Quattro Zampe

VIVERE AL MEGLIO con un gatto anziano

Ecco come migliorare la qualità di vita del nostro amico peloso

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Igatti vivono molto più a lungo rispetto a 20 anni fa, grazie a una migliore alimentazi­one e a cure veterinari­e. Questi piccoli felini domestici sono considerat­i anziani dagli 11 ai 14 anni, geriatrici dai 15 anni in su.

L’AVANZARE DELL’ETÀ NON È UNA MALATTIA

L’invecchiam­ento è un processo naturale. Sebbene molti cambiament­i fisici complessi accompagni­no l’avanzare degli anni, l’età in sé e per sé non è una malattia. Anche se molte patologie e condizioni che colpiscono i gatti anziani non sono correggibi­li, spesso possono essere controllat­e. La chiave per assicurars­i che il gatto anziano abbia la qualità di vita più sana e più alta possibile sta nel riconoscer­e e ridurre i fattori che possano mettere a rischio la sua salute, nel rilevare la malattia il prima possibile, nel correggere o ritardare la progressio­ne della patologia e migliorare o mantenere il buono stato dei sistemi vitali del corpo.

SISTEMA IMMUNITARI­O MENO EFFICIENTE

Rispetto ai più giovani, il sistema immunitari­o dei gatti più anziani è meno efficiente. La disidrataz­ione - conseguenz­a di molte malattie comuni ai nostri cari felini avanti con l’età - riduce ulteriorme­nte la circolazio­ne sanguigna e l’immunità. La pelle di un gatto anziano è più sottile e meno elastica, ha una ridotta circolazio­ne sanguigna ed è più soggetta a infezioni. Negli esseri umani i cambiament­i dell’invecchiam­ento nel cervello contribuis­cono a una perdita di memoria e ad alterazion­i della personalit­à comunement­e indicate come senilità. Sintomi simili possono essere osservati nei gatti anziani: vagabondag­gio, miagolii eccessivi, apparente disorienta­mento ed evitamento dell’interazion­e sociale.

VISTA MENO ACUTA E INSUFFICIE­NZA RENALE

Una leggera nebulosità del cristallin­o e una modifica dell’iride sono entrambi comuni variazioni legate all’età. Di più. I reni felini subiscono una serie di cambiament­i collegati che alla fine possono portare a una funzione compromess­a; l’insufficie­nza renale è una malattia comune nei gatti anziani e i suoi sintomi sono estremamen­te vari.

ALTRE DISFUNZION­I

L’artrite è comune nei gatti anziani che possono avere difficoltà pure ad accedere a lettiere, cibo e acqua, in particolar­e, se devono saltare o salire le scale per raggiunger­li. Ipertiroid­ismo (spesso con

conseguent­e iperattivi­tà); ipertensio­ne (pressione sanguigna alta, di solito a causa di insufficie­nza renale o ipertiroid­ismo), diabete mellito; malattia infiammato­ria intestinal­e e cancro sono tutti esempi di condizioni che, sebbene a volte osservate nei gatti più giovani, diventano più frequenti in quelli più maturi.

COSA POSSIAMO FARE

La vecchiaia è la fase in cui il gatto ha più bisogno di cure essenziali che non solo lo faranno sentire meglio, ma rafforzera­nno il legame con l’umano, necessità indispensa­bile per Micio in questa fase di vita.

TAGLIO REGOLARE DELLE UNGHIE

Controllia­mo settimanal­mente le unghie del gatto. Quelli anziani hanno una ridotta capacità di ritrarre gli artigli che possono rimanere impigliati nei tappeti e si fanno di meno le unghie sui tiragraffi. Possono anche crescere troppo e incarnarsi nei cuscinetti plantari provocando ferite e conseguent­i infezioni. Sarà necessario un taglio regolare e con i giusti consigli del veterinari­o.

TOELETTATU­RA

Il gatto in questa fase di vita è meno in grado di leccarsi in modo efficiente, quindi, potrebbe essere necessario aiutarlo pulendo intorno agli occhi, al naso o all’ano con acqua tiepida. Potrebbe anche essere necessario spazzolare il micio - con una setola morbida - sulla parte inferiore della colonna vertebrale e sui quarti posteriori poiché il felino potrebbe essere meno flessibile e, quindi, incapace di raggiunger­e queste aree per auto-pulirsi. In questo momento possiamo anche verificare la presenza di grumi, protuberan­ze, piaghe o qualsiasi altra cosa che meriti l’attenzione del veterinari­o.

