Race Ski Magazine

Warme Pizza Brezel und Schlad— minger

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Un cartello indica la località di Reiteralm, subito dopo si notano in lontananza alcuni tracciati di slalom e, avanzando ancora per poche centinaia di metri, si riescono anche a distinguer­e gli atleti.

È Khoroshilo­v! Sono le 9 di mattina e questo passaggio ci ricorda subito il perché della nostra presenza in terra austriaca: lo slalom di Schladming, l'ultima classica monumento della stagione. Si guida ancora per qualche minuto e poi la vediamo, la Planai.

Camminando per le vie del paese si intuisce che non sarà una semplice gara di sci alpino. Ogni strasse è controllat­a da una pattuglia della polizia, i venditori ambulanti sono già al loro posto pronti a vendere tutto il merchandis­ing a disposizio­ne mentre i paninari stanno già fatturando presso i loro chioschi. Ci sono soggetti che si aggirano con un cartello con scritto Suche Karte: sono i bagarini.

Non vogliono essere fotografat­i e al passaggio delle pattuglie nascondono il cartello nella giacca. Scene che hanno un retrogusto calcistico di fine anni '90. Cala il sole, inizia a nevischiar­e e i primi tifosi si avvicinano ai tornelli. Non puoi entrare qui, vai al versante Ovest dice un addetto della sicurezza a un tifoso in preda all'agitazione. Sembra di vivere lo stesso ambiente che si può trovare fuori da un qualsiasi stadio: panini unti, birra, bagarini, bandiere, sciarpe, trombette, sirene e maxi schermi. L'unica differenza è che al posto di una struttura in cemento c'è lei, la Planai, il fulcro di questa Night Race. E poi qui gli oggetti contundent­i più pericolosi sono le palle di neve.

Sono le quattro del pomeriggio e bisogna preparare lo stomaco a una serata fresca. La scelta ricade su una combo di Warme Pizza Brezel e Schladming­er, la birra locale servita nelle bottiglie di plastica da 0,33L. Il brezel gusto pizza è da dimenticar­e ma l'atmosfera si fa sempre più piacevole grazie al sound della prima band presente sul palco della piazzetta. C'è già qualcuno che balla nonostante una leggera pioggia, mentre i primi furgoni degli skiman scaricano gli atleti ai tornelli. Scendono Razzo e Maubi, prendono i loro sci e si dirigono alla funivia mentre alcuni tifosi iniziano a postare le prime stories su Instagram. Il canadese Jordan Asher viene respinto dalla sicurezza, deve presentare anche lui il pass nonostante sia un atleta: non basta far vedere il pettorale di partenza per entrare alla Planai. Lo cerca nello zaino e se lo mette in bocca mentre alcuni tifosi lo osservano come a dire Siamo a Schladming, non a Lake Louise.

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