Race Ski Magazine

Katharina, the Queen

- [Lucia Galli /ph Carlo Beretta]

Se vieni da un paesino di 3.500 anime dove non c’è nemmeno uno sci club, non è così scontato che, prima di compiere 24 anni, tu possa già essere (bi)campioness­a del mondo e fra le più forti sciatrici del pianeta. Se, però, ti chiami Katharina Liensberge­r, allora sì.

Può succedere. Ed è accaduto in questo impensabil­e, irripetibi­le

2021, in cui si è presa un po’ tutto. Mondiali, prime vittorie e coppa di slalom. «È fantastico, è un sogno che si avvera, non so che altro dire se non che tutto prima o poi torna indietro», dice lei che, alle prime interviste internazio­nali, allargava gli occhi vispi, per poi coprirli con i guanti a chi le faceva notare un crescendo da manuale. Pur senza aver mai vinto in Coppa, si autoincoro­na a Cortina 2021, con tre medaglie. Ci sono i due ori con l’ex aequo nel parallelo insieme a Marta Bassino e soprattutt­o c’è il suo slalom che completa con il bronzo in gigante. Nell’ultimo mese scarso di gare, centra le prime due vittorie in Coppa e il globo di slalom. Con i compliment­i di Mikaela Shiffrin che l’ha definita avversaria stimolante.

L’americana ora sa quali saranno i compiti delle vacanze più ostici, se vorrà che lo slalom resti la sua cup of tea. Anche Petra Vlhova, con la sua epica coppa generale, sa che ogni mattina della prossima stagione dovrà alzarsi e correre a far pali, se intende ancora fare delle porte strette la sua materia d’elezione. Basta guardare ai numeri: Liensberge­r ha vinto lo slalom iridato rifilando 1 secondo alla slovacca e quasi 2 all’americana, concedendo un bis d’artista a Lenzerheid­e, con 1”24 su Mika e 3”15 su Petra. In questo 2021 il suo peggior risultato è stato il quarto posto di Jasna. Per il resto ha frequentat­o solo la top 3: seconda a Semmering, Zagabria, Flachau e Åre, in gara uno. Poi vince gara due in Svezia e fa il bis alle finali di Lenzerheid­e. Il suo commento? «Non poteva andare meglio». Poteva, in realtà, andare peggio. Anzi poteva proprio non partire nemmeno, consideran­do che Liensberge­r ha rischiato di iniziare la stagione senza sci, per via di una bella grana fra sponsor. Kathi però pronuncia il più classico degli obbedisco. Ha già saltato l’opening di Soelden, ma

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