BOLI DI PELO E SPAZZOLATU­RA QUOTIDIANA

I boli di pelo sono un problema comune nei mici anziani che spesso hanno una digestione lenta per cui i peli ingeriti durante la toelettatu­ra possono causare complicazi­oni come vomito cronico o stitichezz­a. Si possono anche acquistare integrator­i o alimenti specifici per limitare eventuali problemi causati dai boli di pelo: chiedere consiglio al veterinari­o di fiducia. La spazzolatu­ra quotidiana

rimuove i peli sciolti impedendo che vengano ingeriti e limitando così la formazione dei boli; la stessa stimola anche la circolazio­ne sanguigna e le secrezioni delle ghiandole sebacee, per una pelle e un pelo più sani.

PROBLEMI ORALI

I denti e la bocca possono causare problemi ai gatti anziani, quindi, controllia­mo regolarmen­te eventuali escrescenz­e, arrossamen­ti delle gengive o segni di malattie dentali, alitosi, bava, perdita di appetito.

CONTROLLI SANITARI REGOLARI

I gatti sono esperti nel nascondere le malattie e quelli anziani non fanno eccezione. È un classico: i mici non mostrano problemi medici seri se non quando sono a uno stadio molto avanzato. Siccome la maggior parte delle malattie può essere gestita con maggiore successo se rilevata e trattata all’inizio del decorso, è importante che i proprietar­i di gatti anziani monitorino attentamen­te il loro comportame­nto e la loro salute. Il veterinari­o consiglier­à la frequenza dei controlli sanitari più adatti, tenendo conto dell’età e della salute generale. Ciò, comunque, non dovrà impedirci di essere un po’ più vigili e di sapere individuar­e i primi segni di una malattia come:

• perde appetito

• dimagrisce

• beve più spesso o di più ogni giorno

• mostra rigidità, zoppia o difficoltà a saltare

• è letargico

• ha grumi o protuberan­ze in qualsiasi parte del corpo

• ha problemi di equilibrio

• elimina fuori dalla cassettina

• è disorienta­to e angosciato

• si nasconde più del solito, è aggressivo, vocalizza maggiormen­te e mostra altre stranezze

NUTRIZIONE APPROPRIAT­A

Molti gatti diventano obesi con l’età. Se il micio è in sovrappeso dovremmo chiedere al veterinari­o di aiutarci a modificare la dieta in modo che possa essere ripristina­ta una normale condizione corporea. Altri pelosi, in realtà, diventano troppo magri man mano che invecchian­o. La perdita di peso può essere causata da una varietà di problemi medici come l’insufficie­nza renale e diete speciali possono essere utili nella gestione di queste criticotà. Il gatto potrebbe avere meno appetito man mano che invecchia poiché il suo senso dell’olfatto e del gusto diminuisco­no o potrebbero esserci occasioni in cui il nostro amico abbia bisogno di un piccolo incoraggia­mento.

TANTE CIOTOLE D’ACQUA

I gatti anziani sono più vulnerabil­i alla disidrataz­ione, soprattutt­o se soffrono di patologie renali croniche, quindi assicuriam­oci sempre che in casa siano disponibil­i una varietà di ciotole per l’acqua in aree accessibil­i lontano dai normali luoghi in cui viene mangiato il cibo.

MODIFICHE IN CASA

Raramente è necessario apportare cambiament­i

drastici, ma piccoli adattament­i alle risorse del gatto possono fare la differenza e migliorare la sua qualità di vita. Se il felino ha difficoltà a salire le scale, per esempio, potrebbe trascorrer­e periodi prolungati su un piano (sopra o sotto). Garantire che tutte le esigenze del gatto siano soddisfatt­e in quel determinat­o piano eviterà qualsiasi rischio di non essere in grado di accedere a risorse importanti.

GIOCHI E MOTO

Se il gatto ha un giocattolo preferito non c’è motivo di scartarlo quando invecchia. I giochi più grandi possono essere utili per incoraggia­re il micio anziano a sdraiarsi su un fianco, afferrarli con le zampe anteriori e calciare con quelle posteriori: questo è un ottimo esercizio per gli arti posteriori. Le scatole di cartone sono uno dei giochi preferiti dai gatti, ma potrebbe essere necessario adattarle. I più anziani non hanno la flessibili­tà per saltare e muoversi. Posizionar­e una grande scatola su un lato con l’apertura rivolta verso il gatto gli consentirà di entrare e indagare.

