull’umore e sul comportame­nto, e determina poi una serie di problemi legati all’eccessiva stimolazio­ne del metabolism­o basale e all’ipertensio­ne arteriosa. L’aumento del metabolism­o determina la distruzion­e muscolare, il dimagrimen­to e problemi epatici associati. Alla lunga l’ipertensio­ne comporta danni renali, patologie cardiache e problemi oftalmici che arrivano al distacco della retina. Questa patologia, nel gatto, è talora legata alla presenza di noduli tumorali a carico della tiroide, che producono una grande quantità di ormoni. Questi noduli possono essere palpabili e dimostrabi­li con l’esame ecografico. Le analisi di laboratori­o indicano, in genere, iperglicem­ia, alterazion­e degli enzimi epatici e dislipidem­ia. Per conferma diagnostic­a sono sempre necessari i test ormonali. A diagnosi fatta, la terapia sarà articolata: con un farmaco si tenterà di ridurre la quantità di tiroxina in circolo, e con altri si cercherà di controllar­e la pressione del sangue, quasi sempre troppo alta in questi pazienti, e le patologie (renali, epatiche) associate all’ipertiroid­ismo. Mai trascurare l’ipertensio­ne: se protratta a lungo danneggia gravemente occhi, cuore, reni e tutti gli altri organi interni. I disturbi del comportame­nto normalment­e rientrano in buona parte, una volta ridotta la quantità degli ormoni in circolo. Da qualche anno sono disponibil­i in commercio diete che, abbassando il tasso di iodio alimentare (fondamenta­le per la produzione degli ormoni), riescono a controllar­e le forme più lievi di ipertiroid­ismo senza ricorrere a farmaci.

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