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termosifone, altroché uscire. Albergo Folgore, due tornanti sotto il Passo dello Stelvio, giornata di metà ottobre che assomiglia già a una di pieno inverno. Siamo passati da un discreto caldo cittadino a una temperatura di meno 10 gradi, forse qualcosa in meno, ma con l'outfit di Helly Hansen tutto passa in secondo piano. Prima di imbarcarci sulla funivia ci vestiamo di tutto punto, le prime sensazioni sono di comfort e calore. A contatto con la pelle un completo baselayer di lana merino, al tatto morbidissimo, comodo e caldo appena lo indossiamo. «La più confortevole che io abbia mai portato» dice André Myhrer.
La giacca è la Elevation Infinity Shell Jacket, realizzata per essere il guscio più sostenibile al mondo: effetto idrorepellente senza trattamenti del tessuto esterno, niente solventi per la produzione della membrana, colorazione delle fibre senza acque reflue inquinanti. È un guscio che veste abbondante, è un capo dal peso leggero che ha però grandi proprietà antivento e di impermeabilità. Non la senti quando tiri curve e ti muovi sulle piste, proprio come il suo pantalone abbinato, altrettanto leggero quanto comodo. Le tasche sono comode e al posto giusto, le cerniere robuste e il cappuccio non dà noia. Sotto indossiamo un Lifaloft Hooded Insulator Jacket, un piumino sintetico morbidissimo con tasche e cappuccio, utilizzabile anche nel tempo libero, che insieme al completo sci e al baselayer ci ha scaldato il corpo in una giornata piuttosto fresca, anche quando il sole ha illuminato le piste. Outfit promosso, non esagerate con le taglie: veste abbondante.
Il nome dice tutto nel documentario di
Geral Salmina. Attori, si fa per dire, Aksel Lund Svindal, Max Franz, Erik Guay, Hannes Reichelt, Didier Cuche, Daron Rahlves…
«Sono stato azzurro di sci», come non inserire il primo Fantozzi, quando all’arrivo a Courmayeur si vantò dei suoi (finti) trascorsi in Nazionale?
Her Extraordinary Comeback è il sottotitolo di questo documentario di Redbull che racconta il ritorno alla gare della campionessa statunitense dopo l’infortunio.
Un film del 1981 diretto da Duccio Tessari. Il protagonista? Gustav Thöni.
Film del 2009 diretto da Rune Denstad Langlo. La storia di Jomar che decide di lasciare il lavoro in una stazione sciistica norvegese per andare a Nord. Sci ai piedi…
Non c’entra molto con lo sci. La pellicola è ispirata alla vera storia della Nazionale di bob della Giamaica che partecipò ai Giochi Olimpici invernali di Calgary 1988.
Il sogno di Eddie Edwards, il giovane inglese che all’età di dieci anni decise di voler partecipare ai Giochi Olimpici invernali. Si dedicò subito allo sci alpino, ma non ebbe successo, ci riuscì con il salto.