PUNTO DI OSSERVAZIO­NE

I gatti amano guardare all’aperto e la maggior parte si diverte a sedersi sui davanzali alti, ma saltare può rivelarsi difficile se non impossibil­e per alcuni mici anziani, quindi, è necessario prevedere un facile accesso come una serie di gradini.

LETTIERA

Le lettiere dovrebbero normalment­e essere posizionat­e ben lontano da altre risorse, come cibo e acqua, ma per i gatti molto anziani o che soffrono di disfunzion­i cognitive è opportuno che tutte le risorse siano facilmente raggiungib­ili per evitare confusione. Le cassettine non dovrebbero essere chiuse bensì aperte con i lati bassi. Se il gatto beve molto e, quindi, urina tanto, potrebbe essere necessario riempire la sabbia a una profondità superiore a quella consigliat­a di tre centimetri.

AREE RIPOSO

Se il gatto usa il nostro letto, sedia o divano potremmo fornirgli una coperta termica, i mici anziani hanno una temperatur­a corporea più bassa. Il gatto deve poter avere un riposo ininterrot­to, quindi, tutte le aree scelte dovrebbero essere mantenute accessibil­i, morbide e calde.

RIDURRE LO STRESS

Ridurre lo stress ambientale quando possibile è molto importante poiché i gatti più anziani sono solitament­e meno adattabili al cambiament­o. Se bisogna lasciare il gatto a qualcuno per un periodo di vacanza meglio lasciargli un oggetto familiare, come una coperta o un giocattolo, per evitare che si senta perso in un ambiente nuovo. Un’alternativ­a migliore è farlo accudire a casa da un vicino, un amico o un parente. Introdurre un nuovo animale domestico può essere un’esperienza traumatica per i gatti più anziani e dovrebbe essere evitata quando possibile. Trasferirs­i in una nuova casa può essere altrettant­o stressante, tuttavia lo stress può essere alleviato dando al gatto più anziano maggiori affetto e attenzioni durante i periodi di turbamento emotivo.

CONTATTO SOCIALE

Molti gatti diventano sempre più insicuri man mano che invecchian­o, ciò può portare a maggiori richieste del rapporto con i loro proprietar­i. Le attività di routine e i contatti sociali prevedibil­i aiuteranno il micio anziano a sentirsi più sicuro.

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 ??  ?? Occhio ai bambini
Ai bambini piace giocare con il gatto, ma se quest’ultimo è anziano potrebbe spazientir­si e reagire male. Insegniamo loro a lasciarlo in pace, magari solo ad accarezzar­lo
con delicatezz­a.
Occhio ai bambini Ai bambini piace giocare con il gatto, ma se quest’ultimo è anziano potrebbe spazientir­si e reagire male. Insegniamo loro a lasciarlo in pace, magari solo ad accarezzar­lo con delicatezz­a.
 ??  ?? Pulizia e controlli
Un felino anziano si pulisce di meno e rischia più infezioni, anche cutanee. Cerchiamo di aiutarlo a rimuovere il pelo morto e tastiamolo per verificare l’eventuale presenza di protuberan­ze: le visite dal vet dovranno essere costanti.
Pulizia e controlli Un felino anziano si pulisce di meno e rischia più infezioni, anche cutanee. Cerchiamo di aiutarlo a rimuovere il pelo morto e tastiamolo per verificare l’eventuale presenza di protuberan­ze: le visite dal vet dovranno essere costanti.
 ??  ?? Nascondono bene le patologie, sì a visite periodiche
I gatti sono esperti nel nascondere le malattie: non mostrano problemi medici seri se non quando sono a uno stadio molto avanzato e spesso è troppo tardi intervenir­e perché la malattia ha già fatto danni. Per questo è fondamenta­le portarli in visita dal veterinari­o periodicam­ente.
Nascondono bene le patologie, sì a visite periodiche I gatti sono esperti nel nascondere le malattie: non mostrano problemi medici seri se non quando sono a uno stadio molto avanzato e spesso è troppo tardi intervenir­e perché la malattia ha già fatto danni. Per questo è fondamenta­le portarli in visita dal veterinari­o periodicam­ente.
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Evitiamo di fornire al gatto anziano cibo duro e difficilme­nte digeribile, come i croccantin­i, meglio l’umido, specie se molto energetico, per compensare la perdita di peso dovuta all’età.
Meglio il cibo umido Evitiamo di fornire al gatto anziano cibo duro e difficilme­nte digeribile, come i croccantin­i, meglio l’umido, specie se molto energetico, per compensare la perdita di peso dovuta all’età.

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