Race Ski Magazine

Fabio Allasina

Si dice che quando capitano imprevisti che all'improvviso ti cambiano la vita, alla stessa velocità ci si responsabi­lizza, anche se vedi passare gli anni migliori per godersela.

-

La voce ferma e le idee chiare di Fabio Allasina lo dimostrano, e, nonostante sulla carta d'identità abbia un uno che precede un sette, lui ha già preso la vita sul serio. E non per scelta, è stata una conseguenz­a naturale dopo che papà Enzo è mancato poco più di un anno fa. Le sue giornate sono scandite: scuola, sci e lavoro. E ne va fiero, ritagliand­osi il tempo libero che rimane per divertirsi in altre attività sportive. «Aiuto mia mamma a gestire gli autolavagg­i, un'attività di famiglia che porta avanti insieme a mia sorella». Studia al Liceo scientific­o Bodoni di Saluzzo e ci tiene a precisare che è una scuola pubblica e che spesso significa avere a che fare con professori a senso unico verso lo studio. E invece non è così nel caso di Fabio Allasina che dice: «Pretendono molto, è vero, però sono molto bravi e disponibil­i, conoscono i miei impegni e sono pronti a venirmi incontro».

Di Fabio Allasina se ne è già sentito parlare nel mondo dei Children, ma anche a metà marzo sulle piste di Pila, quando da primo anno Aspiranti si è messo al collo due medaglie d'oro nella stessa giornata. Tanta roba se si pensa al livello visto in questa categoria. «E pensare che al Gran Premio Italia non sono sempre andato bene - racconta - Gullo (Marco Gullino, che lo segue in Comitato) essendo l'anno giovane di categoria non mi ha sempre portato e quando ho corso ho faticato un po', magari per le difficoltà della neve barrata». Un ragazzo tranquillo, dai toni pacati e consapevol­e di quello a cui sarebbe andato incontro nel passaggio fra gli Allievi e gli Aspiranti. Un passaggio che spesso spaventa ed è temuto, e che a volte può far perdere l'orientamen­to. Non a

Fabio, che è stato accompagna­to dai tecnici dello Ski College Limone (società per la quale gareggia) e da Nicola Andreani, che lo ha seguito a Pila ed esultato insieme a lui al termine di quel 19 marzo colorato d'oro; guarda caso giorno della Festa del papà. «Sapevo che sarebbe stato difficile l'inizio di questo percorso, ho avuto bravi allenatori che mi hanno preparato. Non mi sono lasciato prendere e ho provato a reagire bene. Le gare migliori forse sono state le prime, quando sapevo benissimo di non poter vincere e nemmeno entrare nei primi cinque».

Una bella squadra quella del Comitato Alpi Occidental­i, dove gravitano anche Edoardo Saracco e Gregorio Bernardi. «Ci trainiamo e impariamo uno dall'altro, mi piace osservare i video di Dado e quelli di Greg in velocità. Tra di noi c'è un bel rapporto».

Una vita dunque fatta di lavoro, scuola e sci, la grande passione che sta dando anche piacevoli risultati.

Fabio Allasina però adora anche il triathlon, che ha praticato fino a circa tre anni fa. Bici, nuoto e corsa, praticamen­te tre sport in uno «che mi fanno sentire vivo e bene con me stesso». È abituato a fare sacrifici e andare in palestra quasi tutti i giorni, per preparare a secco una nuova stagione, non è poi un gran peso. Appena può però, salta in sella alla sua moto da cross e va a sgasare insieme a un suo amico. Solo per divertimen­to. Le giornate di Fabio Allasina sono piene, ma le vive al massimo e sempre con il sorriso.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy