L'amour ours Touj—
TIFO: Passione sportiva accesa ed entusiastica, soprattutto in quanto si esprime, in uno stato di eccitazione, con incitamenti, fischi, applausi, ecc., nel parteggiare per una squadra o un atleta durante una competizione. [Enciclopedia Treccani]
La Curva Ost intanto si popola. L'architettura di questi spalti naturali è tanto semplice quanto geniale: l'organizzazione ha creato gradinate di neve e scalinate che non hanno nulla da invidiare alle tribune del Bernabeu. Gruppi di amici iniziano la salita portandosi in spalla cartoni di Gosser e Spritzer mentre i chioschi riempiono le fredde gole dei tifosi con un bel po' di Gluhwein, accompagnato da qualche Italienish Maroni. Il popolo austriaco prende le ultime bandiere offerte per le vie del paese e si dirige verso la Planai. Il maxi schermo mostra le quote: Marco Schwarz è dato a 10, il migliore degli austriaci. Dovrà salvare lui la nazione dal post-hirscher. Il presidente della federazione austriaca Peter Schröcksnadel prende in mano il microfono e augura una buona serata di sport a tutti, poi una banda di fisarmoniche inizia a suonare le note di una canzone. No, non è l'inno austriaco né un canto popolare: è L'amour Toujours di Gigi D'agostino. Che tamarri ci viene da dire. I remix e i mash-up di queste hit anni 2000 saranno una costante sonora di tutta la serata. Inizia il countdown, lo speaker Stefan Steinacher alza l'intensità del tifo e chiede a tutto il pubblico di sventolare le bandiere a destra e sinistra: pelle d'oca. Un breve momento di silenzio, poi un boato fortissimo quando Marco Schwarz apre il cancelletto di partenza. Blacky vola con il numero 1, nessuno farà meglio di lui in questa manche. Tocca a Kristoffersen, uno che ha già provato in passato a sfidare il pubblico della Planai e infatti viene accompagnato con un'esultanza a ogni intermedio rosso. La Night Race è una grande festa, è vero, ma i tifosi austriaci non prendono parte a questo evento solo per folklore e passione: prima di tutto sono presenti per tifare i loro uomini.
La curva Est intanto è diventata una pista di pattinaggio. Diversi tifosi scivolano, altri si aggrappano a chi è più vicino e molti creano cadute a catena mentre i più esperti si sono presentati con pezzi di polistirolo sotto i piedi.