GRAIN FREE
Una corretta alimentazione per Fido e Micio gioca un ruolo fondamentale affinché si mantengano in buona salute. Come affermava Ippocrate, infatti, il cibo può essere considerato una medicina. Se si mangia bene e nel modo corretto l’organismo ne trarrà grande beneficio. Il mercato del pet food è davvero molto ampio e spesso si corre il rischio di perdersi tra le innumerevoli proposte fra gli scaffali dei vari negozi o grandi store. Generalmente gli alimenti maggiormente venduti sono le crocchette estruse, ma da qualche anno a questa parte si è fatta strada anche un’altra tipologia di alimento: il pressato a freddo. Questo cibo, definito innovativo e tecnologico, viene realizzato tramite un processo produttivo accurato e delicato. In questo articolo cercheremo di capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di tale tipologia di alimentazione per i nostri amici a quattro zampe.
COSA SIGNIFICA “PRESSATO A FREDDO”?
Viene definito anche pellettato perché ha la classica forma del pellet dovuta alla fase finale di lavorazione, durante la quale le materie prime vengono pressate e fatte fuoriuscire da macchinari appositi che, come dei grandi schiacciapatate, danno loro la classica forma a tubicino. La caratteristica di questo prodotto è la temperatura del processo di lavorazione. Quest’ultimo, relativo al pressato a freddo, è diverso da quello delle crocchette estruse (che vedremo successivamente). Le materie prime utilizzate devono subire una cottura e una trasformazione e, quindi, essere disidratate, macinate, miscelate e poi portate allo stato di farina prima della pressatura. Una volta polverizzati, gli ingredienti sono pronti per essere spinti all’interno di una pressa. Il calore raggiunto all’interno della fase di compressione non supera mai gli 80° c e in questo modo si riesce a preservare intatte vitamine, proteine e sali minerali, senza dover ricorrere all’aggiunta di additivi, oli e grassi in un secondo momento.
COSA SIGNIFICA “ALIMENTO ESTRUSO”?
La stragrande maggioranza degli alimenti secchi per cani è realizzata con un processo chiamato estrusione. La tecnica dell'estrusione prevede che tutti i componenti (patate, carne, pesce, verdure, ecc) vengano prima miscelati tra di loro, amalga
mati con acqua potabile, scaldati con vapore e poi processati con l’estrusione. È un procedimento che unisce alte temperature (fino a 140°), azione del vapore e pressione generata dalla trafila a vite. Tutte queste azioni portano alla gelatinizzazione dell’amido e all’esplosione della crocchetta. Una volta uscite dall’estrusore, vengono tagliate da coltelli appositi per dare forma e dimensioni desiderate e, infine, affronteranno tre fasi: essicazione (dove vengono asciugate), grassatura della superficie esterna (cosparse di grasso) per aumentare appetibilità e proprietà nutrizionali e raffreddamento prima di essere confezionate.
DIFFERENZE TRA ESTRUSIONE E PRESSATURA A FREDDO
Nella tecnica dell’estrusione, a differenza del pressato a freddo, è necessaria la presenza di materie prime che apportino fonti di amidi ramificati (carboidrati complessi) per poter permettere alla crocchetta di formarsi. Solitamente si utilizzano cereali oppure, negli alimenti grain free, fonti alternative come, per esempio, le patate e i legumi. Inoltre, la cottura ad alte temperature e, successivamente, l’essicazione fanno perdere all’alimento alcuni nutrienti fondamentali come, per esempio, le vitamine che risultano essere molto termolabili (tra queste, la vitamina A). Per rimediare a tutto ciò le vitamine e i minerali vengono poi integrati nei croccantini con additivazione a fine preparazione insieme a eventuali appetizzanti, coloranti e conservanti. La differenza