PINOCCHIO non tradisce mai
Nonostante la pandemia e i rigidi protocolli le finali della trentanovesima edizione della manifestazione giovanile hanno regalato sfide di alto livello agonistico con oltre 1.600 atleti italiani e 23 nazionali straniere.
Ci sono sfide che vanno oltre i numeri. E quella del Pinocchio sugli Sci 2021 va ben oltre i 1.600 Baby, Cuccioli, Allievi e Ragazzi arrivati dal 27 al 30 marzo per gareggiare all'abetone alle finali dell'edizione numero trentanove della rassegna ispirata dal celebre burattino. Vanno anche oltre gli 8.000 partecipanti alle 30 giornate di selezione zonale e le 23 nazionali straniere arrivate sulla montagna pistoiese per le finali internazionali. Perché organizzare un evento di questa portata nel pieno di una pandemia è prima di tutto una boccata di ossigeno per tutto il movimento e per la cultura dello sci agonistico. Non sfugge a nessuno che è proprio la base quella che ha sofferto di più in questo ultimo anno di emergenza e senza la base non c'è futuro. A ricordarlo i nomi di Marta Bassino e Sofia Goggia che oggi hanno portato in Italia due Coppe del Mondo ma sono scritti anche nell'albo d'oro della manifestazione toscana. Il Pinocchio sugli sci è stato una bolla, con gare e parterre a porte chiuse e riservati solo ad atleti, allenatori e addetti ai lavori preventivamente sottopostisi a tampone, niente premiazioni e sfilate delle nazionali aperte al pubblico, calendario rivisitato per limitare al massimo gli assembramenti, atleti in gara su due diverse piste e naturalmente uso della mascherina e distanziamento. Ecco perché, senza eventi collaterali, più di sempre quest'anno l'attenzione è stata tutta sugli atleti. Lo ha ricordato anche il presidente della FISI Flavio
Roda durante le finali nazionali: «Quella attuale è una situazione complessa, un ringraziamento particolare va agli organizzatori, agli sci club e agli allenatori ma soprattutto ai ragazzi, che hanno dimostrato di capire il momento difficile e hanno saputo viverlo nel senso dello sport».
E i ragazzi hanno risposto da protagonisti, gareggiando su piste tirate alla perfezione che hanno garantito prove tecnicamente perfette e sfide al centesimo di secondo, a testimonianza dell'alto livello agonistico raggiunto. E rispettando i protocolli, perché chi fa sport sa rispettare se stesso e gli altri, anche da giovane. Proprio gli atleti sono stati l'occasione per fare vivere Podhio. La mission del marchio, che è Premium Partner della manifestazione, abbraccia la vita a 360 gradi con prodotti che rispettano le esigenze dell'atleta e che allo stesso tempo valorizzano il suo tempo libero ed è per questo che ha vestito la nazionale italiana alle finali internazionali con sfavillanti divise azzurre. Però non sono mancante neppure le occasioni di vedere la tuta da gara marchiata PDH, il racing department che porta l'anima PODHIO nel mondo dei professionisti della neve, con prodotti che rispondono alla stessa qualità e filosofia ma personalizzati secondo le esigenze di sci club e scuole sci. L'hanno portata sul podio Sebastiano Zorzi del Val di Fiemme Ski ed Edoardo Baldo dello Sci
Club Cortina, due dei mattatori della manifestazione nella categoria Allievi. Zorzi ha vinto gigante nazionale e internazionale ed è arrivato secondo nello slalom nazionale, Baldo ha vinto lo slalom nazionale ed è arrivato secondo nel gigante internazionale.
La divisa della nazionale italiana ha portato fortuna visto che è stato il Team Italia A a conquistare il Pinocchio d'oro e il Trofeo Giancarlo Guidi come miglior nazione 2021. Pinocchio d'argento al Team Slovenia e Pinocchio di Bronzo al Team Italia B.
Delle squadre nazionali italiane facevano parte otto Ragazzi (quattro maschi e quattro femmine) e 12
Allievi (sei maschi e sei femmine). Nei Ragazzi Anais Lustrissy, Alessandra Di Sabatino, Marta Giaretta, Giulia Alverà, Andrea Stipcovich, Lorenzo Cuzzupè, David Castlunger, Matteo Massarenti; negli Allievi Nora Pernistich, Martina Sanin, Tatum Bieler, Sofia Mattio, Ludovica Righi, Camilla Vanni, Sebastiano Zorzi, Michele Moretti, Lorenzo Gerosa, Edoardo Baldo, Jacopo Claudani, Lukas Sieder. Castlunger ha anche vinto il Trofeo Evo Landini come miglior atleta maschile, mentre quello per la migliore atleta femminile è andato alla slovena Tija Radelj.