Che opinione hai riguardo le modalità per iniziare a praticare questa disciplina e mostrare che non esiste solo lo sci alpino e che il freeski non è un ripiego, ma un'altra faccia dello sci?
una settimana di shooting girando tra di noi, in relax, in un park tirato a lucido per l'occasione. Purtroppo però il tempo è sempre poco a causa degli impegni e non è assolutamente facile coordinare progetti paralleli all'attività di Coppa del Mondo. Com'è già successo nello snowboard in maniera più evidente anche nel freeski si sta creando una spaccatura tra il mondo delle gare e quello delle video parts». «Consiglio il freeski a chiunque ovviamente, ora ci sono maestri specializzati anche nelle scuole di sci che ti possono insegnare le basi in totale sicurezza; altrimenti anche in maniera autonoma si può iniziare a fare qualche salto con gli amici, il bello è proprio che ci si diverte e ogni giorno si impara qualcosa di nuovo. L'importante è non tralasciare i vari aspetti dello sci, che è bello proprio perché ti permette di fare cose diverse, dai salti ai rails, fino alle curve. Per i più piccoli la specializzazione è da evitare, perché oltre alla noia non permette di imparare altri aspetti fondamentali che poi creeranno limiti nel futuro».
Questo è un aspetto di cui molti campioni parlano, che è sempre oggetto di discussione ai corsi allenatori; ovvero non dimenticare le basi generali dello sci prendendo scorciatoie per ottenere benefici immediati nelle competizioni. Ci sarà tempo al momento giusto per dedicarsi anima e corpo al raggiungimento di un obiettivo, quando la professionalità e la dedizione totale sono d'obbligo per il raggiungimento di un risultato. Il freeski ha molti punti in comune con lo sci alpino, soprattutto ad altissimo livello, gli atleti per emergere sono soggetti ad allenamenti massacranti in ambedue le discipline, lavorano tanto in sala pesi, quanto tra i pali e le strutture dello snowpark, curano il materiale e si avvalgono delle riprese video fatte dagli allenatori e non ultimo sono parte di Federazioni strutturate più o meno nello stesso modo.
«Se non si vuole fare parte di un sistema federale diventa estremamente difficile viaggiare e sciare tutto l'anno, va a finire che si gira solo con gli amici al park locale, facendo sempre gli stessi tricks e faticando a migliorare».
Non c'è nulla di male al riguardo, ed è comunque un aspetto che mantiene il freeski accattivante e accessibile a tutti, è la sua natura. Ma se volete vincere una Coppa del Mondo o andare alle Olimpiadi come Silvia Bertagna, Federica Brignone e Sofia Goggia il mind set è lo stesso, passione e duro allenamento.
P.S. mentre state leggendo, Silvia a 34 anni ha atterrato il suo primo double cork 1.080. Chapeau.